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Sempre più lunghi i tempi di sostituzione dell’auto

17 aprile 2015

Da diversi anni è in crescita l’età media delle auto al primo passaggio di proprietà. È una conseguenza della crisi.

Sempre più lunghi i tempi di sostituzione dell’auto
SEGNALI - Il forte calo delle vendite di auto nuove registrato negli ultimi anni (1,376 milioni nel 2014 contro  2,493 milioni nel 2007) è sicuramente il segnale più evidente della grave crisi economica iniziata nel 2008, ma ci sono anche altri indicatori che testimoniano la mancanza di risorse economiche e l’indisponibilità ad affrontare la spesa per l’automobile. 
 
CONSERVAZIONE - Nel corso del decimo convegno sul commercio dell’usato organizzato dalla società CarNext (specializzata nella vendita di auto usate provenienti dal noleggio a lungo termine) è stato messo in evidenza come da sei anni le automobili vengano tenute sempre più a lungo prima di essere cedute. Nel corso dei lavori è stata diffusa una statistica elaborata dall’Unrae secondo cui l’età media delle auto che vengono cedute con un solo intestatario sulla carta di circolazione nel 2014 è stata di 8,5 anni mentre nel 2009 e 2010 era di 7,4 anni. 
 
MENO SOLDI - Nel corso di questi ultimi anni la variazione è stata regolare e progressiva, a ogni anni l’età media è leggermente aumentata. Secondo gli addetti ai lavori all’origine del fenomeno ci sono appunto le difficoltà economiche e le incertezze sul futuro, anche se non viene sottovalutato il fatto che le automobili sono sempre più affidabili e costruite con criteri che ne allungano la longevità. 
 
E SI VIAGGIA MENO - Sul fronte delle motivazioni economiche del fenomeno, c’è da dire che il dato relativo all’età dell’auto al suo primo cambio di proprietà si accompagna anche alla riduzione dei chilometri percorsi durante l’anno. Sempre al convegno di CarNext è stato messo in evidenza come le statistiche riferiscano che la percorrenza media di ogni veicolo nel di 17.100 km, mentre nel 2013 si era già scesi a 14.800 km.


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Ritratto di Mattia Bertero
17 aprile 2015 - 14:27
3
Ci dobbiamo ancora stupire di questo? La gente ha finito i soldi per mangiare, figuriamoci per comprare ed usare l'auto.
Ritratto di mustang54
17 aprile 2015 - 14:35
2
personalmente non mi appartengono. Con crisi e non, nella mia famiglia un'auto "campa" in media 18/20 anni...
Ritratto di Sepp0
17 aprile 2015 - 14:42
...sia squisitamente economico. Pre euro la Panda base costava manco 7000 euro, adesso ce ne vogliono quasi 11 mila. A fine anni 90 con 50 milioni invece di una Golf full optional ti compravi una segmento D di lusso come Serie 3 o Classe C. Negli ultimi 15 anni è salito tutto tranne i nostri stipendi, a fine anni 90 uno stipendio da 1200 euro (2 milioni al mese) era già un bello stipendio, oggi non ci arrivi a fine mese. Crisi o non crisi, il mercato dell'auto prima o poi sarebbe crollato comunque.
Ritratto di Fr4ncesco
17 aprile 2015 - 15:53
2
Il prezzo delle auto è praticamente raddoppiato negli ultimi 25 anni. Fine anni 80 con meno di 5000 Euro portavi a casa una Panda nuova. Con 50 milioni di Lire compravi il "macchinone", adesso una segmento C. E' normale che nel corso del tempo le cose aumentano di prezzo, la cosa non normale è che appunto però gli stipendi invece siano rimasti gli stessi e il nostro potere di acquisto si è quindi drasticamente ridotto.
Ritratto di osmica
18 aprile 2015 - 23:41
Ma sarebbe da tener conto anche altri fattori... La Panda base costava 7.000€? Francamente, aveva un motore, ruote, carrozzeria e dei sedili. Volendo potevi mettere i finestrini elettrici. Oggi giorno, hai il servosterzo, airbag (2,4,6,7,8,10...), abs, nonche' tantissime altre diavolerie che non incrementano la sicurezza (almeno non in modo diretto). La Panda odierna e' una vettura seria, con sedili seri ecc (nulla contro la vecchia Panda), ma i miglioramenti sono innumerevoli. Oltre ai aggeggi che migliorano la sicurezza, la vettura ha qualche quintale di acciaio in piu', comprato, trasportato, lavorato, saldato e montato. Insomma, non e' che i prezzi odierni siano bassi (anzi), ma le Case hanno ben altri costi rispetto ad un tempo...
Ritratto di Fr4ncesco
19 aprile 2015 - 18:16
2
Ma penso che tanti optional ormai nel 2015 debbano essere scontati e non fatti pagare chissà quanto, soprattutto quelli che riguardano la sicurezza attiva e passiva, e/o comunque il loro costo deve essere proporzionale anche al potere d'acquisto del cittadino medio, invece gli stipendi sono rimasti gli stessi mentre i costi sono aumentati. Di questo passo non siamo così lontani da alcuni mercati emergenti, dove le "nostre" utilitarie sono per benestanti, mentre gran parte della popolazione viaggia su progetti di 20 anni fa. Il vero progresso è quello disponibile per tutti. Ciò che ci salva è l'essere abituati a standard qualitativi mediocri, quindi non ci accontentiamo delle low cost o comunque a quel prezzo piuttosto prendiamo un buon usato. La soluzione per il "progresso accessibile" è quello di aumentare gli stipendi, come in Germania o in Svezia dove un operaio prende circa 2000 Euro al mese. Alla fine sarebbe bastato fare un giusto cambio Lira-Euro, invece hanno speculato sulla conversione. Poi è vero che il costo di produzione delle auto è aumentato, però rispetto ad altri tempi vengono anche prodotte in posti dove la manodopera (e tutto il resto) ha costi inferiori.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
17 aprile 2015 - 17:16
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di Moreno1999
17 aprile 2015 - 14:59
4
Alcune sono state tenute fino alla morte, altre vendute per cambio esigenze familiari, in ogni caso tutte sono state tenute per almeno 8 anni. Probabilmente entro l'anno compreremo finalmente una prima auto di famiglia, sempre per necessità
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
17 aprile 2015 - 15:20
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di TheStig_97
17 aprile 2015 - 17:29
Anche da me, crisi o non crisi, l'auto si cambia quando è morta. In media cambiamo auto ogni 10 anni (più gli anni che hanno sulle spalle quelle comprate usate), record finora che appartiene alla mia Fiat Punto del '97 comprata nel 2005.
Ritratto di MatteFonta92
17 aprile 2015 - 17:32
3
Beh, direi che c'è poco da meravigliarsi; salvo quelle persone che cambiano auto ogni 2/3 anni appena passano di moda, la crisi economica spinge la maggior parte delle persone a sfruttare la propria vettura fino alla "morte", per questo l'Italia si ritrova col parco macchine più vecchio d'Europa. Inoltre, come altri utenti hanno già fatto notare, il fatto che gli stipendi non siano aumentati di pari passo rispetto all'aumento del costo dei beni ha dato il "colpo di grazia".
Ritratto di clips12
17 aprile 2015 - 18:20
Le auto le persone se le tengono strette, ed a ragion veduta...io possiedo una Fiat Bravo con otto anni di vita sulle spalle e 170000 km, ma non ci penso a cambiarla me la tengo minimo altri due/tre anni e come me la maggioranza degli italiani.
Ritratto di Shakito
17 aprile 2015 - 18:58
1
confermo quanto detto da tutti; in più, aggiungo anche che le auto che oggi hanno 10 anni di vita sulle spalle, hanno pressoché tutti i confort strettamente necessari e utili, come il clima, finestrini elettrici, radio integrata ecc...e anche dal punto di vista della sicurezza, le auto del 2005 sono molto più vicine alle auto del 2015 piuttosto che a quelle del 1995: molte auto avevano già il controllo di stabilità e di trazione, l'ABS (divenuto già obbligatorio qualche anno prima) e la scocca a deformazione programmata. tranne qualche eccezione, anche nella mia famiglia le auto durano, in media, 10 anni! la più "giovane" ha 6 anni e mezzo :)
Ritratto di THORO
17 aprile 2015 - 19:28
Io che ho speso 8000 euro per un auto usata di 6 anni spero me ne duri altri 14. È un investimento che ti provoca solo perdite, quindi fin quando il mio motore non apre il cofano e si mette in una tomba, cara mia sarai l'unica per me!!!!
Ritratto di lucios
17 aprile 2015 - 19:37
4
.....anni! Sono nella media! Ma credo che sforerò perchè al momento SORDI NUN CE NE STANNN! Quando questo STATO DA 4 SOLDI coi suoi dirigenti da due soldi mi metterà nelle condizioni di pianificare meglio il mio futuro, forse qualcosa comprero', fino quel momento me ne sb@tto alla grande dell'inquinamento dell'auto della mia ragazza e della mia! Dico solo una cosa: "GRAT GRAT GRAT!!!!".
Ritratto di lybram
17 aprile 2015 - 21:17
Normale manutenzione, frizione nuova a 140000km, clima che non ha mai perso un colpo, pneumatici nuovi...SEMBRA NUOVA DI FABBRICA. Non ha un punto di ruggine! Cambiarla con le ciofeche attuali? No, grazie
Ritratto di H-ROSSA無限
17 aprile 2015 - 21:59
1
Bhe, questo non mi riguarda, visto che per la Civic ho speso 22.000€ , fatto 150.000km e quasi 7 anni, come minimo mi deve far arrivare a 300.000km in altri 5-6 anni....
Ritratto di Perlano
17 aprile 2015 - 23:49
Seat Ibiza con 10 anni e 190.000 km e non ci penso neanche a cambiarla!
Ritratto di bluspazioprofondo
18 aprile 2015 - 00:01
...non la cambierei manco morto, e se dovessi, per un usato di 4-5 anni un pò più grande. Non mi può fregare di meno dell'auto nuova, visto che un indebitamento di 12 mila euro minimo in 7 anni per 10mila km l'anno non vale la pena proprio.
Ritratto di alfista92
18 aprile 2015 - 00:20
5
E aggiungo pure che oramai viaggiare con la macchina, perlomeno da Napoli in su, è diventato sconveniente. Il mese scorso ho attraversato l' Italia con .italo, in 4 ore e 15 min, pagando 46 euro andata e ritorno. Con quella cifra non avrei pagato neanche l' autostrada per il viaggio di andata, fate voi...
Ritratto di marcosil
18 aprile 2015 - 03:33
Io avevo una Ford Focus 3p TDCI ' 03 che nel Maggio 2011 si è rotta la turbina € 1700 .Cosi a fine anno saggiamente l'ho venduta prima che mi succeda un altro dispendioso intervento nonostante avessi meno di 95000 km.Ho deciso l'anno sucessivo di aquistare un Mercedes E200 W124 del 1992 con G.P.L. a Maggio ha compiuto i fatidici 20 anni per iscriverla d'epoca.Un" avventura" burocratica allucinante però con il 90% di risparmio sull'assicurazione e altrettanto sul bollo.Sono un meccanico disoccupato e appassionato d'auto.Le auto nuove sono belle più sicure ma più facili da rompersi.Vi faccio un esempio.Un mio amico gli si è bloccata l'auto perchè era fuori tagliando,assurdo e proprio con una Ford Focus.
Ritratto di stefacc80
18 aprile 2015 - 09:09
Suzukino swift diesel del 2006 ....quante soddisfazioni il motorello multijet! 235.000km...impeccabile sotto tutti i punti di vista. Non consuma un grammo d'olio e gira tutto perfettamente. Cambio olio ogni 15.000km e la metto al riparo nel box quando non la uso. Zero zpie accese sul cruscotto! Per cosa dovrei cambiarla?...una juke?...ahahahahahahhahaa...tenetevela!!
Ritratto di misteralan
18 aprile 2015 - 12:29
cè quel famoso detto che dice:'' in tempo di crisi non si butta niente'' io ho una fiat punto terza serie multijet del 2004 che ha la bellezza di 267,000 chilometri il motore và che è un'orologio non consuma un filo d'olioltre alla manutenzione ordinaria la carrozzeria è perfetta ogni tanto a fine stagione gli passo la cera per il resto và meglio di quando lo ho acquistata. tanti ancora non capiscono che se un'auto la tratti bene ci puoi fare anche 500,000 chilometri e ne ho viste di auto con quei chilometraggi
Ritratto di Rav
18 aprile 2015 - 12:34
4
Da una parte c'è la crisi e c'è chi di soldi da spendere in una macchina proprio non ne ha, poi c'è chi li avrebbe ma non essendo interessato alle mode preferisce spenderli in altre cose. C'è poi chi non fa tanti km all'anno e tiene l'auto finchè va. Poi va detto che ad ogni nuovo modello (ormai ogni 4 anni) il prezzo della vettura cresce, siamo arrivati come ha già detto qualcuno a prezzi folli. Per comprare una banalissima utilitaria ormai servono introno ai 12mila euro. Se stai cambiando una vettura di segmento superiore due ragionamenti li fai perchè cambiare una Punto con 100mila km per una Citroen C1 che è più piccola e meno spaziosa e costa nel suo piccolo parecchio.... E poi non dimentichiamoci che noi facciamo sempre i conti guardando aal passato ma nel passato abbiamo in mente il boom economico, quando la gente cambiava l'auto ogni 3/4 anni per sfizio, perchè i soldi li aveva e allora la voglia se la cavava. Certo era bello e faceva la fortuna di molti, ma era anche un grande spreco. Forse adesso da una parte c'è la crisi che è una brutta bestia, ma c'è anche un cambiamento del pensiero, la gente inizia a pensare che la vettura con 6 anni e 60mila km può ancora essere utilizzata perchè ancora valida. Infatti in questi anni chi cambia la macchina spesso, tolta la gente ricca, sono quelli che fanno tantissimi km all'anno e quindi sfruttando di più la vettura. Ma uno che ci fa 5000km in un anno perchè dovrebbe cambiarla dopo 5 anni?
Ritratto di lucios
18 aprile 2015 - 14:59
4
......se si paragonano i dati pre-crisi con oggi, si rischia di fare un grande errore di valutazione. Prima del 2008 l'Italia era il secondo mercato automobilistico d'Europa, con ben 2.400.000 di auto vendute in un anno, ma questo dato è in realtà era estremamente dopato dagli incentivi statali che garantivano mediamente un 6/700.000 auto in più. Quanta gente ha comprato in quei periodi la terza auto per la famiglia, oppure ha anticipato la rottamazione di una decennale? Hai voglia!!!!!! Le 1.350.000 di auto vendute attualmente è si gravato dalla crisi che impoverisce sempre di più la classe media/mediobassa italiana (quelli che compravano le auto) ma anche dalla mancanza degli incentivi: senza di essi credo che l'Italia sia un paese che nelle migliori delle ipotesi arriverebbe di 1,7/1,8 milioni di di auto all'anno. Quindi mancano all'appello 3/400.000 auto! DATE I SOLDI ALLA CLASSE MEDIA (INVECE CHE ALLE BANCHE E ALLE IMPRESE). C'E' UNA CRISI DA DOMANDA INTERNA!
Ritratto di NicoV12
18 aprile 2015 - 23:17
2
Comunque la Bravo non li dimostra i suoi 8 anni.
Ritratto di the arabian phoenix
19 aprile 2015 - 10:44
Come si definirebbe secondo voi, una persona che nel 2015 acquista l'ultimo modello di auto,qualsiasi marchio esso sia, che monta a bordo un climatizzatore che utilizza ancora gas refrigerante r134a( lo utilizzavano i frigoriferi 25 anni fa ed era inquinante oltre ogni limite), monta batterie prive di protezione (al limite un foglietto di carta che lascia commenti molto poco edificanti), lamierati il cui spessore ricordano auto anni 80-90, camuffati con profili più arrotondati per ingannare l'occhio( visto che i coefficienti aerodinamici sono penosi), e sistemi di propulsione che chiedono più cavalleria per contrastare i sistemi dpf ormai diventati veri e propri tappi ? E vogliamo dimenticare i costi di assicurazioni e affini per macchine che in anni ed anni di evoluzione,dimostrano solo di essere involute ai concetti base? Signori, i tempi si sono allungati semplicemente perchè il marketing, o semplicemente capacità di abbindolare, ha raggiunto il proprio limite.
Ritratto di cris25
19 aprile 2015 - 11:10
1
io mi tengo stretta la mia cara Opel Corsa del 2005, che va ancora alla grande, quando lo stato mi darà la possibilità forse e dico forse la cambierò. Sinceramente per ora non ci penso proprio!!!
Ritratto di aldo1961
19 aprile 2015 - 20:25
lagnarsi ormai è inutile, per fare una nazione ricca serve un popolo più intelligente, da un popolo di persone che mettono il loro ego prima dell'interesse comune ottieni solo l'italiota attuale, i primi finanziatori dell'italiota sono coloro che pagano tasse, i secondi sono i prodotti costruiti in questa nazione, che oltre a dare lavoro concorrono al generale benessere, se i tedeschi stanno bene è anche merito dell'italioti, la differenza di prezzo è l'ignoranza. salve a tutti
Ritratto di Lo Stregone
20 aprile 2015 - 10:09
Per me la regola di tenere l'auto a lungo termine è sempre valsa anche in tempi di vacche grasse.
Ritratto di aquilone
20 aprile 2015 - 12:26
Alle cose che sono state scritte dai vari utenti, aggiungerei che il prezzo delle auto è troppo elevato anche per l'effetto tasse Faccio un esempio: acquisto un'auto nuova che costa 20.000 euro. Devo aggiungere 22% di iva (4.400 euro) IPT (circa 1000 euro) spesso, spese per la permuta del vecchio veicolo (circa 170 euro) Assicurazione (gravata da circa 300 euro di tasse e contributi) Bollo (circa 250 euro) e, dulcis in fundo, il primo pieno di benzina (altrimenti non cammino, circa 50 euro di accise. Spero di non aver dimenticato niente. Alla fine un'auto di iniziali 20.000 euro ci costa, per portarla fuori dal concessionario, circa 26.000 euro. Un bel 30%, di riffa o di raffa se lo prende lo stato. Poi c'è la svalutazione, il rinnovo di bollo e assicurazione, le multe, i tagliandi, le gomme estive e invernali e non so cos'altro ancora ... Insomma, per chi non la usa per lavoro meglio noleggiarla quando serve e per il resto andare in taxi, treno e aereo ... si risparmia
Ritratto di paomirtillo88
20 aprile 2015 - 12:32
Oltre al caro vita, sicuramente il fattore più incidente fra i tanti, c'è da considerare anche il cambio dello stile di vita. Tra i miei coetanei (27 anni) sono in pochi ad avere l'auto anche perché, quando siamo fortunati ad averlo, ci dobbiamo spostare in altre città per lavoro e quindi spesso portar dietro l'auto (anche ammesso di possederlo) risulta inutile e una spesa in più (dato che gli stipendi, quando arrivano, sono sempre quelli). In casa abbiamo avuto una punto, un'alfa romeo e di nuovo una punto... Diciamo che per fortuna, con un utilizzo familiare, tutte hanno ben retto il colpo e sono state portate avanti fino all'ultimo. Poi è questione di priorità ed utilizzo, certamente chi macina un sacco di Km all'anno forse sarà costretto a cambiarla prima di altri... Poi c'è sempre chi si può permettere di cambiarla a piacimento, buon per lui :)
Ritratto di ugo latrofa
20 aprile 2015 - 15:08
naturalmente una delle ragioni dell'allungamento del primo utilizzo delle automobili è imputabile al costo, decisamente lievitato, sia pure al cospetto di un mercato (quello europeo) di sola sostituzione, dove le case, per conservare le quote di mercato, dovrebbero praticare prezzi competitivi. Del resto, quello che non fanno le case, lo fanno i rivenditori ed ecco allora comparire siti internet come autoscout24 che danno ragione di prezzi decisamente contenuti rispetto ai listini ufficiali. Detto questo, il prezzo alto non potrebbe arginare la sostituzione più rapida dei veicoli se questi non fossero costruiti con una qualità maggiore rispetto al passato. Nel 1973, acquistai la mia prima auto, una A 112 Elegant, che al tempo rappresentava il topo delle utilitarie, A quel tempo (è il caso di dire) il traguardo dei 100.000 km. era considerato un punto d'arrivo cruciale nella vita di un'automobile e nessuna superava quella soglia senza aver dovuto cambiare la frizione. Ora vetture con 100.000 km. sono a metà del guado e forse anche meno e alcune parti meccaniche non si toccano neppure. Queste concause naturalmente facilitano una maggior durata dei veicoli, quantunque la corsa alla falsa innovazione (cioè al riempimento di accessori sempre crescente e non sempre ugualmente utili o necessari) tenta di indurre il nuovo acquisto in tempi più brevi. Uno spicchio di verità sta nel fatto che le automobili sono troppo costose al cospetto del fatto che sono molto meno innovative di quanto si voglia far credere. La loro meccanica usa la stessa tecnologia dei primi pionieri nell' 800, infinitamente evoluta, è vero, ma con gli stessi principii meccanici e con lo stesso uso di carburanti d'origine fossile. La vera innovazione balbetta e non mi sembra che abbia imboccato una via di sviluppo definitiva.
Ritratto di Gino2010
20 aprile 2015 - 16:15
Giustamente molti di voi fanno notare come la tecnologia su di un'auto low cost oggi giorno sia superiore a quella di una grande berlina 20 anni fa.E quindi ci sta,al netto di tasse e tutto il resto,un aumento del prezzo per kg in pratica.E' come se un tempo le auto fossero di piombo ed oggi d'argento se non di oro.Ma tale evoluzione tecnologica non dovrebbe interessare anche gli strumenti di lavoro?ossia se 20 anni fa l'esp non esisteva per contro non esistevano nemmeno gli smartphone o le linee in fibra ottica.Internet era disponibile solo per i militari e pochi istituti di ricerca e non era certo 2.0.Non c'era la possibilità di risparmiare energia con luci a led come oggi.Quindi 20 anni fa la produttività del singolo lavoratore era pure notevolmente inferiore ad oggi.Ancora peggio se consideriamo l'efficenza,ossia la produzione rispetto alle risorse impiegate.Allora se cresce il prezzo dell'auto per via della tecnologia dovrebbe crescere lo stipendio sempre per via della tecnologia.In italia non è così.Il prezzo della auto è cresciuto ma gli stipendi no,e solo gli autonomi (ed i politici) se lo sono potuto aumentare.Giochino micidiale perchè così vai ad intaccare il risparmio del lavoratore dipendente che non potrà più pagare nè il commerciante e/o il professionista.E poi tutti a piangere se chiudono negozi e ristoranti.Ma chi doveva tira.re fuori i soldi per ammodernare la produzione?stato ed imprese.L'hanno fatto?per niente proprio o con la velocità della luma.ca.Quindi noi viviamo in paese dove si vendono auto le cui ditte,specie quelle straniere,investono molto denaro per l'innovazione,a clienti che lavorano spendendo poco per migliorare la loro produttività.C'è qualcosa che non torna,no?
Ritratto di Gino2010
20 aprile 2015 - 16:15
Giustamente molti di voi fanno notare come la tecnologia su di un'auto low cost oggi giorno sia superiore a quella di una grande berlina 20 anni fa.E quindi ci sta,al netto di tasse e tutto il resto,un aumento del prezzo per kg in pratica.E' come se un tempo le auto fossero di piombo ed oggi d'argento se non di oro.Ma tale evoluzione tecnologica non dovrebbe interessare anche gli strumenti di lavoro?ossia se 20 anni fa l'esp non esisteva per contro non esistevano nemmeno gli smartphone o le linee in fibra ottica.Internet era disponibile solo per i militari e pochi istituti di ricerca e non era certo 2.0.Non c'era la possibilità di risparmiare energia con luci a led come oggi.Quindi 20 anni fa la produttività del singolo lavoratore era pure notevolmente inferiore ad oggi.Ancora peggio se consideriamo l'efficenza,ossia la produzione rispetto alle risorse impiegate.Allora se cresce il prezzo dell'auto per via della tecnologia dovrebbe crescere lo stipendio sempre per via della tecnologia.In italia non è così.Il prezzo della auto è cresciuto ma gli stipendi no,e solo gli autonomi (ed i politici) se lo sono potuto aumentare.Giochino micidiale perchè così vai ad intaccare il risparmio del lavoratore dipendente che non potrà più pagare nè il commerciante e/o il professionista.E poi tutti a piangere se chiudono negozi e ristoranti.Ma chi doveva tira.re fuori i soldi per ammodernare la produzione?stato ed imprese.L'hanno fatto?per niente proprio o con la velocità della luma.ca.Quindi noi viviamo in paese dove si vendono auto le cui ditte,specie quelle straniere,investono molto denaro per l'innovazione,a clienti che lavorano spendendo poco per migliorare la loro produttività.C'è qualcosa che non torna,no?
Ritratto di lidel
20 aprile 2015 - 19:03
2
fiat punto serie 2, 60 cavalli, benzina del 2002. almeno altri 3-4 anni spero di riuscire a farli
Ritratto di bluspazioprofondo
22 aprile 2015 - 10:22
a che mi serve spendere mila e mila euro per una macchina nuova se faccio si e no 10000 km all'anno? Un buon usato e il resto a schifìo.
Ritratto di gennary
25 aprile 2015 - 15:37
Mio zio ha 3 auto tutte vecchie che ancora tutt'ora usa: ha un fuori strada Nissan Patrol 6 cilindri del 1987 con 440.000 km, un Peugeot 206 Station Wagon del 2000 con 190.000 km e adesso però ha preso la Panda per sostituire la Peugeot 208 del 1980 con 400.000 km che si era fuso il motore.