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Monopattini: ancora un incidente mortale. Italiani favorevoli all’assicurazione

Pubblicato 31 agosto 2021

Ieri un tredicenne ha perso la vita in un incidente e, secondo un’indagine, sette italiani su dieci ritengono necessaria l’assicurazione perché questi mezzi sono equiparabili per pericolosità agli scooter. 

Monopattini: ancora un incidente mortale. Italiani favorevoli all’assicurazione

ANCORA UN TRAGICO INCIDENTE - Il numero di monopattini in circolazione in Italia è aumentato grazie agli incentivi all’acquisto introdotti dallo Stato, ma non mancano comunque le perplessità da parte di chi teme che mezzi come questi siano poco sicuri. Proprio per questo il governo sta pensando di regolamentare ulteriormente il loro utilizzo in modo tale da ridurre la possibilità di incidenti (qui per saperne di più). Il dibattito a riguardo non può che essere ancora più di attualità dopo quanto accaduto ieri a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. Un tredicenne ha infatti perso la vita a causa delle conseguenze riportate in seguito a una caduta da un monopattino elettrico. Secondo la prima ricostruzione effettuata dagli inquirenti, sembra che il ragazzino si trovasse all’interno del Parco IV Novembre e abbia poi chiesto, soprattutto per curiosità a un amico che era con lui di poter guidare il mezzo uscendo al di fuori dello spazio verde. Al momento non si conoscono ancora le cause della caduta. Tra le ipotesi potrebbe esserci l’eccessiva velocità, una manovra sbagliata, una frenata avventata o un guasto. 

SERVE L’ASSICURAZIONE PER I MONOPATTINI? - Tra le norme che potrebbero essere introdotte a breve per chi utilizza i monopattini potrebbe esserci  l'obbligo della stipula di un’assicurazione, al pari di quanto accade per i mezzi a due e a quattro ruote. A metterlo in evidenza è un’indagine di Prima Assicurazioni commissionata a Nielsen: secondo il 70,8% delle persone intervistate sottoscrivere un contratto di assicurazione potrebbe essere fondamentale. Una soluzione per molti non più rimandabile visto che ci sono modelli in grado di raggiungere i 40 km/h. 

LE MOTIVAZIONI - A chi ha preso parte allo studio sono state chieste anche le motivazioni della propria presa di posizione. Il 50,3% ritiene che sia importante avere un’assicurazione per i monopattini perché quando si trovano a circolare per strada hanno un livello di pericolosità del tutto simile a quello degli scooter. Il 20,5% degli utenti, invece, renderebbe vincolante la sottoscrizione di una polizza per tutti i possessori di biciclette e monopattini elettrici. Non manca comunque chi ha un’opinione fuori dal coro: il 15,3% non considera indispensabile l’assicurazione perché i monopattini elettrici vengono ritenuti comparabili alle biciclette. Il 13,9%, invece, ha preferito non esprimersi sul tema. Anche chi non ha ancora un monopattino non nasconde l’intenzione di provvedere il prima possibile ad acquistarne uno. Questa è un’opinione condivisa dal 24,6%; un mezzo di questo tipo potrebbe essere infatti utilizzato al posto di auto, scooter o bici. Il 13,2%, invece, ne ha già uno. 

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Assicurazione obbligatoria per i monopattini: cosa ne pensi?
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Ritratto di Gatsu
1 settembre 2021 - 17:02
2
Bebbo è un paragone assurdo, la Panda se ti mette sotto ti ammazza, il monopattino no, persino le bici sono più pericolose ma non certo come auto e moto
Ritratto di pmanto
1 settembre 2021 - 10:18
1
oltre all'assicurazione sarebbe utile la targa per individuare più facilmente i trasgressori al codice. Ovviamente il monopattino dovrebbe essere condotto per quelli a noleggio solo da maggiorenni dotati di patente e per i monopattini privati anche da minorenni con patente. Casco ovviamente obbligatorio per tutti.
Ritratto di Oxygenerator
1 settembre 2021 - 11:23
Le assicurazioni, assicurano che il 70% degli italiani vorrebbero che i monopattini fossero assicurati. Che strano ! Questi ci vedono lungo. Il traffico cittadino sarà sempre di meno automobilistico e sempre più di mezzi tipo biciclette e monopattini. E quindi, le assicurazioni, vogliono la loro fetta di pane assicurata. Furbini. Non permettiamolo. Eliminiamo piuttosto il più possibile le auto private in giro per la città, ed aumentiamo la micro mobilità elettrica.
Ritratto di bebbo
1 settembre 2021 - 11:47
Ipotesi così le abbiamo però già sentite da chi sostiene che le auto elettriche più che l'ambiente rinverdiranno le tasche dei produttori, obbligando (nel momento in cui non potrà più circolarci) al cambio chi si terrebbe benissimamente la sua diesel di 15 anni fa, e visti poi i listini di un'utilitaria elettrica rispetto a una termica. Ma credo bisogni guardare apertamente al progresso e accettarne quelle scelte che centralmente qualcuno farà per il benessere della maggioranza, in questo caso l'ampia maggioranza dei sondaggiati che vorrebbe l'assicurazione per i monopattini elettrici. Se sul centinaio di euro annui di assicurazione per il monopattino ci mettiamo di traverso ad osteggiarlo e presumere interessi particolari, come potremo poi dire al proletario che per andare a lavorare in città deve accettare di investire decine di migliaia di euro in un'auto elettrica?
Ritratto di Check_mate
1 settembre 2021 - 12:08
Pare chiaro che l'introduzione di un'assicurazione non risolva in alcun modo il problema dell'indisciplina, piuttosto quello delle conseguenze. Io capisco tutto, capisco che viviamo con la forma mentis tipicamente politica del curare è meglio che prevenire, ma se poi cominciano a farsi male le persone, mi dica lei come sia possibile anche solo pensare che con l'assicurazione ci si possa mettere a posto la coscienza. Un caso come quello di cui sopra non sarebbe stato evitato per come si è sviluppato, perché un bambino che non poteva guidare alcun monopattino per la sua età (credo di aver capito manco a norma) ha chiesto di farsi un giro. Visto l'epilogo tragico, in quale modo, che a molti risulta oscuro, la presenza dell'assicurazione sul mezzo (che non ci sarebbe potuta essere visto il mezzo in questione non omologabile) avrebbe potuto evitare tutto? Pagando, non si risolvono lacune culturali ed educative. Pagando risolvi al più problemi di coscienza. E per carità, non tiriamo in ballo i mezzi elettrificati e quelli non, il problema è tipicamente sociale, non legato al tipo di mezzo che usiamo. Quanti spericolati incontriamo per strada? Che guidino un'auto elettrica, un motorino a due tempi o un calesse, poco importa, il problema è E D U C A T I V O. Poche storie, incentivare poi chi coglie occasioni particolari per lucrarci su mi sembra quantomeno discutibile, come atteggiamento di massima. Risolviamo prima il problema principale, poi parliamo di come pagare i danni, semmai dovessero essercene.
Ritratto di Check_mate
1 settembre 2021 - 12:15
E, giusto per aprire un'altra piccola parentesi, dovrà aprirsi un altro filone anche per chi guida auto elettriche e le lascia parcheggiate su posti di ricarica senza usufruirne. Questo per dire che se il problema è culturale, cercare soluzioni di contorno non ci aiuterà a focalizzare i modi più appropriati per risolverlo. E, francamente, trovo anche abbastanza deprecabile che in caso di gente che si fa male, ci si preoccupi più di come ripagare i danni, piuttosto che sul come poter scongiurare in ogni modo possibile certe situazioni. Gli errori potranno esserci comunque, ma mi sembra che finora non si sia fatto null'altro che preoccuparsi di dare indiscriminatamente a tutti mezzi di trasporto individuali e poi di come pagare i casini che combinano dopo...
Ritratto di bebbo
1 settembre 2021 - 13:32
Forse non l'ho chiarito a dovere, e per quanto è stata variegata la discussione capisco che sono affiorati tanti argomenti, quindi cosa ognuno di noi che ha commentato volesse in particolare esprimere sia complicato da individuare. Ma il mio punto di visione non è che voglio l'assicurazione perché così in particolare IO mi assicuro e allora ne approfitterei per poter fare quello che voglio invece che seguire le regole del codice della strada. Io SU DI ME non la sto ponendo per niente la questione utilità dell'assicurazione, e penso lo stesso la gran parte di quelli che sono pro assicurazione e regole più precise e allineate agli altri mezzi a motore. La questione noi la poniamo sugli altri, cioè preferisco che ci sia l'assicurazione su tali mezzi perché se TU mi vieni addosso col monopattino o bici elettrica voglio più certezza che poi ci sia la SICURA COPERTURA che io sia giustamente risarcito. Poi TU, ovviamente generico Tu e non tu=Check_Mate, potrai avere una coscienza particolarmente spiccata e biasimarti per il resto della vita per avermi procurato una semplice escoriazione, o fregartene in toto di avermi mandato in prognosi riservata. Sarà il tuo carattere e grado di civiltà a portarti verso l'uno o l'altro atteggiamento, e su ciò non posso e potrò sindacare e soprattutto influire; ma a me innanzitutto interessa che dove posso agire per tutelarmi io lo faccia, in modo da non sentirmi un domani concausa di una eventuale beffa (sei nullatenente e mi attacco al tram) oltre al danno. E, a prescinder che un domani troverò per strada il più osservante dei regolari alla guida, o l'unico ultimo rimasto che ancora nella più totale civile convivenza stradale col suo monopattino elettrico fa invece come gli pare creando danni, il mio modo migliore di tutelarmi è richiedere che ANCHE mezzi come questi siano assicurati.
Ritratto di Check_mate
1 settembre 2021 - 14:41
Ma come si diceva poco su, non è neanche vero che se oggi una cosa del genere accadesse, in monopattino così come in bici, non si abbia alcuna tutela. Anzi. Chi fa male risarcisce e ne risponde sia in sede civile che penale. Il fatto che chi mi metta sotto abbia un'assicurazione non mi dà nessuna tutela aggiuntiva. Anzi! Nessuno mi dice che l'assicurato si fermi, se è il motivo per cui io vorrei sentirmi tutelato. Se vuole scappare scappa. Con o senza assicurazione. Se si vuole fermare e soccorrermi (fermo restando che a farmi male sia solo io, cosa molto dubbia ma soprassediamo) si ferma. E questo è un aspetto chiarito da diverse sentenze e non da ieri.
Ritratto di Check_mate
1 settembre 2021 - 14:46
Detto ciò, per quanto mi riguarda la questione etica ha un'importanza molto più rilevante di quella economica. Perché se ci fosse senso civico a monte, magari io non dovrei neanche preoccuparmi di assicurazioni, tutela legale o così via. Cerchiamo di non semplificare troppo problemi che meriterebbero analisi più profonde, specie se poi ci va di mezzo la vita delle persone. Un saluto caro a tutti.
Ritratto di bebbo
1 settembre 2021 - 15:05
Sul fatto etico e di cultura stradale potremmo aprire tutti i dibattiti che vogliamo in merito alla necessità della dovuta educazione stradale, e ci troveremmo sicuramente d'accordo. Però se lo stato dei fatti è quello che è nelle strade, sarebbe più una prospettiva da realizzare a lungo termine, sempre nel dubbio che poi un domani si dimostrasse permeante. Serve, se i dati diranno ciò, prioritariamente qualcosa per intanto dare soluzioni immediate e pratiche a chi comunque si potrebbe purtroppo ritrovare coinvolto passivamente in casi.
Ritratto di bebbo
1 settembre 2021 - 14:54
Attenzione che mettendo in mezzo la storia di scappare, finisci però per appoggiare quelli che si vuole appunto, oltre all'assicurazione, anche la targa su questi mezzi...
Ritratto di Oxygenerator
1 settembre 2021 - 15:04
@ bebbo Chi la investe in monopattino, a differenza di chi lo fa in auto, si fa male anche lui. E tanto. Probabilmente molto di più. Chi vuole fermare questi mezzi ? Tutti quelli che non ci giadagnano e temono di vendere di meno i loro prodotti.
Ritratto di Check_mate
1 settembre 2021 - 16:28
@bebbo mi permetta ma il suo voler leggere fra le righe può risultare fastidioso. Il discorso ormai è stato eviscerato in varie forme, quello del "scappare" non vuole giustificare né richiamarsi ad altro se non a certe lacune comportamentali che ho già condannato penso una decina di volte. Si ritorna sempre lì, ed è una semplice narrazione dei fatti. Scappa la gente in macchina (come mi è successo neanche un mese fa dopo un tamponamento da dietro), e vogliamo illuderci che non scappi o possa comunque farlo gente in monopattino/bici/skate... la realtà è questa, ci si vuole tutelare con l'introduzione delle assicurazioni? Perfetto, nulla in contrario, ma il problema resta.
Ritratto di Oxygenerator
1 settembre 2021 - 13:20
Si perchè con i monopattini, le assicurazioni vanno a colpire i ragazzi. Raro trovare un 50/60enne sul monopattino. Ragazzi, invece, parecchi. E nel caso comunque, i monopattini andrebbero incentivati, perchè è tutta gente che si sposta in elettrico, senza inquinare, senza aumentare il traffico automobilistico e senza aumentare l’inquinamento acustico. Per fortuna che ci sono.
Ritratto di Andre_a
1 settembre 2021 - 17:54
È interessante come circa il 10% degli intervistati ha il monopattino, il 20% lo sta considerando, il 70% è favorevole all'assicurazione... ma quanto è bastarda la gente sulle cose che non la tocca?
Ritratto di Check_mate
1 settembre 2021 - 18:02
Emerge quindi che alla gente piace essere investita ma risarcita anziché non investita e basta. Sarebbe comunque interessante vedere questo "studio" di chi sia stato fatto, oltre che il bacino d'utenza cui è stato rivolto
Ritratto di Check_mate
1 settembre 2021 - 18:03
Oppure, più che "non investita e basta", veder ridotta significativamente la possibilità di incontrare scapestrati alla guida di mezzi potenzialmente pericolosi.
Ritratto di Mbutu
1 settembre 2021 - 18:22
Check, è ovvio che uno preferisca non essere investito. Ma se la domanda è "Vorresti che i monopattini avessero l'assicurazione?" a quella si risponde. Non si parla neppure di costi ma immagino che quel 70% che è favorevole intenda "al giusto prezzo" e non che sarebbe favorevole comunque anche se il premio fosse di 1000 euro all'anno. In fin dei conti l'educazione stradale e l'assicurazione non è che siano incompatibili l'una con l'altra. Si insegna la prima per evitare certi comportamenti e si sottoscrive la seconda per "rimediare" quando comunque qualcosa va storto. Per dire, io ho fatto l'assicurazione del capofamiglia ma non è che per questo ho detto ai miei figli che potessero fare lo slalom tra gli anziani al parco.
Ritratto di Check_mate
1 settembre 2021 - 18:48
Ma certo, era una semplice provocazione con cui ho voluto mettere in luce la pochezza di un intervento del genere se lo si lascia fine a se stesso. E penso di aver snocciolato ampiamente la mia visione. Ma ribadisco come io non sia contrario all'assicurazione per partito preso, sono contrario al metterla senza intervenire sul problema essenziale e da cui derivano tutte le conseguenze a cui si riferisce poi lo studio. È ben più radicato di quanto non si voglia credere. E lo ritengo una semplice toppa, utile, ma il buco sempre sotto la toppa sta.
Ritratto di Vecchio Caprone
1 settembre 2021 - 13:12
A sei anni (in tempi preistorici) tentai di usare il monopattino il cui motore era la mia gamba destra, dopo venti metri sono tornato alla mia bicicletta (monopattino troppo instabile salvo in strada super liscia, che non esisteva). A 14 anni provai il Ciao di un amico. Mi é partito da sotto le gambe e ha fatto la capriola con il fesso in piedi a gambe larghe, il mio amico non me lo ha piu' fatto provare. A 18 anni ho provato la vespa (un altro amico), memore del Ciao sono rimasto seduto, con il risultato che la vespa ha fatto 20 metri sulla ruota posteriore con quella davanti che guardava il cielo. A 22 anni mi sono fatto il Kawasaki 500 (tre cilindri), e negli anni seguenti l'Honda 750, per finire con il Benelli 6 cilindri. Mai avuto un problema. Arrivando agli anni 90 ecco apparire monopattini motorizzati, era una normale dotazione di molti yachts, provato uno per 20 metri e abbandonato in quanto troppo instabile. Fine anni 90 ecco la rivoluzione: il Segway, 10 metri e ciao, troppo pericoloso per gli altri. La bicicletta, grande cosa, se abitassi in una piccola città penserei a quella elettrica, ma quante ne ritrovo quando la parcheggio? Sono sempre stato personalmente assicurato (come individuo) per la responsabilità civile ma questo non ha impedito i rischi inutili. La patente di guida l'ho dai 16 anni, ma non mi ha impedito di fare cavolatei. Mio padre si é sempre rifiutato di comprarmi il motorino (ed ho fatto altrettanto con mio figlio). Mi ha comprato la prima macchina (una Hilmann Imp d'occasione, velocissima, 130 km/h in discesa), dopo di che fatti miei. Tutto questo per dire che la gioventu' é naturalmente spericolata ed in cerca d'emozioni nuove, dei propri limiti, dell'adrenalina, dell'asserzione di un'abilità percepita necessaria per vantarsi con gli amici. Ai tempi miei questa necessità continuava anche piu' in la (non esistevano limiti di velocità ed il traffico attuale), io sono stato fortunato alcuni amici miei (troppi) molto meno (le strade statali non erano le piu' adatte ai 200 km/h). Ma la mia sopravvivenza non é stata dovuta al caso o alla sola fortuna, ma all'attenzione, all'osservazione, all'esperienza della competizione, e soprattutto all'educazione. Niente guida dopo aver bevuto, a fine anno a casa prima delle 23.00 o la mattina alle 8, niente passeggeri se volevo andare forte, mai troppi passeggeri a bordo, insomma ero un tipo veloce e noioso. Non si puo' togliere ai giovani la loro prerogativa principale della scoperta, ma si potrebbe educarli sui rischi. Le gambe (se non si é attaccati al telefonino guardando lo schermo o il cielo) sono ancora il mezzo di locomozione piu' sicuro, ma questo si scopre molto piu' tardi. Il monopattino elettrico non é una necessità, é un giocattolo, si dovrebbe usarlo come tale in zone non aperte la traffico ed adatte all'uso. Ma io sono vecchio e ancora noioso! Credo ancora nell'educazione!
Ritratto di elitropi cristian
1 settembre 2021 - 16:46
Se viaggi con il monopattino a 25 km/h praticamente rasoterra (come altezza) e cadi picchiando la capoccia ( se sei senza casco ) purtroppo ci resti secco. Ci vuole il casco come in bicicletta
Ritratto di Almeron771
1 settembre 2021 - 18:46
Gli italiani sono d'accorddo? Ma dove..ma quanto? Intanto perché non si ca per numero di incideti e gravità? Prima l'assicurazione alle bici e poi forse si può pensare ad altri mezzi. Poi dite le cose come stanno, incidente mortale di un 13 enne, che non poteva portate quel mezzo per limitimdi eta, ed inoltre nnon aveva nemmeno il casco obbligatorio sotto i 18 anni....che fa volete cavalcare cergognosamente la notizia di un minore deceduto?Non ho parole.
Ritratto di federico p
4 settembre 2021 - 01:04
2
Vediamo incidenti anche con gli altri veicoli assicurati, quindi non è che mettere l'assicurazione renda più sicuri questi mezzi, darà solo denaro allo stato e alle compagnie assicurative. Non li trovo sicuri come mezzi perché hanno ruote di diametro troppo piccolo e quindi sono pericolosi su qualsiasi strada che non sia liscia e si sa in Italia la maggior parte sono strada accidentate. Secondo me andrebbero vietati, io sono favorevole alle bici, ma i monopattini li vedo giocattoli per i bimbi al parco