ANDIAMO MALE - Se nel 2009 l’inquinamento non ha dato tregua agli italiani, nel 2010 la situazione è peggiorata: è il triste bilancio del diciottesimo rapporto “Ecosistema urbano” di Legambiente sulla qualità ambientale dei capoluoghi italiani. Pessime notizie sul fronte della mobilità: le pedonalizzazioni e le corsie preferenziali per i mezzi pubblici sono bloccate. Sul piano della riqualificazione energetica in edilizia, solo i singoli cittadini hanno investito nella propria abitazione. Legambiente calcola che, nel 2012, le risorse regionali per il trasporto locale saranno ridotte al 25% di quelle del 2010. Senza contare che servono 60 miliardi di euro per risanare il sistema idrico.
ALMENO 8500 MORTI - L’analisi dell’Organizzazione mondiale della sanità, che ha valutato la relazione tra impatto sanitario del Pm10 e dell’ozono in 13 città italiane con popolazione superiore ai 200.000 abitanti, è allarmante. Ogni anno almeno 8500 persone muoiono per gli effetti a lungo termine delle polveri sottili.
TRASPORTO PUBBLICO CARENTE - La densità automobilistica è uno degli elementi più critici: rispetto a grandi capitali europee come Londra, Parigi e Berlino, con valori molto bassi (32 auto ogni 100 abitanti), il tasso medio di motorizzazione dei capoluoghi italiani si mantiene molto più alto, con 63,7 auto ogni 100 abitanti. Carente invece il trasporto pubblico. A Bari, Catania e Palermo, per esempio, gli abitanti salgono in media sui bus meno di 100 volte l’anno.
> La tabella con la concentrazione di Pm10 per città
(i valori sono espressi in microgrammi per metro cubo)
> La tabella con la concentrazione di biossido d'azoto per città
(i valori sono espressi in microgrammi per metro cubo)