VERSO L’USCITA DALLA CRISI - Tutto fa pensare che la Saab possa tirare un sospiro di sollievo. Il governo svedese ha permesso alla casa di vendere alcuni immobili in precedenza vincolati a un prestito da 400 milioni di euro (di cui costituivano garanzia) concesso dalla Banca d’investimento europea con l’avallo di Stoccolma. Questo darà al costruttore controllato dalla casa olandese Spyker i soldi necessari per pagare i fornitori, uscendo da una crisi di liquidità che aveva costretto a interrompere la produzione di vetture per un paio di settimane. Inoltre, il finanziamento europeo dovrebbe ridursi a “soli” 280 milioni, limitando così l’esposizione bancaria della Saab.
ARRIVANO I SOLDI? - In ogni caso, il marchio svedese potrà continuare a servirsi degli immobili venduti. Pagando l’affitto al nuovo proprietario, s’intende. Il compratore è l’investitore russo Vladimir Antonov, già azionista della Spyker e ora intenzionato ad acquistare il 30% della Saab, mettendo sul piatto 50 milioni di euro. In attesa della decisione del governo, cui spetta di avallare o meno l’operazione, Antonov ha rilevato diversi immobili, stabilimenti di produzione inclusi. I termini dell’accordo non sono stati comunicati: una delle poche cose che si sanno è che una prima rata da 30 milioni dovrebbe presto arrivare nelle casse della casa.


A sinistra il dimissionario amministratore delegato Jonsson. A destra l'investitore russo Vladimir Antonov.
PRESIDENTE CERCASI - Se tutto andrà secondo i piani, la Saab dovrebbe essere in grado di rimettersi in sesto, dopo che, all’inizio del 2010, è stata salvata dalla bancarotta dalla Spyker, che l’ha rilevata dalla General Motors. Ma, per farlo, dovrà anche trovare chi sostituirà il presidente e amministratore delegato Jan Åke Jonsson (nella foto qui sopra) che, alla fine del mese scorso, ha annunciato le proprie dimissioni. Una decisione, questa, che il 19 maggio sarà ratificata all’assemblea annuale degli azionisti della Spyker. Jonsson resterà comunque “a disposizione” del gruppo fino al primo settembre.





