E se si potesse fare il pieno alle batterie?
16 giugno 2011
È la soluzione sperimentata dai ricercatori del Mit, che stanno sviluppando le “batterie di flusso semisolide”: per ricaricarle basterebbe iniettare nuovo liquido.

MAGGIORE ENERGIA - Come sappiamo i maggiori limiti alla diffusione delle auto elettriche sono due: autonomia e tempi di ricarica delle batterie. Due problemi che un team di ricercatori del Mit (Massachusetts Institute of Technology) ha provato a risolvere con un nuovo tipo di batterie, che loro stessi hanno denominato di flusso semisolido (semi-solid flow cell). Si ispirano alle già note batterie di flusso (flow cell) nelle quali i due elettroliti (anodo e catodo) non sono dei solidi come nelle normali batterie, ma sono costituiti da dei liquidi. I ricercatori del Mit hanno aggiunto delle speciali particelle solide sospese nel liquido di una speciale batteria di flusso: il risultato è che la densità energetica aumenta di dieci volte. Nella foto qui sotto la batteria è quella in secondo piano di colore rame e argento; nel contenitore trasparente c'è la sostanza scoperta dai ricercatori.
SI FA IL PIENO - Il vantaggio rispetto alle comuni batterie agli ioni di litio è rappresentato dal fatto che per ricaricarle basta sostituire il liquido "esaurito" con uno "carico". Un'operazione che potrebbe richiedere pochi minuti, proprio come avviene oggi per fare benzina. Niente più lunghe ricariche dalla presa di corrente o sostituzione dell'intera batteria, come proposto dal progetto Better Place (leggi qui per saperne di più). Inoltre, secondo i ricercatori, le batterie di flusso semisolide sono una soluzione che permette di ridurre le dimensioni e i costi di realizzazione rispetto alle attuali agli ioni di litio, abbattendo così il costo finale di un'auto elettrica. Ora si dovrà passare dalla fase di sperimentazione a quella di ingegnerizzazione, quindi potrebbe passare parecchio tempo prima di vedere un'auto equipaggiata con questa tecnologia.
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