MENO SOLDI - Se, al momento dell’incidente, una persona non indossava la cintura di sicurezza, si vedrà riconoscere dall’assicurazione un risarcimento inferiore al normale: questo il “succo” della (complessa e articolata) sentenza 19884 del 29 settembre 2011 della Cassazione, che conferma quanto già espresso in passato. Il motivo è semplice: usando il sistema di ritenuta, le ferite sarebbero state meno gravi. La compagnia non è quindi obbligata a un indennizzo completo: il rimborso ammonterà a una percentuale delle lesioni, e sarà un perito a stabilire quanto ha inciso il mancato uso della cintura. Attenzione, qui non si parla di un banale urto con lievi danni fisici: si tratta di sinistri gravi con pesanti lesioni, e rimborsi per decine di migliaia di euro.
LA VICENDA - Tutto nasce da un incidente di diversi anni fa, in cui un passeggero riporta lesioni fisiche (anche alla testa). Il trasportato afferma che, al momento del sinistro, indossava la cintura, e chiede l’intero rimborso all’assicurazione. Questa invece è disposta a risarcire solo una parte dei danni, basandosi anche su alcune testimonianze, secondo cui il passeggero era privo di cintura allacciata. Dopo una lunga battaglia legale, si arriva in Cassazione, che dà sostanzialmente ragione alla compagnia. Un monito per guidatori e passeggeri italiani, che hanno l’antico vizio di usare poco la cintura: legg qui per saperne di più.