DOVEVA ESSERE MADE IN ITALY - La Microlino nasce nel 2016 da un’idea della Micro Mobility System (produttrice di monopattini) che ha progettato una piccola vettura elettrica ispirata alla Isetta degli Anni 50-60, costruita in oltre 160 mila unità. I piani originari prevedevano che la Tazzari EV di Imola, specializzata in auto elettriche, insieme alla stessa Micro, avrebbero dovuto occuparsi della produzione, in Italia. Nel dicembre 2018 cambiano le carte in tavola e viene annunciato che sarà la tedesca Artega a produrre la Microlino in Germania, ad un ritmo di circa 8000 unità l’anno. La Tazzari esce quindi di scena, vendendo tutto il ramo d’azienda e i progetti delle sue citycar, ivi compresa anche la Microlino, alla Artega.
SPUNTA LA KAROLINO - La data di inizio della produzione viene quindi fissata per maggio 2019. Ma, anche in questo caso, qualcosa va storto. Stando alle indiscrezioni la Micro lamenta una scarsa qualità dei primi prototipi assemblati dall’Artega, causati probabilmente dall’esigenza di contenere i costi per non far lievitare troppo il prezzo finale della vettura. Ma su questo tema le due parti non trovano un accordo. Stufa dei ritardi imposti dal partner svizzero, la Artega presenta la Karolino (nella foto sopra), una sua versione della Microlino, molto simile, ma con oltre 150 interventi, che ne aumentano anche l’efficienza del motore elettrico.
INTERVIENE IL TRIBUNALE - Ma ovviamente la svizzera Micro, proprietaria del progetto originale della Microlino, fa causa alla Artega. Il primo round della battaglia legale tra la Micro e Artega va alla prima, che ottiene dal tribunale di Monaco di Baviera, il blocco della pubblicità e lo stop della produzione della Karolino, che a questo punto non dovrebbe essere presente al Salone di Francoforte. L’altra causa legale intentata dalla Micro contro la Artega chiede il risarcimento dei danni a causa di presunte violazioni contrattuali. Ma ovviamente non finirà qui. Perché la Artega ritiene di avere tutti i diritti contrattuali per procedere da sola.
E I CLIENTI? - In mezzo a questa battaglia legale, che blocca la produzione, ci sono i circa 15.000 clienti che hanno già prenotato la vettura, un quadriciclo lungo 240 cm che, in origine, prevedeva la possibilità di scelta tra un pacco di batterie da 8 kWh e uno da 14 kWh, con autonomia, rispettivamente, di 126 km e di 202 km. Il prezzo di partenza previsto era di 12.000 euro.