TRAGUARDO IMPORTANTE - Una cifra tonda da festeggiare: un milione di tonnellate di pneumatici fuori uso (Pfu) raccolti da Ecopneus, la società senza scopo di lucro che si occupa della gestione del 70% dei Pfu presenti in Italia. E che così celebra i quattro anni di attività, durante i quali ha recuperato l’equivalente in peso di 100 milioni di pneumatici per auto. Trasformati in polverino per realizzare asfalti silenziosi, pavimentazioni sportive ecologiche e insonorizzazioni per l’edilizia, ma anche per produrre nuova energia e cemento. Tra le regioni con cifre maggiori ci sono la Lombardia (96.170 tonnellate), seguita da Campania (82.394), Lazio (79.357) e Sicilia (77.836): dal 2011, il 62,5% dei Pfu raccolti è stato usato per recupero di energia, mentre il 37,5% è stato trasformato in nuovi materiali come granuli, polverini di gomma e acciaio.
QUALI CONSEGUENZE - I vantaggi sono economici e ambientali, se si considera che, solo nel 2014, a livello nazionale sono stati risparmiati 105 milioni di euro sulle importazioni di materia prima vergine. In più, è stato evitata l’immissione di 344.000 tonnellate di CO2 in atmosfera; inoltre, niente spreco di 1,8 milioni di metri cubi di acqua né di 377.000 tonnellate di risorse minerali e fossili, necessarie alla produzione dei beni che il riciclo va a sostituire.