DEBUTTO PRINCIPESCO - Nel Principato di Monaco, le auto sportive non sono certo una novità né una rarità; nemmeno le più esclusive. Eppure nei giorni scorsi ha fatto una certa sensazione l’esposizione di una vettura a dir poco sensazionale in tre location “in”: il bar-ristorante Zest sul porto, lo storico Hotel de Paris sulla piazza del Casinò, e il Gerhards Café, sul piccolo porto di Fontvielle, a ovest della rocca dei Principi.
SENSAZIONALE (SULLA CARTA) - Dire che la vettura era ed è sensazionale è dire poco. Per più ragioni. Anzitutto per la sua sostanza: ne più né meno di una coupé per gare endurance Anni 90, a due dita dal suolo e appendici aerodinamiche le più spinte (grande alettone posteriore compreso). Poi la potenza dichiarata: una versione “tranquilla” da 600 CV e una da 1.700 CV. Infine il nome: Milan Abarth.
NEL SEGNO DELLO SCORPIONE - Per evitare choc meglio partire subito dall’ultima notizia: il nome Abarth è giustificato dal fatto che a promuovere l’iniziativa sono stati alcuni membri della famiglia Abarth, parenti di Carlo Abarth, fondatore della casa oggi del gruppo Fiat. Ammesso che il progetto proceda (si è parlato di un programma di produzione di 14 vetture, tutte già ordinate, al prezzo di 300 mila euro l’una), sarà da vedere se il gruppo Fiat non avrà nulla da dire sull’uso del nome Abarth, ancorché privo dello storico marchio dello Scorpione. E magari sarà da verificare anche la liceità dell’impiego del nome Milan.
PROMESSE DA MANTENERE - Altra questione è quella della potenza: 1.700 CV su un’automobile, oltre che un valore quasi inconcepibile da gestire, non è facile immaginare come si possano ottenere. Specie se chi espone il bolide tace sul motore impiegato. Non resta che attendere la vera e propria presentazione che a Monte-Carlo è stata annunciata per il prossimo febbraio.