UNA VOCALE DI TROPPO - Tra il “Diablo” e il “Diabolo” c’è di mezzo… una vocale. Oltre che un contenzioso legale. Sì, perché se il primo nome si riferisce ai pneumatici per moto top di gamma della Pirelli, il secondo è il marchio adottato dalla rivale Michelin sulle sue gomme da bici per i più giovani (foto sopra). Ebbene, sarà per la somiglianza dei due termini, sarà perché sempre di due ruote si tratta, fatto sta che, come riporta oggi il Sole 24 Ore, la sezione specializzata in proprietà industriale del tribunale di Milano ha condannato la società francese per contraffazione. La Pirelli ha infatti registrato il suo marchio, riservandosene l’utilizzo per “pneumatici di veicoli a due ruote”. Moto, dunque, ma pure bici. Inattaccabile.
UN NOME GETTONATO - Secondo i giudici milanesi, quella “o” di differenza è “poco significativa ai fini distintivi”, tanto più che identico è il riferimento al Diavolo. La Michelin ha provato a difendersi sostenendo che, in realtà, il suo nome si riferisce all’omonimo gioco di origine cinese, ma i giudici non devono essersela bevuta. Inoltre, è valso a poco notare che il termine “Diablo” indica pure una mitica supercar della Lamborghini: non essendo più prodotta dal 2001 e riferendosi a un’automobile, non c’è pericolo che i due marchi possano essere confusi. Insomma, pare proprio che la Michelin sarà costretta a dire addio al suo “Diabolo”.

