FUORI PERICOLO - “Gli accadimenti finanziari del primo semestre 2012 e l’andamento recente del portafoglio ordini acquisiti inducono gli amministratori a considerare il gruppo Pininfarina non più soggetto a rischi di continuità aziendale nel prevedibile futuro”. Il linguaggio è complicato e criptico per i più, ma il significato si percepisce comunque bene: la Pininfarina è fuori dalle cattive acque che all’inizio dell’anno avevano fatto temere la sua scomparsa.
SULLA BUONA STRADA - La frase è contenuta nella relazione che accompagna i dati relativi al bilancio economico del terzo trimestre 2012. Un bilancio che dà l’idea del cammino compiuto dalla società sulla strada del risanamento e del rilancio. Anche se il principale elemento all’origine di questo risultato è un fatto di finanza (il piano che ha diluito nel tempo il “rientro” dall’esposizione finanziaria nei confronti delle banche) la situazione è da valutare positivamente perché assieme ad esso ci sono anche dati positivi sul piano dell’attività. La produzione infatti fa registrare un aumento del 12%.
FORNITORE DI LUSSO - Per esempio, l’attività della Pininfarina Servizi (che svolge engineering, realizzazione di prototipi, design e che fornisce l’80% della produzione Pininfarina) è cresciuta da 37,1 milioni di euro al 30 settembre 2011 a 40,5 milioni quest’anno. Il risultato del settore è negativo per 0,8 milioni, mentre l’anno scorso la perdita era di 3,6 milioni di euro.
FINE (VANTAGGIOSA) DEL CAPITOLO BOLLORÈ - Altro elemento importante per il miglioramento dei conti della Pininfarina è il contratto di affitto sottoscritto con la francese Bolloré per la produzione di auto elettriche (nelle foto la Bluecar impiegata nel carsharing di Parigi). Per quanto riguarda il peggioramento dei margini economici (risultato operativo: 9,6 milioni di perdita), esso deriva dal fatto che nel 2011 la Pininfarina registrò una cospicua plusvalenza derivata dalla vendita della propria quota nella joint venture con il gruppo Bolloré per le auto elettriche.
TENDENZA POSITIVA - Comunque, il dato saliente del bilancio trimestrale della Pininfarina è che presenta un utile netto di 32 milioni, la produzione è cresciuta, l’indebitamento è sensibilmente diminuito, scendendo da 76,1 milioni a 56,92 milioni, e il pagamento di quanto dovuto alle banche sta avvenendo in maniera regolare e la situazione finanziaria a fine 2012 è prevista in miglioramento rispetto al 2011.