TRATTATIVE IN CORSO - Dopo l’arrivo dei cinesi in Pirelli, è ora un altro grande nome del mondo italiano dell’auto che sarebbe prossimo a diventare di proprietà asiatica. Il rilievo economico sarebbe molto inferiore, ma sul piano del fascino del nome si tratta di un “pezzo da 90”. Secondo quanto pubblicato dall’agenzia di stampa Bloomberg, già da tempo sarebbero in corso trattative tra la Pininfarina e l’indiana Mahindra appunto per la cessione della casa torinese agli indiani.
NO COMMENT - Come di consueto in situazioni simili, né la Pininfarina né la Mahindra hanno voluto commentare l’indiscrezione (che Bloomberg afferma provenire dall’interno della Mahindra). Da parte della Pininfarina è stato solo ricordato che la Mahindra è un loro cliente e che i rapporti tra le due società sono ottimi. Il rapporto tra Mahindra e Pininfarina ha avuto un suo frutto nella Halo, concept car sportiva a motore elettrico esposta al salone di Delhi dell’anno scorso.
ANNI DI SOFFERENZA - Dichiarazioni ufficiali a parte, sono diversi gli elementi che danno credibilità all’ipotesi della imminente vendita della Pininfarina alla Mahindra. Anzi tutto c’è il quadro economico della Pininfarina, di cui gli analisti ricordano i dieci bilanci in perdita negli ultimi 11 anni. Assieme alla fine delle attività industriali di produzione conto terzi, gli ultimi anni per la Pininfarina hanno registrato una emorragia finanziaria.
LE RISORSE CI SONO - Per quanto concerne la Mahindra, si sa che la sua disponibilità finanziaria nel marzo 2014 era di 1,3 miliardi di dollari; che rappresentano risorse sufficienti a che conferire alla società ampia credibilità nell’ipotizzato intervento in Pininfarina. La società di design torinese è infatti stimata circa 155 milioni di euro.
LAVORO DA FARE CON LA SSANGYONG - Elemento molto importante sarebbe anche la necessità per il gruppo Mahindra di rilanciare la Ssangyong, acquisita da poco tempo. Il contributo del design Pininfarina (e anche il valore aggiunto del marchio “design by Pininfarina”) è anche un elemento che depone a favore della intenzione della Mahindra di rilevare l’azienda torinese.
LA BORSA CI CREDE - Va anche detto che la Borsa crede nella eventualità, in quanto ieri le azioni Pininfarina hanno guadagnato il 26%; un balzo che non si registrava da quattro anni.