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Rca, la riforma (ri)parte da Roma

10 aprile 2014

Ieri, nella capitale, i punti principali della Carta di Bologna sono stati trasformati in proposta di legge: obiettivo, più concorrenza e più diritti.

Rca, la riforma (ri)parte da Roma
PATERNITÀ… MULTIPLA - Si è tenuto ieri a Roma, presso l’Auletta del gruppo parlamentari, il convegno “Più Concorrenza Più Diritti - Verso una riforma della Rc auto”, organizzato dalle sigle firmatarie della Carta di Bologna, fra cui Federcarrozzieri, Associazione familiari vittime strada e Cupsit (patrocinarori stragiudiziali). I punti della Carta sono così diventati una proposta di legge, alla presenza di numerosi rappresentanti politici fra cui Cosimo Maria Ferri (sottosegretario al ministero della Giustizia), Andrea Colletti (M5S), Marco Di Stefano (Pd) e Altero Matteoli (Fi), presidente commissione Lavori pubblici e comunicazioni. “Il danneggiato deve essere libero di scegliere dove farsi curare, dove farsi riparare il veicolo, dove rivolgersi per ottenere i servizi di tutela migliori. L'assicurato non deve invece essere costretto ad alcun vincolo per la parte obbligatoria della polizza. Il sistema assicurativo nel nostro paese va profondamente riformato anche ponendo un tetto alla concentrazione monopolitica, oltre che vietando alle compagnie di assicurazione di avere a libro paga periti, medici e carrozzieri", ha dichiarato Furio Truzzi, presidente Assoutenti.
 
PROPOSTA ARTICOLATA - Il progetto di legge è articolato e complesso, ma le linee guida sono tre: l’automobilista sarà libero di scegliere il carrozziere in caso di sinistro, di optare per il medico legale che preferisce, e di cambiare assicurazione quando lo ritiene opportuno (come accade oggi con i telefonini). "Non è più sopportabile varare con cadenza annuale misure tese a decurtare i risarcimenti per il danno alla persona e consolidare un oligopolio assicurativo, bisogna al contrario usare pochi e semplici strumenti proposti dalla carta di Bologna utili per salvaguardare i diritti delle vittime in un contesto di maggiore concorrenza sul mercato", ha spiegato Stefano Mannacio, del Cupsit. Gli ha fatto eco Davide Galli, presidente della Federcarrozzeri: "Gli artigiani non vogliono diventare terzisti delle imprese assicuratrici che con il loro enorme potere contrattuale potrebbero impoverire il settore al punto tale che a risentirne potrebbero essere la bontà e la sicurezza delle riparazioni. Rispondiamo a chi vuole accordi al ribasso con le compagnie assicuratrici con la carta di Bologna che propone trasparenza nel mondo della riparazione, sicuramente a beneficio di tutti".


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Ritratto di Franck Dì
11 aprile 2014 - 08:58
piccole novità importanti e giuste però alla fin fine nulla di nuovo in merito alla vergognosa diferrenziazione geografica delle polizza rca che sono in netto contrasto dall'articolo 3 della Costituzione Italiana dove stabilisce che siamo EGUALI davanti alla legge senza alcun tipo di distinzione ma in realtà le rca costano di più al sud (con scuse belle e buone e non vere) e costano di meno al nord (nonostante la prova che negli ultimi anni c'è un aumento di furti e incidenti al nord rispetto al sud). Ah già... mi ero dimenticato... le compagnie assicurative sono TUTTE del nord e quindi sono "obbligati" a fare sconti agli automobilisti del nord anche se hanno fatto incidenti e bastonare con grande divertimento gli automobilisti del sud anche se non hanno fatto incidenti....

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