COME NON DETTO… - Rca, non cambia nulla: il decreto Destinazione Italia prosegue la sua marcia in parlamento, ma l’articolo 8, quello che avrebbe rivoluzionato il codice delle assicurazioni, è stato cancellato. Quindi, niente risarcimento in forma specifica (quello che avrebbe “indirizzato caldamente” il danneggiato al carrozziere fiduciario della compagnia), mentre resta intatta la possibilità (già in essere) di affidare direttamente al riparatore la riscossione dell’indennizzo erogato dall’assicurazione. A pesare sulla decisione del parlamento sono state le associazioni che, “guidate” dalla Federcarrozzieri, hanno espresso il loro disaccordo in un documento (la Carta di Bologna), nonché l’autorevole parere della Commissione Giustizia, che bocciava l’articolo 8 del decreto, giudicandolo molto sbilanciato a favore delle assicurazioni. Ovviamente, saltano anche gli sconti preventivati a favore degli automobilisti. La decisione, viene spiegato da fonti di Palazzo Chigi, è stata presa “per garantire il superamento dell’ingorgo che metteva a rischio l’approvazione stessa del provvedimento e degli altri decreti”.
E ORA? - Il risarcimento in forma specifica e l’abolizione della cessione del credito potrebbero però, a questo punto, entrare a far parte di un futuro disegno di legge. Infatti, è già la seconda volta che queste norme, pur inserite in un decreto o in un emendamento a un decreto, vengono cancellate in parlamento. Chi spinge per la loro applicazione potrebbe così scegliere un’altra via, il disegno di legge, che richiederebbe comunque tempi più lunghi rispetto a quelli di un decreto.