NESSUNO SCONTO - A poco più di un mese dal protocollo contro l'impennata del prezzo dei carburanti messo a punto dal governo e siglato dai petrolieri (qui la news), torna la polemica sui prezzi della benzina dopo che nell'ultimo mese il valore del greggio è sceso del 25% e quello della “verde” solo dell'1,13%.
GLI UTENTI PAGANO - E mentre le case petrolifere e le associazioni dei consumatori si battono per difendere le loro ragioni, agli utenti non resta che spendere sempre di più per rifornire la propria auto. Secondo l'Adusbef e la Federconsumatori, ogni anno un pieno di benzina costa in media 176 euro in più rispetto all'anno precedente. La corsa a due velocità che caratterizza il petrolio e i carburanti, non si giustifica nemmeno con la svalutazione del 14% che, negli ultimi 30 giorni, l'euro ha subito nei confronti del dollaro, la valuta con cui si effettuano le transazioni legate al greggio.
COSA DICONO I PETROLIERI - Secondo quanto sostiene l'Unione petrolifera (l'associazione che raggruppa le principali aziende operanti in Italia nel settore della raffinazione e distribuzione di carburanti), le fluttuazioni dell' “oro nero” non possono seguire quelle dei carburanti perché in Italia il 60% del prezzo finale è rappresentato dalle tasse. “L’ottusità di alcune associazioni dei consumatori ”, spiega l'Unione petrolifera in un comunicato, “è ormai senza limiti, impermeabile a qualsiasi evidenza numerica”.
CI SARÀ DA ATTENDERE - Dall'altra parte, alla Federconsumatori, basandosi su "rigorosi" calcoli, con le quotazioni del petrolio sui mercati internazionali a 70 dollari al barile e con l’attuale cambio euro/dollaro, il prezzo della benzina si dovrebbe attestare a 1,34 euro al litro: "una situazione intollerabile, che continua, tuttora, a pesare sulle tasche degli automobilisti, per almeno 7-8 centesimi al litro". Non rimane quindi che attendere i benefici previsti dal protocollo messo in atto dal ministero dello Sviluppo economico che prevede l'adozione di un prezzo settimanale (non più giornaliero dunque) e il raddoppio in un anno dei distributori self-service che aiutano a tenere bassi i prezzi. Secondo gli analisti, però, i tempi di attesa potrebbero essere considerevoli.
L'IVA? - Non c'è nessuna notizia, invece, sull'eventuale abbassamento o eliminazione dell'Iva che incide in modo significativo sia sul prezzo della materia prima che su quello dei carburanti.