A Valfenera d’Asti, in Piemonte, nasce Rina, la nuova creazione di Automobili Mignatta. Una vera barchetta sportiva, biposto, priva di tetto e parabrezza e, soprattutto, essenziale e priva di compromessi. Una vera e propria ode alla guida pura analogica. Si caratterizza per l’impiego di materiali moderni, come il carbonio e il kevlar utilizzati per la monoscocca, per un V8 di 5 litri abbinato a un cambio manuale. L’Automobili Mignatta Rina è un inno agli Anni 60 oltre che alla guida pura. Dietro il nome “Rina” c’è la memoria di una donna, Caterina, nonna del fondatore Josè Mignatta.
Oltre alla forma della carrozzeria, sinuosa e con forme senza tempo, la Rina si caratterizza anche per la sofisticata monoscocca, realizzata interamente in fibra di carbonio e rinforzata con kevlar. A fronte di un peso di soli 71 kg ha una rigidezza torsionale di 101.000 Nm/grado. Sotto il cofano anteriore un motore V8 da 5 litri, aspirato e collocato in posizione anteriore-centrale. Accoppiato a un cambio manuale a 6 marce in configurazione transaxle (è separato dal propulsore e posto sull'asse delle ruote motrici), questo propulsore, frutto anche della collaborazione con Italtecnica, promette prestazioni di rilievo.
La potenza non è ancora dichiarata, ma il peso a secco di circa 1.000 kg e la distribuzione 50:50 sono elementi da supercar di razza. Dinamica che è affidata a sospensioni a quadrilatero su entrambi gli assi, con ammortizzatori regolabili. Le ruote forgiate da 19” e 20” montano pneumatici Pirelli P Zero Trofeo RS, mentre l’impianto frenante Brembo prevede pinze a 6 pistoncini all’anteriore e 4 al posteriore, con dischi carboceramici previsti come optional. Il linguaggio stilistico di Rina parla di linee morbide e sensuali si combinano a volumi molto decisi. Cofano lungo, passaruota possenti e posteriore rastremato; tutti elementi che richiamano le barchette da corsa degli Anni 60.
Nell’abitacolo non è presente nessuno schermo, nessun sistema multimediale. Solo strumenti analogici, inserti in alluminio fresato e sedili scavati nella monoscocca in carbonio, rivestiti con pelle Chester conciata in Italia, tagliata al laser e trapuntata a mano. La Rina sarà costruita artigianalmente in 30 esemplari all’anno. Ogni auto sarà personalizzabile su misura, come un abito sartoriale.