SEMPRE PEGGIO - Fa flop anche il secondo giorno di blocco auto a
Milano (
qui il primo): i valori delle
polveri sottili non diminuiscono. Anzi, aumentano. Idem a
Roma, dove vige la circolazione a targhe alterne. In attesa dei risultati del terzo giorno (oggi), i dati di ieri sono sconfortanti: nel capoluogo lombardo, la centralina Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente) di Milano Pascal ha segnato un livello di 81 microgrammi di PM10 per metro cubo, contro i 67 di lunedì. A Milano Senato, il PM10 è schizzato da 66 a 83, e a Verziere da 60 a 75. Morale: sono ben 35 i giorni consecutivi in cui è stato sforato il livello limite di concentrazione di polveri sottili, addirittura 100 dall’inizio dell’anno. Sul fronte multe (163 euro per chi circola senza permesso), il secondo giorno sono state 310, contro le 300 di lunedì: totale, 99.430 euro alle casse del comune. Il quale dice che il bilancio-smog va fatto solo alla fine del terzo giorno, ossia oggi: staremo a vedere. Intanto, anche in altre province della Lombardia permane la situazione di superamento dei limiti.
CAPITALE KO - A Roma, per 10 centraline su 13, è allarme rosso: polveri sottili sopra il limite. In particolare, a largo Preneste, PM10 a 68 microgrammi per metro cubo contro i 56 di lunedì, e in corso Francia 58 anziché 50. Balziamo a 89 (contro 79) a Cinecittà, e a 55 a largo Magna Grecia (50 lunedì). Sono in calo, ma pur sempre sopra il limite, a Cipro, 54 contro i 57 di lunedì, Tiburtina, 69 contro i 76, e Arenula, 52 contro i 58. Secondo il Sole 24 ore, sull'Italia incombe il rischio di una multa dell'Unione europea per violazioni incompatibili con la salute dei cittadini, connesse alla mancata riduzione dello smog. Si parla di una sanzione forfettaria di un miliardo di euro, più ammende aggiuntive proporzionate alla durata ulteriore delle violazioni rispetto a quanto prescrive la direttiva sulla qualità dell'aria: la soglia media annuale di 40 microgrammi per metro cubo e quella giornaliera di 50 microgrammi.