TRA DUE GIORNI - Entro venerdì prossimo si saprà se la Pirelli (in foto un set di gomme per la GP3) tornerà in Formula 1 come fornitore unico di pneumatici per la stagione 2011. Lo ha confermato Marco Tronchetti Provera, presidente del costruttore italiano di pneumatici, in occasione di un convegno che si è tenuto oggi all'Università Bicocca. Incalzato da chi gli chiedesse se la Pirelli fosse la favorita, Tronchetti Provera ha risposto “vediamo, c'è questa ipotesi”.
L'ABBANDONO DELLA BRIDGESTONE - L'odissea sul fornitore ufficiale di gomme per la massima formula è incominciata lo scorso novembre quando la Bridgestone, ha annunciato l'abbandono del circus iridato a seguito “dell'evoluzione del contesto aziendale e della necessità di reindirizzare le proprie risorse alla ricerca e allo sviluppo”. In poche parole, per la Bridgestone, presente ininterrottamente dal 1997, il “business” della Formula 1 era diventato troppo costoso.
COME FUNZIONA ORA - Fino ad oggi, il costruttore giapponese di pneumatici ha speso per ogni campionato circa 100 milioni di dollari (74 milioni di euro), una cifra troppo ingente nonstante la pubblicità che deriva dalla partecipazione dalla Formula 1. È bene ricordare, infatti, che attualmente i costruttori di pneumatici per la Formula 1 forniscono gratuitamente le gomme ai team in cambio di visibilità. Dal prossimo anno il meccanismo potrebbe cambiare e le squadre potrebbero essere costrette a pagare per le loro "calzature".
COSA OFFRE LA PIRELLI - Per 1,5 milioni di euro a squadra (ma potrebbe scendere a un milione), la Pirelli ha già fatto sapere che offrirà 240 treni di gomme a vettura per ogni stagione, il doppio, dichiara la casa, del numero offerto dalla Michelin. I francesi hanno però il supporto “politico” del presidente della FIA, il transalpino Jean Todt.
CHI SI È FATTO AVANTI - Tra coloro che hanno presentato la loro proposta alla FIA (Federazione Internazionale dell'Automobile), oltre alla Pirelli, che tornerebbe in Formula 1 dopo vent'anni, c'è anche la Michelin, che si ritirò nel 2006. Ma anche le coreane Kumho e Hankook e l'angloamericana Cooper Avon. Queste ultime tre, secondo le indiscrezioni, sono però ormai fuori dai giochi.
NON È DETTA L'ULTIMA PAROLA - Oltre al duello Pirelli-Michelin, la FIA potrebbe regalarci un vero e proprio colpo di scena. All'orizzonte ci sarebbe anche l'ipotesi di tornare al mercato libero, in cui ogni scuderia può scegliere autonomamente il fornitore di pneumatici più gradito. C'è però chi crede che questa soluzione potrebbe creare delle notevoli disparità tra le squadre con diversa disponibilità economica.