IL SOGNO DI BATTISTA - A quasi 90 anni dalla fondazione il sogno di Battista Farina di commercializzare un’auto con il proprio marchio potrebbe realizzarsi. E sarà un sogno “elettrizzante”. Se le indiscrezioni raccolte dal settimanale Autocar India sono corrette, a renderlo possibile sarà il Gruppo Mahindra, attuale proprietario della Pininfarina, la nota società di design ed ingegneria torinese. Il colosso indiano starebbe pensando di ampliare la propria presenza nel mondo delle auto elettriche avviata con l’acquisizione di Reva nel 2010 e proseguita con la produzione di piccole vetture a batterie. Ora l’intento è competere nel mercato di alta gamma, ossia dei modelli premium e delle supercar. E per farlo si starebbe costituendo una nuova società con il nome Automobili Pininfarina.
TECNOLOGIA DA FORMULA E - Il progetto d’alta gamma legato alle auto elettriche, denominato Project Montana, prevede un investimento iniziale di 100 milioni di dollari, con altre risorse da aggiungere reperendole sul mercato finanziario per arrivare al traguardo di 500 milioni. Intensa è pure l’attività per avviare il progetto. La prima mossa della Mahindra è stata l’assunzione di Michael Perschke, ex capo della divisione indiana dell’Audi che ora sarebbe alla guida del nuovo progetto, per il quale pare sarà creato il marchio Automobili Pininfarina. Sul fronte tecnico i responsabili del marchio indiano intendono sfruttare le competenze apprese nel mondiale di Formula E e stanno stringendo accordi con la Rimac. La casa croata, infatti, è specializzata nella tecnologia elettrica ad alte prestazioni come conferma il prototipo C_Two esposto al recente Salone di Ginevra, un bolide da 1.915 CV in grado di scattare da 0 a100 km/h in 1,85”. La Rimac, inoltre, già collabora con altri costruttori, come Aston Martin e Koenigsegg, per lo sviluppo del sistema elettrico.
LA SUPERCAR PF-ZERO E TRE SUV - Sempre secondo le indiscrezioni di Autocar India, la futura gamma della Automobili Pininfarina dovrebbe essere composta da quattro modelli, con il primo rappresentato da una supercar a tiratura limitata (si parla di 20 esemplari). Un modello denominato PF-Zero pensato per competere in termini di prestazioni con la Bugatti Chiron da 1.500 CV, obiettivo raggiungibile con il già citato supporto di Rimac. La seconda auto dovrebbe essere una rivale della Lamborghini Urus e prenderebbe il nome di PF1. Secondo indiscrezioni, la suv si baserebbe su una piattaforma modulare costituita da un pacco batterie da 140 kWh e da uno o più motori con potenza complessiva di 700 kW (circa 940 CV) capaci di spingere l’auto da 0 a 100 km/h in meno 3”. Le altre due vetture, sempre dei suv, previste dovrebbero avere una produzione più ampia e dovrebbero avere caratteristiche in grado di competere con Porsche Cayenne e Macan, le due auto di riferimento per i progetti. Informazioni sui tempi di sviluppo sono attesi a metà aprile in concomitanza con il gran premio di Formula E a Roma. L’ipotesi più probabile è il debutto nel 2020 della PF-Zero e l’arrivo sul mercato dei tre suv entro i prossimi cinque anni.
LA H2 SPEED - Nelle foto di questa pagina, invece, è ritratta la Pininfarina H2 Speed, presentata al recente Salone di Ginevra, che sarà prodotta in 12 esemplari non omologati per uso stradale. Il sistema di propulsione è sviluppato dalla GreenGT e consiste in un potente motore elettrico alimentato con una fuel cell a idrogeno. Il risultato è una vettura a zero emissioni in grado di raggiungere i 300 km/h rilasciando nell’atmosfera solo vapore acqueo. Grazie ad una potenza massima di 653 CV, il motore consente di accelerare da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi. Notevole anche la rapidità di rifornimento, sconosciuta alle elettriche tradizionali: il pieno di idrogeno può essere fatto in soli 3 minuti.