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Milano: i piani per la “fase 2”

di Fabio Madaro
Pubblicato 24 aprile 2020

La città mette a punto il piano che seguirà la graduale riapertura delle attività e della circolazione previsto per il 4 maggio.

Milano: i piani per la “fase 2”

FASE 2 - Anche Milano, a dispetto di numeri di contagio non proprio confortanti, si sta attrezzando per la cosiddetta fase 2. In Regione questa fase l’hanno chiamata il «nuovo ordinario», vale a dire quel periodo che ci accompagnerà per un lungo periodo dopo la fine del lockdown. Il piano è stato messo a punto dal sindaco Beppe Sala e dai suoi assessori per affrontare il dopo 4 maggio. È diviso in capitoli e parte da un principio fondamentale: la ridotta capienza dei mezzi di trasporto pubblici e la volontà di privilegiare mezzi di trasporto “green” a discapito, è ovvio, dell’auto. 

MODIFICARE GLI ORARI - Scelte che certamente condizioneranno molto le scelte dei cittadini: secondo Sala si dovrà  potenziare il più possibile lo smart working (lavoro da casa) e contemporaneamente  modificare gli orari che scandivano la vita della città. Dalle scuole, ai negozi, alle varie attività produttive. C’è anche l’idea di individuare fasce orarie specifiche per la popolazione più vulnerabile. 

I MEZZI DI TRASPORTO - Il documento ribadisce che i milanesi dovranno utilizzare mezzi poco inquinanti, così come tutti i servizi essenziali dovranno essere raggiungibili a piedi in non più di quindici minuti. Per quanto riguarda le auto, l’aspetto più significativo è che in molte zone della città verrà limitata la velocità a 30 chilometri orari per consentire a bar e ristoranti di mettere i tavolini in strada dove solitamente si parcheggiava. Piccola parentesi per una semplice domanda che ci viene spontanea: gli automobilisti (magari quelli residenti nelle aree a maggior concentrazione di bar e luoghi di ristoro) dove metteranno la propria vettura.

LE ATTIVITÀ - Sia come sia il Comune sta poi lavorando per trasferire quei servizi che ora si trovano sparsi sul web in un’unica applicazione: l’app del Cittadino. Un altro capitolo fondamentale è quello dedicato all’economia e alla ripresa. Oltre alle richieste di supporto economico a Regione e Governo , il Comune vuole favorire quelle attività in grado di riconvertirsi in tempi brevi su altre produzioni, come nel caso di mascherine e vari dispositivi di sicurezza. Fondamentale anche il sostegno a una voce importante dell’economia milanese: il turismo. 



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Ritratto di acterun
25 aprile 2020 - 00:06
Se non sono stati capaci di gestire il traffico in condizioni normali di certo non ci si può aspettare che lo facciano ora. Danno l'impressione di spianare la strada per un pioggia di multe con cui risollevare il bilancio. D'altronde le istituzioni a tutti i livelli fin'ora hanno sfruttato l'emergenza per fare cassa.
Ritratto di Mbutu
25 aprile 2020 - 09:44
Oddio, che sia sala a pensarci mi mette un po' paura. Fondamentale è il potenziamento dei mezzi pubblici altrimenti la gente preferirà, giustamente, prendere l'auto e questo significherà paralizzare la città. Ancor di più se si vuole sfruttare la sede stradale per i tavolini (che è una buona idea a patto che non venga richiesta tassa di occupazione). E poi i servizi di sharing. Anche gli orari "differenziati" saranno una sfida non da poco. Infine spero che le aziende abbiano "imparato" da questa situazione che il lavoro da casa e gli orari flessibili non sono dei mostri da evitare.
Ritratto di Giulio Menzo
26 aprile 2020 - 09:48
2
Concordo
Ritratto di Rav
26 aprile 2020 - 11:45
4
La sfida è grande e spero riescano a risolvere quasi tutti i problemi. Mi auguro però che a livello nazionale tutti i cittadini si impegnino a risolvere tanti piccoli problemi quotidiani senza aspettare che dall'alto qualcuno li risolva per loro. In questo momento dove tutto è nuovo e va preso al momento tutti dobbiamo fare la nostra parte. Certo è che nelle grandi città ci saranno parecchi problemi mentre nei piccoli centri la vita cambierà meno. Speriamo solo che non ci sia troppa gente che se ne approfitta sennò tocca tornare in casa.
Ritratto di Mbutu
26 aprile 2020 - 15:22
"Mi auguro però che a livello nazionale tutti i cittadini si impegnino a risolvere tanti piccoli problemi quotidiani senza aspettare che dall'alto qualcuno li risolva per loro". Parole sacrosante. Il vero problema però è che in piena emergenza ci siamo ritrovati ad affrontare il problema del "diritto alla corsetta" o di di quello "all'autolavaggio". Quindi figuriamoci con certi personaggi cosa potrà succedere appena ci sarà il via libera. Mi lascia fiducioso il fatto che in queste settimane di lockdown gli indisciplinati siano stati una minoranza di minorati (scusate il gioco di parole) ma ad ogni modo temo molto questa fase.
Ritratto di rebatour
27 aprile 2020 - 00:48
Staffilate sui co...oni a chi non usa la pista ciclabile dove questa c'è. E poi mi piacerebbe sapere come si fa a parcheggiare sui tavolini dei bar, visto che anche l'articolo solleva il problema.