MULTA SCAMPATA - A festeggiare sono in due: la startup milanese della mobilità
Zego (sino a gennaio si chiamava Letzgo, vedi
qui) e un automobilista iscritto al servizio. Che, come riporta il Corriere della Sera, a fine novembre 2015 s’era visto affibbiare dai vigili di Milano la maxi-multa prevista dall’articolo 86 del codice della strada per “taxi abusivo” (la stessa che toccava ai driver di UberPop, vedi
qui): 1.700 euro, sequestro della macchina, sospensione della patente da quattro a 12 mesi. In seguito al ricorso dell’autista, però, il giudice di pace milanese ha annullato la multa. A “casa Zego” si esulta: “Siamo un car pooling puro, senza tariffe, ma solo con rimborsi volontari. Ora anche il giudice ci dà ragione”. La questione resta comunque aperta, in attesa di nuove normative che inquadrino i moderni servizi di mobilità legati alle app: con Zego, si comunica in anticipo la destinazione da raggiungere e, se possibile, si viene raggiunti da un altro utente del servizio con la sua auto; il passaggio si può pagare (ma non è un obbligo) con carta di credito o con PayPal.