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La revisione dell’auto certificherà il chilometraggio

02 novembre 2018

La nuova procedura coinvolgerà il proprietario del veicolo, il quale sarà ritenuto direttamente responsabile in caso di anomalia.

La revisione dell’auto certificherà il chilometraggio

UNA NUOVA PROCEDURA - Con la circolare n. 26868 del 30 ottobre 2018, la Motorizzazione ha reso note le procedure che l’ispettore (così è definito l’esecutore materiale della revisione dell'automobile) dovrà seguire affinché il dato relativo al chilometraggio della vettura sia significativo e rivesta valore di certificazione. Una novità assoluta che renderà l’acquisto delle auto usate più sicuro, dato l’enorme diffusione del  fenomeno dello “scarico” del contachilometri: si stima che un buon 40% delle automobili usate siano sottoposte a questa operazione di “ringiovanimento”. Fin dal 2010 era stata introdotta una procedura di verifica in fase di revisione, un metodo però non attendibile e rigoroso, che la stessa circolare del 30 ottobre definisce “sperimentale”.

DATO SARÀ CERTIFICATO - Ma ora le cose cambieranno: all’atto della consegna della carta di circolazione, il dato chilometrico rilevato verrà documentato, firmato e controfirmato per accettazione sulla domanda di revisione. In questo modo ci sarà un diretto coinvolgimento del proprietario che, al momento della richiesta di revisione, si assumerà la responsabilità derivante da eventuali manomissioni del contachilometri. Un dato chilometrico manifestamente incongruo rispetto alla precedente revisione (chilometraggio più basso, o appena più alto in rapporto agli anni trascorsi) metterebbe in luce l’ipotesi di condotta antigiuridica; sarà quindi lo stesso proprietario a dover fornire adeguate spiegazioni, essendo l’ispettore un mero “certificatore” . Nel caso in cui non emergessero elementi che giustificassero tecnicamente l’anomalia, non verrebbe rilasciato il cosiddetto “attestato”, un documento introdotto dal Decreto Ministeriale 214 del 19 maggio 2017 (in vigore dal 20 maggio 2018), a recepimento della Direttiva 2014/45/Ue, che certificherebbe il superamento del controllo tecnico. 

DAL 2020 A REGIME - Il sistema andrà  a regime solo a partire dal 2020, cioè allorquando gli stessi veicoli dovranno essere nuovamente sottoposti alla revisione; dal 2020 infatti, diverrà obbligatorio, per l’ispettore, porre a confronto il dato chilometrico dell’auto sottoposta a controllo, con quello certificato in fase di revisione nel 2018. Anche le procedure di riparazione dei contachilometri in caso di guasti si fanno più stringenti: il proprietario dovrà munirsi di una dichiarazione di installazione a regola d’arte, rilasciata dall’officina che ha proceduto all’intervento; detto documento dovrà recare il chilometraggio riportato dalle strumento al momento della riparazione. La manomissione del contachilometri integra il reato di frode in commercio, espressamente disciplinato dall’art. 515 codice penale e punito con la reclusione fino a tre anni e una multa non inferiore a 103 euro.



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Ritratto di stefbule
3 novembre 2018 - 12:10
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E' chiaro che chi deve truffare lo può fare solo una volta prima della "prima" revisione, dopo non più. Diciamo una mezza vittoria, meglio che niente di sicuro.
Ritratto di Fra977
3 novembre 2018 - 12:54
Concordo,aggiungo che almeno un filtro per ridurre le truffe con questa norma c'è.
Ritratto di lorenbas72
4 novembre 2018 - 13:24
Purtroppo non la vedo così; aumenta solo la frequenza di visita dall'amico che toglie chilometri. Perché non - utilizzare una centralina più protetta - fare in modo che l'auto (ormai connessa) comunichi periodicamente alla casa i chilometri percorsi
Ritratto di francoborgu
5 novembre 2018 - 21:51
esattamente la comunicazione in sede potrebbe essere effettuata ogni volta durante lo spegnimento della vettura, ma le case probabilmente non hanno l'interesse a salvaguardare l' usato ma a vendere il nuovo quindi difficilmente lo faranno se non verranno costrette da una legge apposita
Ritratto di herm52
3 novembre 2018 - 13:03
E' chiaro che la responsabilità ricade sull'ignaro acquirente che era stato truffato dall'onesto rivenditore.
Ritratto di zero
3 novembre 2018 - 14:45
Perché dici questo? Se io acquistassi oggi un'auto "schilometrata", la mia eventuale responsabilità si configurerebbe solo per le manomissioni successive al mio acquisto: per tutto quanto accaduto prima, farebbe sempre fede la certificazione dell'ultima revisione precedente all'acquisto. Perché dici che la responsabilità verrebbe a ricadere sull'acquirente?
Ritratto di lucios
5 novembre 2018 - 09:24
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Infatti, diventerà importante controllare bene bene il kmtraggio quando si acquista un'auto. Perché all'atto della rivendita, se non si è stati attenti, va a finire che si rischia di essere considerati complici della situazione.
Ritratto di zero
3 novembre 2018 - 14:55
Sicuramente, questa nuova procedura sarà uno strumento in più per fare acquisti con maggiore sicurezza, anche se - è chiaro! - la sicurezza totale non potrà mai esserci. Meglio ancora se chi vende è in grado di fornire anche un'adeguata documentazione di tutte le ricevute e fatture della manutenzione eseguita, anche risalente nel tempo.
Ritratto di Gordo88
3 novembre 2018 - 16:09
1
Ben venga questo metodo per certificare i km.. ma seriamente chi é disposto a prendere un auto usata senza avere tutti i tagliandi registrati con possibile verifica di veridicità presso un officina?? Io no di certo e penso che certa gente se le vada proprio a cercare
Ritratto di Rav
3 novembre 2018 - 19:39
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Sul mercato dell'usato spicciolo credo siano pochi, o almeno ci sarà solo chi vuole spendere davvero poco o ha la testa tra le nuvole. Ma sul mercato d'epoca, o delle vetture "da weekend", non è raro incappare in qualcosa che non ha tutto documentato. Lì occorre buon occhio e parecchia fiducia in chi ti sta vendendo l'auto. Io qualche anno fa ho acquistato una spider con pochissimi km per gli anni che ha, senza manutenzione documentata oltre ad un certo anno dato che il secondo proprietario diceva di farsi il tagliando da solo. Beh non avessi conosciuto la persona sicuramente non l'avrei presa. Di certo ora con la certificazione, almeno il chilometraggio si riuscirà a tracciare meglio anche in queste vetture.
Ritratto di money82
4 novembre 2018 - 11:54
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Purtroppo non sono solo i privati a skilometrare...uno che acquista un usato da concessionario si sente sicuro ma la realtà dei fatti è che non esiste acquisto usato sicuro e i fatti dimostrano che molti concessionari piccoli hanno truffato. Anche se gli fai causa, se va bene si va avanti 10 anni e intanto la macchina te la devi tenere e magari spendere soldi perchè ha problemi.
Ritratto di Livio1952
5 novembre 2018 - 13:49
Hai perfettamente ragione . Tu vendi l' auto con 100000 km e il concessionario ne toglie 20000 ( e succede molto spesso, fidatevi). Alla prima revisione utile chi è il responsabile? Non mi venite a dire che con l' odierna tecnologia non si sia in grado di verificare giustamente tali dati. Non lo si vuol fare, tutto qui.
Ritratto di Rav
3 novembre 2018 - 16:31
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Beh, è giusto che venga certificato il chilometraggio durante la revisione, anche e soprattutto per il fatto che se la revisione deve accertare l'idoneità si un veicolo a circolare, allora un'auto con 300mila km rivenduta per 100mila oltre ad essere una truffa è un rischio per il compratore che magari non effettua le dovute sostituzioni di componenti convinto di avere nelle ruote molta meno strada. Inoltre sarà più semplice per il privato certificare il chilometraggio perchè chi si fa il tagliando da solo, come alcuni possessori di auto d'epoca. Come sarà più facile, in mancanza di libretto dei tagliandi, sapere se i chilometri sono reali.
Ritratto di otttoz
3 novembre 2018 - 16:49
andava fatto contestualmente al parto della revisione obbligatoria,quella che non ha mai scoperto la truffa VW...
Ritratto di verdebiancorosso
4 novembre 2018 - 13:48
evidentemente la misura è giusta e provvidenziale oltre che semplice da attuare. Perché ci sia voluto tanto è un altro discorso
Ritratto di probus78
5 novembre 2018 - 08:40
Sicuramente è positiva come cosa.. cmq il nr di km percorsi a volte è ingannevole. 200.000 km autostradali o 100.000 fatti tutti nel traffico urbano...cosa è meglio?
Ritratto di xxiaprile753
5 novembre 2018 - 10:27
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La mia Yaris data al concessionario è stata poi rivenduta abbassando il chilometraggio...da denuncia!
Ritratto di board90
5 novembre 2018 - 10:39
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Giusto.., ma leggo anche che qualcuno venderà un altro software ai destinatari di chi ha pensato di guadagnare installando stazioni di revisioni auto. Il prezzo e il fornitore non può essere scelto ovviamente.
Ritratto di federico p
5 novembre 2018 - 11:30
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Le revisioni ogni 2 anni si fanno quindi cosa fare per aggirare i controlli semplice una visita dal meccanico di fiducia non al momento della rivendita ma ogni due anni prima della revisione, se io abito in città o anche fuori mica sono obbligato a fare minimo 5 mila km annui,potrei pure farne solo 20ogni settimana quindi questo provvedimenti si può essere utile ad aumentare le spese per manomettere i dati e far guadagnare di più i meccanici. Poi chi l'ha detto che il revisore segni bene i km?
Ritratto di Livio1952
5 novembre 2018 - 13:56
Io firmo un documento che dichiaro i km , il revisore certifica ciò che ho scritto. Per quello non vedo problemi, il problema lo vedo appunto nel fatto che non trovo sindacabile i km che un proprietario ha fatto in due anni. Posso averne dato 15000 o 5000 ,su che base lo contestano, è assurdo, diventa una teoria poliziesca che appesantisce le procedura ma, poiché il solo è di natura penale, non avrà mai sufficienti riscontri in fase di dibattimento e tutto morirà ancora prima di nascere. Per mia scelta da anni evito accuratamente di acquistare auto usate.
Ritratto di Paolo-Brugherio
5 novembre 2018 - 11:37
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Ad un grosso concessionario di Monza, anni fa lasciai in permuta la mia auto con 178.000 km sul groppone... poco dopo, vedendola nel parco macchine da rivendere, incuriosito sono andato a controllare quale chilometraggio aveva: 35.000 km....! Oggi, con il chilometraggio segnato elettronicamente, chiunque può rivolgersi ad uno esperto per farlo ridurre prima di ogni revisione.
Ritratto di WHITEFISH37
5 novembre 2018 - 13:57
E se prima della revisione venisse scaricato il kilometraggio quel tanto che basta a non destare sospetti? I furbetti del contakilometri non mancheranno mai, purtroppo! Siamo in Italia paradiso dei delinquenti e truffatori, non scordiamocelo!
Ritratto di GeoSoft
5 novembre 2018 - 14:25
La stessa procedura dovrebbe però valere anche quando io cedo la mia vettura usata a un privato o a un rivenditore
Ritratto di Interceptor70
5 novembre 2018 - 15:34
Io ho tre auto, una di queste auto resterà in garage per un lungo periodo circa due anni, tanto da non aver voluto rinnovare l'assicurazione, ma il mese scorso ho fatto la revisione comunicando i km, come potrò giustificare alla revisione e nel cado che volessi vendere che i pochissimi km fatti sono veritieri?
Ritratto di rutamm
5 novembre 2018 - 16:23
A marzi ho fatto la revisione della macchina di mia moglie, 84000 km circa, messa la ricevuta che era passata nel libretto della macchina. Alcuni mesi dopo ho guardato e ho visto che i km segnati erano 29200, praticamente erano i km che mancavano al tagliando sucessvo. E adesso???????
Ritratto di Boys
5 novembre 2018 - 20:21
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ERA ORA!!! con tutti i furboni che ci sono in Italia...