SONO IN POCHI - Se in molti paesi europei esistono e funzionano da anni, in Italia gli erogatori self service per il Gpl sono pochi e ancora non attivi. Pur esistendo da alcuni anni il regolamento per il loro impiego, a limitarne lo sfruttamento è la differente legislazione che obbliga il presidio dell’impianto, cioè la presenza del personale delle stazione di servizio durante il rifornimento. Una norma più restrittiva che segue un approccio di maggiore cautela per un’operazione che deve essere effettuata con attenzione per evitare pericoli. O, come affermano i gestori dei distributori, giustificata dalla minore preparazione degli automobilisti italiani che troppe volte si presentano davanti alla colonnina senza spegnere motore o, peggio ancora, la sigaretta.
DIFFUSIONE LENTA - A inibire l’apertura di self service sono pure i maggiori costi dovuti alla presenza del personale e all’installazione dell’erogatore. Che diversamente dai tradizionali distributori di gas, prevede maggiori sistemi di sicurezza, quali la presenza di un dispositivo che “obbliga” a riporre la “pistola” in modo corretto e di un punto di controllo a distanza che permetta al personale di assistere l’utente tramite interfono o di interrompere il rifornimento in caso di pericolo. Altra imposizione è la presenza sulla colonnina dell’interruttore di erogazione ad autochiusura, più noto tra gli addetti al settore con il poco felice nome di “pulsante uomo-morto”. E che rappresenta la principale differenza, insieme al sistema di connessione tra “pistola” e presa di carico, rispetto alla procedura del self service tradizionale. Il dispositivo, infatti, attiva l’erogazione del Gpl soltanto quando è premuto per interromperla appena la pressione cessa. Soluzione che, di fatto, obbliga a tenere sempre la mano sull’interruttore per fare il rifornimento per scongiurare di togliere la “pompa” mentre è ancora attiva. Una serie di “complicazioni” che, secondo gli esperti, limiteranno la diffusione dei self service a Gpl a pochi impianti con particolare riferimento a quelli autostradali dove è già prevista la presenza di personale.