COMPROMESSO - Il Parlamento europeo ha approvato la nuova normativa comunitaria che dovrà regolare i limiti di rumorosità degli autoveicoli. Il provvedimento è il risultato di una lunga trattativa tra le parti interessate, non senza polemiche e scontri, prevede una serie di tappe nei dodici anni successivi al varo della norma (il testo votato dal Parlamento deve essere approvato anche dal Consiglio europeo). Al termine del lungo cammino il livello sonoro di auto, veicoli commerciali e bus dovrà rientrare nel limite di 68 decibel, cioè ben 6 dB meno di quanto previsto dalla normativa attuale.
ROAD MAP - A questo obiettivo si dovrà arrivare attraverso due tappe. La prima è fissata per due anni dopo l’entrata in vigore del testo (nel 2016 se la normativa verrà approvata quest’anno dal Consiglio d’Europa) quando i veicoli di nuovo tipo, cioè di nuova omologazione, non dovranno eccedere i 70 dB di rumorosità. La seconda tappa sarà dopo altri 4 anni quando il limite verrà portato a 69 dB. Quindi l’ultimo obiettivo, dopo ulteriori altri quattro anni, con il traguardo dei 68 dB. Se, come accennato, la norma verrà definitivamente varata quest’anno, il limite dei 68 dB entrerà in vigore dunque nel 2024.
CASI PARTICOLARI - Il testo approvato prevede delle deroghe, o dei correttivi. Fattori che daranno luogo ai correttivi sono la potenza e il peso dei veicoli. A seconda di questi fattori i modelli interessati potranno beneficiare di una tolleranza variabile a 1 a 9 decibel. In pratica le vetture sportive da un lato avranno qualche decibel in più a disposizione. Per esempio, le più potenti (250kW) potranno far registrare una rumorosità di 77 decibel.
ANCHE I CAMION PIÙ SILENZIOSI - Altra situazione particolare sarà quella dei camion: quelli oltre le 12 tonnellate di massa a terra, cioè di peso complessivo) dovranno rispettare il limite di 79 decibel. Da notare che la Commissione europea aveva proposto un limite di 74 dB per tutti i camion.
TRASPARENZA - Infine, il testo approvato contiene anche una raccomandazione per gli stati membri affinché introducano l’obbligo di rendere pubblico e evidente il livello di rumore dei veicoli, così che il consumatore possa scegliere con cognizione di causa, così come avviene per le emissioni di CO2.
MOTIVI SANITARI - All’origine dell’iniziativa europea per la limitazione del rumore ci sono le preoccupazioni per la salute pubblica. Secondo autorevoli ricerche internazionali, il rumore del traffico è tra i responsabili di molti problemi cardiaci.