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Moia: arriva il pulmino per il trasporto condiviso

05 dicembre 2017

Ha sei posti, un motore elettrico e “raccoglie” i passeggeri che effettuano una prenotazione dall’app.

Moia: arriva il pulmino per il trasporto condiviso

VIAGGIO PIACEVOLE - Da fine 2016 fa parte del gruppo Volkswagen il neonato marchio Moia, una società con base a Berlino (Germania) che intende sviluppare forme di mobilità a chiamata o di gruppo e far diminuire così il traffico urbano. La nascita di Moia rientra nella strategia a medio termine elaborata dal gruppo VW, che punta a diversificare le fonti di ricavo e ad inserirsi nel grande mercato dell’automobile condivisa, dove già si trovano la Mercedes (con Car2go) e la BMW (con DriveNow). Moia ha sviluppato per questo motivo un pulmino elettrico con 6 poltroncine indipendenti, disegnato per essere spazioso, confortevole e molto pratico: ogni sedile, secondo quanto annunciato, integra luci di lettura e prese usb per ricaricare gli smartphone. Un ripetitore internet crea una rete wi-fi a bordo e permette così lavorare mentre si raggiunge l’ufficio.

TRAGITTO OTTIMIZZATO - Con questo pulmino Moia intende realizzare un servizio di trasporto condiviso basato sul concetto di car pooling (to pool significa in inglese mettere in comune), dove un’automobile non va alla destinazione seguendo il percorso più breve ma quello migliore per caricare il maggior numero di passeggeri: il guidatore dovrà seguire il tragitto che gli verrà indicato da un navigatore satellitare con sopra caricato un algoritmo specifico, secondo quanto anticipato da Moia, messo a punto per ordinare deviazioni fino a 250 metri dal percorso migliore. In questo modo il pulmino sarà teoricamente sempre pieno e potrà servire un numero molto alto di clienti, che sacrificheranno la brevità del viaggio in favore della comodità di lasciare a casa l’auto personale. I passeggeri potranno seguire il percorso e le deviazioni compiute dal guidatore attraverso un’app, la stessa da cui si prenoteranno le corse.

SI PARTE DA AMBURGO - Il pulmino è stato sviluppato e costruito in 10 mesi e percorre fino a 300 km grazie a una ricarica, ma secondo la Volkswagen bastano 30 minuti per ricaricare le batterie all’80%. Amburgo è la prima città in cui sarà operativo il servizio, anche se i primi test sono in corso da ottobre ad Hannover, dove però i pulmini utilizzati sono dei Volkswagen T6 regolarmente in vendita.



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Ritratto di IloveDR
5 dicembre 2017 - 19:13
3
il nome non si addice...
Ritratto di Edoardo98
5 dicembre 2017 - 22:50
Vero, proprio brutto come nome Moia. Almeno per noi italiani.
Ritratto di AMG
5 dicembre 2017 - 19:35
Ma quale senso rispetto ad un vero autobus? La differenza è sottile
Ritratto di aerovinci
6 dicembre 2017 - 00:05
tanto per fare perdere il lavoro anche agli autisti
Ritratto di rebatour
6 dicembre 2017 - 23:00
Perché dovrebbero perdere il posto gli autisti?
Ritratto di rebatour
6 dicembre 2017 - 23:00
Perché dovrebbero perdere il posto gli autisti?
Ritratto di Bacca
11 dicembre 2017 - 10:17
perchè è un autobus a guida autonoma senza autista