UN TRIS DI FRODI - Ha il suo bel daffare il neonato Ivass, l’ente che, dal 1° gennaio 2013, ha preso il posto dell’Isvap nel ruolo delicato di “vigilante sulle assicurazioni”: nel nuovo anno, ha già individuato tre casi di “fantasmi”. Si tratta di truffe, come già spiegato qui, nelle quali una compagnia, non abilitata a stipulare polizze nel nostro paese (ma a volte, addirittura, neppure esistente), si presenta sotto un nome che gioca sull’assonanza con quello di una società assicuratrice nota, realmente esistente e regolarmente autorizzata a operare in Italia nel ramo Rca. Il tutto condito da prezzi bassissimi, che allettano gli automobilisti a caccia di sconti. Attenzione, quindi, alle false polizze emesse dalla Melina Assicurazioni SWS, società esistente ma che non rientra fra le Compagnie autorizzate all'esercizio dell'attività sul territorio italiano.
SFUTTANO IL NOME - Più sottile la frode organizzata dalla QBE Insurance Group, anch’essa non abilitata a operare sul territorio della Repubblica italiana: il suo nome è molto simile a quella della società di diritto inglese QBE Insurance (Europe) Limited, che è, invece, autorizzata a lavorare in Italia. Occhio pure alla Lloyd's Assicurazioni S.A.: non rientra tra le Compagnie autorizzate, ma ha una ragione sociale simile a quella dei Lloyd's di Londra, che in Italia hanno un regolare via libera. Proprio con l'intestazione Lloyd's Assicurazioni S.A., i truffatori si sono spinti a rilasciare perfino polizze della durata di soli 5 giorni: che, ovviamente, non hanno alcun valore.
RISCHIO-RISARCIMENTO - L'Ivass raccomanda di verificare, prima della sottoscrizione dei contratti, che questi siano emessi da imprese regolarmente autorizzate allo svolgimento dell'attività assicurativa: per conoscerne nomi e sigle, basta consultare il sito
www.ivass.it. Informazioni in merito si possono però avere anche al numero verde 800 486661, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.30 o, nei normali orari d’ufficio, allo 06 421331. Il rischio è alto, e tutto per l’automobilista: chi ha sottoscritto una
polizza con una “compagnia fantasma” dovrà, in caso di incidente, sborsare di tasca propria il risarcimento, che potrebbe rivelarsi costosissimo soprattutto nel caso lesioni fisiche arrecate ad altri.