La produzione della Leapmotor in Europa è stata sospesa: dal 30 marzo, il partner cinese di Stellantis non produce più la piccola elettrica Leapmotor T03 (foto qui sopra) nello stabilimento polacco di Tychy del gruppo italo-francese. Stellantis ha chiarito che il lancio dei veicoli della Leapmotor in Europa continuerà e che l’azienda sta valutando diverse ipotesi per proseguire la produzione delle sue vetture. Alcune fonti interne sostengono che le due aziende non stiano pianificando di riprendere la produzione della T03 in Europa, aggiornando anzi la citycar elettrica con un nuovo modello che potrebbe essere prodotto in Cina a partire dal 2026.
Il gruppo automobilistico non chiarisce i motivi di questo stop improvviso alla produzione della joint venture in Europa (Stellantis detiene il 51% della Leapmotor International, con diritti esclusivi per produrre e vendere i veicoli elettrici della Leapmotor al di fuori della Cina), ma più fonti concordano sul fatto che possa trattarsi di una decisione principalmente politica. Da tempo si dice che il governo di Pechino abbia infatti chiesto in modo informale alle proprie case automobilistiche di non investire in quei Paesi che avevano sostenuto i dazi voluti dall’Unione Europea nei confronti delle auto elettriche prodotte in Cina. La Polonia, in quell’occasione, si era schierata a favore delle nuove tariffe (così come l’Italia e la Francia) e questa potrebbe essere la motivazione della sospensione.
Già alla fine dello scorso anno, la Leapmotor aveva scartato lo stabilimento polacco di Stellantis per la produzione del suo secondo modello, la suv elettrica B10. Per la produzione di quest’ultima salgono quindi quotazioni della Spagna, che all’epoca fu tra i Paesi a esprimersi contro i dazi europei (ne avevamo scritto qui).