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I nuovi pedaggi non sono validi

23 febbraio 2011

Il Tar del Lazio ha annullato i nuovi balzelli su 25 tratte stradali gestite direttamente dall’Anas, fra cui quello per il Grande raccordo anulare.

RICORSO ACCOLTO - Con il decreto del presidente del Consiglio dei ministri, lo scorso luglio erano stati individuati raccordi e tratti autostradali gestiti direttamente dall’Anas (fra cui la Roma-Fiumicino e il Grande raccordo anulare) dove introdurre un aumento o una tariffa per il pedaggio, come previsto dalla manovra finanziaria. Ma, la provincia di Roma, con il Codacons e 40 comuni in provincia della Capitale e di Rieti, oltre alle province di Firenze, Rieti, Ferrara, Pescara, la regione Toscana e il comune di Fiano Romano, hanno fatto ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) del Lazio contro i nuovi pedaggi, vincendolo.

IL GOVERNO NON ARRETRA - Con otto sentenze (ed è in arrivo la nona, che riguarda la provincia di Siena) i giudici della prima sezione del Tar hanno annullato il decreto perché agli automobilisti è “richiesta una prestazione patrimoniale aggiuntiva che prescinderebbe dall’utilizzo concreto del tratto viario interessato dal pedaggio”: infatti, su alcune tratte è ingiusto far pagare il casello a chi poi, effettivamente, non si immette in autostrada. Oltretutto, il decreto del Governo viola le nome comunitarie: non sono ammissibili nuovi balzelli che siano al di fuori di un razionale sistema nazionale di pedaggio e utili soltanto per fare cassa. A questo punto è probabile una richiesta di rimborso da parte di quegli automobilisti che hanno pagato quello che non dovevano. Per voce di Roberto Castelli, viceministro alle Infrastrutture, il Governo non intende rinunciare a questi introiti, perché non è giusto che alcuni cittadini non paghino servizi che tutti gli altri italiani sostengono finanziariamente.



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Ritratto di rafficiè
23 febbraio 2011 - 12:22
Miracoloooooooooooooooooo
Ritratto di Mister Grr
23 febbraio 2011 - 12:25
non so che dire...ma decidetevi. Prima sì, poi ricorso e non si paga, poi di nuovo si e poi nuovo rincorso...mamma mia assurdo!
Ritratto di Sprint105
23 febbraio 2011 - 12:34
per questa buffonata quanto hanno guadagnato i giudici del Tar, e quanto ci è costato il tempo sprecato dal Governo per questo decreto, e gli amminsitraoptri locali che hanno dovuto occuparsi del ricorso? Tanti, troppo soldi buttati via. Mi sembra che l'Italia abbia ben altri problemi di cui i governanti dovrebbero occuparsi
Ritratto di monodrone
23 febbraio 2011 - 14:42
Milano si roma no? ma bene!
Ritratto di Zack TS
23 febbraio 2011 - 15:04
1
...si pagherebbe per una cosa della quale, di fatto, non si usufruisce se non ci si immette nell'autostrada poco m'importa della parole di castelli visto che il suo parere su certe questioni (nonché quello del partito di cui fa parte) non è evidentemente obiettivo
Ritratto di omnia
23 febbraio 2011 - 16:22
..dovrebbero andare. Sì perchè mentre si mobilitano associazioni e Tribunali, e sia chiaro, ben venga, gli aumenti sono in vigore e continuano ad essere riscossi illecitamente, visti i risultati. Di fatto però nessuno mai riavrà un centesimo, o comunque la maggioranza di coloro che non potranno dimostrare il transito perchè magari pagato in contanti. Inoltre anche per tutti coloro che potranno dimostrare l'avvenuto pagamento, sarà comunque economicamente svantaggioso, chiedere la restituzione di pochi euro. Insomma tra le varie raccomandate e marche da bollo, gli Italiani vengono nuovamente gabbati. Ormai mi aspetto solo la tassa sull'aria che NON respiriamo.
Ritratto di karlito
23 febbraio 2011 - 16:27
Castelli e company, meglio se vi ritirate in "padania" e non uscite più......
Ritratto di trap
24 febbraio 2011 - 16:27
A chiunque piacerebbe non pagare tangenziali e raccordi, ma ci vorrebbero dei criteri oggettivi per decidere dove far pagare e dove no. Non mi sembra giusto che dei giudici, con motivazioni irrilevanti, decidano che in un determinato punto non si debba pagare mentre altrove si paga.