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La ricarica dell'auto elettrica si paga con la moneta

15 luglio 2014

Eroga energia pagabile con monete e fornisce servizi di turismo, sicurezza, connessione e illuminazione.

La ricarica dell'auto elettrica si paga con la moneta
UN “PIENO” DI MONETE - Fare il “pieno” di un modello a batterie è impossibile se non si è in possesso della tessera magnetica rilasciata da uno degli operatori energetici. Almeno fino ad oggi. A prospettare un cambiamento futuro è la FCS Mobility, azienda di Bergamo del settore della mobilità sostenibile, che ha creato la colonnina RES(ource), acronimo di Renewable Energy Source. Un “distributore” che amplia le possibilità di ricarica aggiungendo al tradizionale lettore di card una “gettoniera” per il pagamento con normali monete. Una soluzione che, di fatto, trasforma la colonnina in una sorta di parchimetro dove è possibile saldare il conto con le tessere abilitate, quali bancomat o carte di credito, o inserendo l'importo in moneta. Per farlo è sufficiente collegare il cavo a una delle quattro prese disponibili, compresa quella per la ricarica veloce, e pagare a fine ricarica consentendo anche lo sblocco della presa. 
 
RIFORNIMENTO VERSATILE - La soluzione pensata dalla FCS Mobility con il supporto tecnologico di Scame, società con oltre 50 anni di esperienza nello sviluppo di sistemi e componenti elettrici, amplia di molto la versatilità per la ricarica, in particolare ai possessori ai auto ibride plug-in o alle imprese che offrono servizi di nolo di veicoli elettrici pensati per i turisti. Per i primi è rimosso il problema del “rifornimento” pubblico lontano da casa, non sempre possibile in città dove ci sono colonnine gestite da operatori diversi dal proprio. Per i secondi aumentano le possibilità di offrire proposte di noleggio semplici per chi visita località turistiche e desidera usare un veicolo a batterie per un breve periodo. 
 
NON SOLO RIFORNIMENTO - A suscitare interesse per la colonnina RES(ource) è anche la possibilità di integrarla con servizi diversi dall'erogazione di corrente. La struttura realizzata in materiali a basso impatto ambientale è dotata di display touchscreen che può essere sfruttato per molteplici servizi, come la fornitura di informazioni pratiche o di suggerimenti turistici. Ma il “distributore” può diventare anche un ripetitore per connettersi con smartphone e portatili tramite wi-fi o un punto per la sicurezza grazie all'integrazione dei sistemi di video sorveglianza e di chiamata di soccorso. Altra opzione implementabile riguarda l'illuminazione con l'aggiunta di fari di supporto alla luce pubblica o con fascio luminoso pensato per irraggiare i monumenti storici.


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