La fine del 2022 si avvicina e con essa anche il periodo in cui sarà possibile usufruire del taglio delle accise per i carburanti, comunque ridotto dall’inizio di dicembre secondo quanto deciso dal governo Meloni. In attesa di capire come deciderà di muoversi il nuovo esecutivo su una questione importante per tutti gli automobilisti, si registrano notizie positive per chi si appresta a fare rifornimento alla propria auto. Sia la benzina sia il diesel hanno infatti fatto registrare un calo medio in tutto il nostro Paese, nonostante ci siano stati dei rialzi nelle quotazioni internazionali. I dubbi su cosa accadrà tra pochi giorni sono però tanti.
Il prezzo medio della benzina al self service aggiornato al 19 dicembre secondo le elaborazioni di Quotidiano Energia è pari a 1,660 euro al litro (1,669 €/l il valore di venerdì scorso), mentre al servito è di 1,807 euro/litro (1,818).
Ancora una volta, come accaduto spesso in questi mesi, il diesel costa più della benzina, ma registra calo anche nei propri valori: al self service il prezzo medio è di 1,726 euro al litro (1,735), mentre al servito è di 1,872 €/l (1,883).
Per quanto riguarda invece il Gpl, si va da 0,774 a 0,788 euro/litro (no logo 0,760), mentre il prezzo medio del metano auto si colloca tra 2,343 e 2,524 (no logo 2,469).
Al momento la premier Giorgia Meloni non si è ancora espressa in merito a quali possono essere i provvedimenti destinati a entrare in vigore con l’inizio del nuovo anno in merito al rifornimento carburante. Pensare di fermare del tutto il taglio delle accise metterebbe ancora di più in ginocchio molte famiglie, già alle prese con rincari che riguardano tutti i settori.
Le associazioni di categoria avevano però già sottolineato in passato quanto sia necessario agire con una norma strutturale e duratura e non con continue proroghe che rendono ancora piuttosto incerta la situazione. In caso contrario, fare rifornimento alla propria auto costerà 18 centesimi in più rispetto ad ora.