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Milano e le multe per l’Area C: il balletto delle cifre

25 settembre 2015

C'è chi sostiene che il comune incassa 70 milioni di euro l’anno con le multe. Ma Palazzo Marino contesta quei numeri.

Milano e le multe per l’Area C: il balletto delle cifre
L’ATTACCO - Quanto incassa il comune di Milano con i verbali da Area C? Chi lo sa… Tuttavia, il vicepresidente del consiglio comunale, Riccardo De Corato, ha lanciato il sasso nello stagno: “Dopo una mia interrogazione in comune, ho ottenuto i dati delle multe per il ticket d’ingresso: i numeri sono impressionanti e dimostrano che l’obiettivo di Palazzo Marino è di fare cassa sulle spalle dei cittadini”. Nel 2012, dice De Corato, le sanzioni per ingressi irregolari sono state 761.647, scese nel 2013 a 664.226. Per poi flettere nel 2014 a 568.676. E da gennaio a giugno 2015, sono a 309.416. In totale, 2.303.965. Per ogni multa (senza spese di notifica), si pagano 81 euro: il totale, in tre anni e mezzo, è di 186 milioni 621.165 euro. Sempre secondo De Corato, “a questa cifra si devono aggiungere i ticket pagati, che ogni anno sono stimati un minimo di 20 milioni di euro, quindi 70 milioni di euro in tre anni e mezzo”. Alla fine, il comune avrebbe incassato, fra ticket e multe, 256 milioni 621.165 euro: una media di circa 70 milioni all’anno. 
 
LA DIFESA - Ma Palazzo Marino non ci sta. E replica: “De Corato ha diffuso dati non corrispondenti al vero. In primo luogo, perché confonde l’emesso con l’incassato. L’amministrazione comunale incassa circa il 50% delle contravvenzioni emesse. Dunque moltiplicare il numero di multe emesse per 81 euro e, da lì, dedurre la cifra incassata, porta a cifre irreali. Senza dimenticare che, come previsto dalla legge, chi paga entro 5 giorni dal ricevimento della multa ha uno sconto del 30%. Una stima più realistica dell’incassato sulle multe per Area C si avvicinerebbe alla cifra di 20-25 milioni ogni anno, altro che 180 milioni di euro in 3 anni. Inoltre, i tempi di effettivo incasso possono arrivare fino a 2 anni; impossibile dunque fare calcoli puntuali”.


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