NON SOLO AUTOMOBILI – Il museo Nicolis di Villafranca (cittadina alle porte di Verona) ospita una delle più importanti collezioni di auto, moto e biciclette d’epoca (ma anche strumenti musicali e macchine fotografiche e per scrivere); da martedì scorso, il museo è orfano del suo fondatore, Luciano Nicolis (foto sopra), deceduto per un attacco cardiaco. A disposizione del pubblico, però, rimangono gli straordinari oggetti che sono stati raccolti da Nicolis nel corso di una vita: il museo infatti, continua a vivere sotto la direzione della figlia Silvia.
PARTECIPERÀ ALLA PROSSIMA MILLE MIGLIA – Imprenditore nel settore della lavorazione della carta da macero, Luciano Nicolis ha “salvato”, provvedendo a farle restaurare in modo impeccabile, tante vetture importanti nella storia dell’automobile, per le migliaia di appassionati italiani e stranieri che ogni anno visitano il museo (la struttura è aperta dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 18). Nella collezione sono da segnalare vetture ormai introvabili, come la Cottereau Populaire del 1903 (probabilmente l'unica rimasta al mondo) e altre di grande pregio, come l’Isotta Fraschini Tipo 8 AS Castagna del 1929, una delle prime vetture di serie equipaggiata con un motore a 8 cilindri in linea, la Ferrari 250 GTE del 1963, la Rolls-Royce 20HP Open Touring del 1927. Non manca anche la “mitica” Ford Model T (due gli esemplari esposti: uno del 1917 e l’altro del 1923). In omaggio alla passione del fondatore per il mondo delle corse (era un pilota esperto) verrà iscritta Mille Miglia di quest'anno la sua Lancia Astura del 1938 (foto sopra), un esemplare molto raro, a cui Nicolis teneva in modo particolare.