SPESA DI DENARO INUTILE - La normativa Euro 7 è ancora sotto la lente d’ingrandimento di alcuni Paesi europei. Sono infatti otto le nazioni della UE, tra cui Italia e Francia, che stanno cercando un’intesa per provare a rimandare l’adozione di nuovi limiti più rigidi per le emissioni inquinanti: non solo della CO2, ma anche di monossido di carbonio e ossido di azoto. La tesi degli otto Paesi è che in questo momento le case automobilistiche sarebbero già sotto pressione a causa del blocco della vendita di nuove auto con motori a combustione fissato per il 2035 e, quindi, non sarebbero in grado di investire sufficientemente per adeguare i motori tradizionali alle nuove regole. “Denaro inutile in un momento cruciale di transizione”, ha criticato Bruno Le Maire, ministro delle Finanze francese.
SPOSTARE LE SCADENZE - La Spagna, che attualmente presiede l’Unione Europea, spera di riuscire a presentare una bozza di compromesso già la prossima settimana. Tuttavia, fonti diplomatiche, sostengono che le varie nazioni non abbiano ancora raggiunto un accordo. Il progetto presentato dal governo spagnolo chiederebbe di posticipare le scadenze, attualmente fissate a metà del 2025 per le auto e a metà del 2027 per autobus e camion. I Paesi che spingono per un rinvio, oltre che per la questione degli investimenti, si dicono preoccupati per gli effettivi “benefici complessivi che si otterranno dall’approccio proposto”, si legge nella bozza del documento. Solo quando i Paesi avranno concordato la loro posizione, verranno avviati i negoziati con il Parlamento Europeo.
NO ALLE MINACCE DEI COSTRUTTORI - La bozza è stata criticata dal gruppo lobbystico Transport & Eviroment, che ha accusato i Paesi critici sull’Euro 7 di aver “ceduto alle minacce delle case automobilistiche, condannando le persone a malattie evitabili e morte prematura per i decenni a venire”. Secondo il gruppo, la proposta spagnola indebolirebbe i limiti delle emissioni: “Nessuna modifica ai limiti di emissioni per auto e furgoni rispetto all’Euro 6, anche per il diesel, che può emettere più NOx (protossido di azoto) rispetto alla benzina”.