Trovare parcheggio in una grande città è spesso davvero difficile, ma a Milano la situazione potrebbe diventare ancora più complicata, soprattutto se si pensa di lasciare la propria vettura in sosta gratuitamente. Palazzo Marino, infatti, ha deciso di modificare le stime previste per la sosta a pagamento, che dovrebbe passare a 28 milioni di euro, rispetto ai 2 milioni stimati per il 2022. Questo è quanto indicato nel bilancio previsionale dell’assessorato alla Mobilità del capoluogo lombardo.
Una mossa come questa non sembra però essere così sorprendente, visto che da poche settimane il Comune ha ritoccato verso l’alto anche il prezzo del biglietto per i mezzi pubblici, passato da 2 a 2,20 euro.
Niente viene lasciato al caso, quindi l’obiettivo sarà perseguito attraverso un aumento delle strisce blu, anche nelle zone periferiche della città. Il rischio, però, è che a farne le spese possano essere persone che non hanno grandi possibilità economiche, che solitamente vivono proprio in queste aree. Questo sarà affiancato a un allungamento dell’orario di attivazione delle strisce blu, in modo tale da ridurre al minimo i momenti in cui sarà possibile lasciare la propria vettura in modo gratuito.
I nuovi parcheggi a pagamento dovrebbero essere posizionati a Rogoredo, nella zona di Corvetto, nell’area di via Porpora e in piazza Udine, oltre che nelle zone contigue alle fermate della nuova linea M4. Nella zona che supera la circonvallazione interna, invece, ora si paga dalle 8 alle 13 (residenti esclusi), ma si passerà secondo i piani alle 19, rendendo quindi quel punto equiparato al centro del capoluogo lombardo.
La convinzione dell’amministrazione comunale è che gli introiti siano calati nell’ultimo periodo a causa dell’elevato numero di persone che continua a lavorare in smart working (alcuni lo fanno per pochi giorni a settimana), non utilizzare o farlo meno diminuirebbe inevitabilmente la possibilità di andare incontro a una sanzione. Si punta inoltre a incrementare i controlli sul territorio per fermare i “furbetti”, esattamente come si fa con Area B.