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Le più belle sul Lago di Como

03 maggio 2011

Dal 20 al 22 maggio, appuntamento a Cernobbio per il celebre Concorso d’Eleganza Villa d’Este, riservato alle più affascinanti auto di ieri e di domani. E in passerella, quest’anno, ci sono anche le moto.

UNA TRADIZIONE ANTICA - Seguito dagli appassionati di auto d’epoca di tutto il mondo, il Concorso d’Eleganza Villa d’Este si svolge nell’omonimo parco di Cernobbio, affacciato sul lago di Como. L’edizione di quest’anno è in programma dal 20 al 22 maggio (con apertura al pubblico negli ultimi due giorni); la prima risale invece al 1929.


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A sinistra l'Audi quattro Concept, a destra la Mercedes Concept Shooting Break. 

 
IL RITORNO NEGLI ANNI 90 - Nel 1995, dopo una pausa di 46 anni, il Concorso d’Eleganza rinasce, col sostegno della BMW, e da allora si disputa con cadenza annuale. Vi possono partecipare soltanto auto d’epoca (quest’anno sono 55: la più vecchia è del 1926) scelte dopo un’accurata selezione e provenienti da tutto il mondo; la più lontana arriva dal Canada. Queste vetture (fra cui l’Alfa Romeo TZ2 del 1965 e la Jaguar E Type del 1961) sono suddivise in otto categorie, che si contendono i premi assegnati da una giuria di cinque esperti. Alle auto del passato, si aggiungono quelle del futuro: in corsa per un premio a loro dedicato, otto prototipi presentati ai più recenti Saloni internazionali, fra i quali l’Audi quattro Concept, la Mercedes Concept Shooting Break e la Ferrari Super America 45 prodotta dalla Pininfarina in un unico esemplare per Peter Kalikow (un collezionista  newyorkese) che qui farà il suo debutto. Quest’anno, per la prima volta, si aggiunge il Concorso d’Eleganza per le moto (sempre d’epoca): ne sfileranno 30, di vari costruttori, più cinque prototipi. Fra gli eventi collaterali al Concorso d’Eleganza, l’asta dedicata alle vetture d’annata e la celebrazione dei 75 anni dalla nascita della BMW 328, famosa sportiva degli anni 30, che si distinse nelle ultime edizioni della Mille Miglia prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale.


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A sinistra l'Alfa Romeo TZ2, a destra la BMW 328.


PER SAPERNE DI PIÙ
- Villa d’Este si trova a Cernobbio, sul lago di Como, a un’ora d’auto da Milano (uscita Como Nord dell’autostrada A9). Poi si percorre via Asiago fino a raggiungere il lago, quindi seguire la costa in direzione nord. Appena superato l’abitato di Cernobbio, s’incontra Villa d’Este. L'ingresso alla manifestazione costa 14 euro. In alternativa, con 20 euro, si può essere presenti a entrambi i giorni aperti al pubblico. Gli studenti e le persone anziane hanno una riduzione: il biglietto costa 8 euro (12 per entrambi i giorni). Per informazioni cliccate qui: www.concorsodeleganzavilladeste.com



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Ritratto di Sprint105
3 maggio 2011 - 19:51
non mancherò di andarci.... lo show è garantito!
Ritratto di kimi69
4 maggio 2011 - 10:30
Una lacrima mi scende a vedere il panorama automobilistico di 40/50 anni fà, originalità di forme, idee, meccaniche raffinate e concetti tecnici magari avventati ma sicuramente coraggiosi e all'avanguardia (teniamo presente che al tempo i sistemi computerizzati si risolvevano in qualche calcolatore o meglio calcolatrice!). Ormai oggi guardi un modello di una casa costruttrice e gli altri sono dei copia ed incolla in scala ridotta o maggiorata. E' così che si sono persi o snaturati gloriosi marchi, basta vedere in Italia e Gran Bretagna: chi ci buttava il cuore nei progetti è rimasto al palo e chi invece intendeva svilupparsi solo tecnologicamente è andato avanti, ma non vedo anima nelle nuove creazioni, solo tanta (troppa) elettronica Per muovere il mercato si è dovuti tornare indietro con il design di modelli che hanno fatto la storia dell'automobile: Mini e sue derivate, Fiat 500, Range Rover, VW Maggiolino e probabilmente altre verranno. Scusate ma la peso così.
Ritratto di Big Lune V6
4 maggio 2011 - 13:37
1
Le auto che partecipano al concorso d'eleganza sono speciali oggi così come lo erano all'epoca in cui furono costruite. Non puoi paragonarle alle odierne auto di serie così come non avresti potuto paragonarle alle auto "da comuni mortali" loro contemporanee. Auto speciali (per eleganza e/o tecnologie avanzate) ne fanno ancora oggi, vedi le opere d'arte sfornate da Ferrari, Lamborghini, Wiesmann, Morgan, Rolls Royce, Bugatti, Koenigsegg e potrei citarne tante altre. I copia e incolla appartengono generalmente solo alle auto di serie e se torniamo indietro nel tempo possiamo notare come questa pratica era già assai diffusa: negli USA il gruppo GM sfornava (come fa anche ora) lo stesso modello con più marchi differenti (Pontiac, Chevrolet, Chrysler, Plymouth e Dodge) modificando opportunamente la linea e le dotazioni per farla sembrare un'altra auto (vedi ad esempio Pontiac Firebird/Chevrolet Camaro, Plymouth Roadrunner/Dodge Superbee); la 500 così come altre auto FIAT è stata esportata in tutto il mondo anche con marchi diversi (soprattutto nell'europa dell'est) e la linea della Lotus Esprit era praticamente la stessa di DeLorean DMC-12 e Lancia Montecarlo.
Ritratto di kimi69
4 maggio 2011 - 13:49
Sono d'accordo con l'esclusività dei modelli esposti in questa manifestazione, ma sono appasionato di auto d'epoca (non ne posseggo alcuna però) e ti posso assicurare che girando per manifestazioni si possono ammirare, oltre che modelli esclusivi sia al tempo che nacquero che oltremodo oggi per i fortunati possessori, anche auto nate "normali" o poco più ieri, ed oggi che ti ammaliano ancora con le loro linee originali e le loro tecnologie pioneristiche. Resto dell'idea che l'inevitabile sviluppo tecnologico ci ha privato di qualche cosa che non tornerà mai più. Ti dico anche che le alleanze di diverse marche (vedi gruppo Audi/VW ed altri), anche se necessario per la sopravvivenza dei marchi stessi, rende tutto più sterile e quasi scontato quando nasce un nuovo modello...Ora basta oppure mi metto a piangere!!
Ritratto di Sprint105
4 maggio 2011 - 15:03
hai ragione
Ritratto di kimi69
4 maggio 2011 - 15:26
Senti, non voglio fare il pesante, ma io ne ho piene le tasche di tutte queste linee con tagli, spigoli, fari a led (Dio solo sà cosa ti costa un micro tamponamento se hai torto), paraurti che ormai di "paraurti" hanno solo il nome e non il concetto di base (se lo scheggi, e lo scheggierai prima o poi, i 500,00 euro per la riparazione sono la base di partenza). Insomma sono tutte belle le auto di oggi, ma è possibile che ormai un modello dura 2, max 3 anni e poi è necessario il restyling? Poi se oggi spendi 20.000 euro, fra 3 anni dallo stesso da cui la comprata ti dice che ora ne vale 5/7.000!! Ma con quella cifra mi compro una Fulvia coupè! Che spettacolo di macchina.Ciao.
Ritratto di Big Lune V6
4 maggio 2011 - 15:59
1
mi trovo in sintonia con quanto dici nella prima parte del discorso, quando affermi che molte auto nate normali sono diventate con il tempo delle "leggende"; tuttavia bisogna tenere conto di alcuni aspetti: 40/50 anni fa (ma porterei l'orologio ancora più indietro) le auto erano ancora un bene riservato a pochi facoltosi quindi in giro ce ne erano "poche ma buone"; tolte quindi le vetture più esclusive rimangono nel cuore e nella mente quelle auto che maggiormente hanno saputo conquistarsi un posto nella storia: le FIAT 500 e 600, le berlinone tedesche dei cumenda, le Alfa usate dai ladri e dalla polizia e poco altro. Anche oggi poche (pochissime auto) potrebbero risorgere un giorno come auto speciali: tra le italiane le prime versioni di FIAT Panda e Punto, la Coupè e la Barchetta (e se vogliamo anche la Multipla), tra le tedesche l'eterna BMW Serie 3 Cabrio e coupè e la prima Audi TT e tra le inglesi la Jaguar XJ e la MG TF. Per quanto riguarda la seconda parte del discorso sono amareggiato almeno quanto te del lavoro svolto da alcuni gruppi/alleanze: fa male vedere marchi storici come Audi o Lancia ad esempio, passare da vetture leggendarie come l'UrQuattro e la Fulvia a ricarrozzamenti fatti in economia di Volkswagen e Fiat-GM. Purtroppo il mercato è saturo e questo sembra essere divenuto l'unico modo per vendere un'auto. Per trovare esclusività e passione oggi, bisogna rivolgersi alle case automobilistiche emergenti o a quelle di nicchia...
Ritratto di kimi69
4 maggio 2011 - 16:18
Vero e triste, non lamentiamoci poi se arrivano i cinesi di turno a rastrellare storia ed idee a prezzo di sblocco.Io porto sempre ad esempio quel grande uomo ed imprenditore (pur con tutti i suoi difetti) di Enzo Ferrari, a contratto ormai chiuso con la Ford, mandò tutto all'aria quando scoprì che gli americani volevano in realtà comprare il background tecnico della fabbrica modenese ed estrometterlo dalla futura gestione sportiva... solo un pazzo coraggioso poteva osare tanto, rischiando di chiudere completamente i battenti, poi lo rilevò la Fiat, ma questa è un altra storia..