DA 19” A 22” - Il nuovo Michelin Pilot Sport 4 S è il più sportivo dei pneumatici per uso stradale della casa francese. Si colloca un gradino sopra il Pilot Sport 4 e sostituisce i precedenti Pilot Sport 2 e Pilot Super Sport. Di più performante c’è solo il Pilot Sport Cup 2 che, però, è più adatto a un uso in pista. Il Pilot Sport 4 S è già disponibile per le ruote di 19” e 20” con misure comprese fra 225/35 ZR 19 (prezzo consigliato 224 euro) e 345/30 ZR 20 (prezzo consigliato 445 euro). Sempre parlando di costi, quello per la più richiesta copertura 255/35 ZR 19 è di 249 euro. Le misure di 21” e 22” saranno commercializzate da gennaio 2018.
COME È FATTO - Fra i tratti distintivi del Michelin Pilot Sport 4 S c’è il battistrada composto da un’inedita mescola che contiene elastomeri sintetici, cere e resine frutto anche dell’esperienza accumulata con i pneumatici delle monoposto di Formula E. La spalla esterna dotata di larghi tasselli favorisce la tenuta di strada sull’asfalto asciutto. Diversamente, la zona centrale è caratterizzata da tre larghi canali per drenare efficacemente l’acqua quando si guida con la pioggia. Inoltre, sia la mescola sia il disegno del battistrada sono progettati per garantire una maggiore e più uniforme superficie di contatto fra gomma e asfalto rispetto al precedente Pilot Super Sport. Vantaggi? Il pneumatico lavora a temperature più congeniali e può distribuire meglio le forze cui è sottoposto. Per dare robustezza al pneumatico senza penalizzare il peso (che per una copertura di 19” è contenuto in circa 10 kg) la fascia di rinforzo sotto il battistrada è realizzata da una tela in aramide (una fibra simile al Kevlar) e nylon.
I TEST IN PISTA - In una serie di test abbiamo provato i pneumatici Michelin Pilot Sport 4 S montati su vetture diverse fra loro e gonfiati con la pressione prescritta dalle case. Sul tortuoso circuito Ricardo Tormo (in Spagna, a Valencia) le coperture (225/40 ZR 19 all’avantreno e 235/35 ZR 19 al retrotreno) montate sulla BMW 440i Gran Coupé (326 CV) non hanno deluso le aspettative: l’auto ha dimostrato buona direzionalità, con inserimenti precisi e saldi nelle curve, e una tenuta di strada elevata. Il secondo test volto ad apprezzare le doti dinamiche del Michelin Pilot Sport 4 S ha impegnato due Ford Focus RS 2.3 Ecoboost AWD (349 CV, nella foto sopra) sullo stretto e ancora più tortuoso tracciato per i kart: la prima dotata delle nuove gomme francesi, l’altra con quelle di un produttore concorrente fra i più qualificati. Per entrambe la misura è 235/35 ZR 19 e la prova si è svolta nella modalità di guida Normal e con l’Esp disinserito. Con le Michelin Pilot Sport 4 S è più agevole controllare il sottosterzo (la tendenza dell’avantreno ad allargare la traiettoria) nel percorrere gli stretti tornantini sia frenando molto in fase di ingresso per spostare più peso possibile sulle ruote anteriori (favorendo, così, la direzionalità dell’auto) sia sbagliando volutamente il rallentamento e affrontando la svolta a una velocità eccessiva. Vantaggio, ma di minore entità, sempre per le gomme transalpine anche nel gestire le sbandate del retrotreno.
I TEST DI FRENATA - In un’altra serie di prove con l’auto lanciata a 100 km/h, la strumentazione installata a bordo dai tecnici Michelin ha calcolato gli spazi di frenata su asfalto asciutto fino all’arresto della vettura. La stessa prova è stata ripetuta più volte sia con i Michelin Pilot Sport 4 S sia con una copertura proposta da un altro rinomato costruttore: per entrambe la misura era 235/35 ZR 19. La media degli spazi di arresto ottenuta dalla Seat Leon 2.0 TSI Cupra (300 CV) è stata di 35 metri con le Michelin e di 36,3 metri con i pneumatici dell’altra marca. Nella prova sul bagnato alla Mercedes A 45 AMG Automatica 4Matic (381 CV, foto qui sopra) che viaggiava a 80 km/h sono bastati 28,7 metri e 30,4 metri per fermarsi rispettivamente con le gomme francesi e con quelle rivali. In quest’ultimo caso s’è resa necessaria qualche correzione aggiuntiva con il volante per controllare un leggero serpeggiamento del retrotreno.