ORMAI CI SIAMO - Dopo l’annuncio del suo ritorno, la casa inglese Brabham Automotive ha diffuso un’immagine che lascia intravedere la coda della BT62, la vettura che segna il suo ritorno dopo il fallimento del 1992. L’immagine qui sopra ritrae alcuni particolari di una supersportiva senza compromessi che, secondo le indiscrezioni, sarà omologata per l’uso stradale, pur avendo una vocazione prettamente pistaiola. Il debutto ufficiale è previsto per il 2 maggio 2018, quando ne saranno svelati tutti i dettagli e le immagini.
PESO PIUMA E CV DA VENDERE - Per quanto riguarda il motore, qualcosa in più si sa. È un V8 aspirato di 5.4 litri che, stante il peso di soli 972 kg della Brabham BT62, consente di ottenere un rapporto potenza-peso di 730 cavalli per tonnellata. I freni saranno in carbonio con sei pistoni sia anteriormente che posteriormente, una soluzione, mutuata dalla Formula 1, introdotta proprio dalla Brabham nel 1976. Il carico aerodinamico sarà mostruoso: si parla di un picco di 1200 kg di spinta verso il basso generata grazie alle ampie appendici aerodinamiche.
PRODUZIONE PER POCHI - Nel 1948, 70 anni fa, sir Jack Brabham esordì nelle corse in Australia. Per celebrare questo evento, o questo numero, la produzione della BT62 sarà limitata a una settantina di esemplari che costeranno 1 milione di euro (più le tasse in base al Paese). Ai clienti, sarà riservato un corso di guida specifico per la vettura che li aiuterà a spremere al meglio I cavalla della vettura. I veli alla BT62 verranno tolti il 2 maggio con la premiere mondiale. Subito dopo, il 4 e il 5, la vettura resterà in esposizione in una suggestiva location di Londra non ancora precisata, insieme a molti oggetti che appartengono alla storia del marchio. Chi vuole, può già prenotare il proprio biglietto sul sito della Brabham.
NEL NOME LA SUA STORIA - Il nome BT62 è il proseguimento di una tradizione iniziata nel 1961 quando i due storici fondatori della Brabham (Sir Jack Brabham e Ron Tauranac) progettarono e costruirono la loro prima auto da corsa chiamata BT1, pensata per la Formula Junior. Da quel momento, tutte le loro auto si chiamarano BT con a seguire il numero progressivo del modello. Oggi il brand si chiama Brabham Automotive, fondato e amministrato da David Brabham, figlio di sir Jack.