RIDUZIONI A MACCHIA DI LEOPARDO - L’Ivass, l’authority che vigila sulle assicurazioni, ha reso noto che nel terzo trimestre del 2020 i prezzi medi della Rca sono scesi del 5% su base annua. Si versano mediamente 389 euro, 20 in meno, con forti differenze a seconda della provincia: Aosta è la meno cara con 246 euro, Napoli la più costosa (473 euro). Tuttavia, l’associazione di consumatori Assoutenti contesta questi ribassi, giudicandoli esigui in rapporto al calo degli incidenti legato al lockdown. L’associazione parla di briciole ai consumatori in termini di riduzione delle polizze, con le compagnie che fanno utili da capogiro. Anche perché, ricorda Stefano Mannacio, responsabile Rca di Assoutenti, negli ultimi dieci anni gli incidenti stradali sono diminuiti del 46%. Fra le soluzioni proposte al governo per stimolare la concorrenza e far scendere davvero i prezzi Rca, chiosa l’associazione, c’è la portabilità del certificato assicurativo: come avviene nella telefonia, l’utente dovrebbe essere messo in grado di abbandonare l’assicurazione quando crede e senza penali. Oggi, invece, occorre attendere la fine dell’annualità.
NESSUNA RISPOSTA, MA... - Per ora nessuna risposta da parte delle assicurazioni. Di recente, però, Maria Bianca Farina, presidente Ania (l’Associazione delle assicurazioni) ha dichiarato in audizione alle commissioni Camera e Senato che il primo lockdown ha portato effettivamente degli utili aggiuntivi legati alle Rca. Ma nel primo semestre le imprese avevano registrato utili dimezzati rispetto al 2019, per precedenti per esborsi maggiori in altri comparti. L’Ania ha invitato le imprese a non tenere sui loro bilanci i soldi in più ottenuti dalla Rca. Va infine ricordato che le compagnie hanno applicato sconti, specie in facilitazioni alla scadenza dei contratti, o con coupon su altre polizze.