SICUREZZA INSUFFICIENTE - Molti tratti della rete stradale principale (statali e superstrade) sono “sotto al limite non solo della sicurezza, ma anche di una normale mobilità”: a denunciarlo è l'Asaps, l'associazione degli amici della polizia stradale. Gran parte degli oltre 450.000 km, sono in condizioni a “dir poco pietose come fondo stradale, segnaletica orizzontale e verticale, stato delle gallerie”. Un problema noto a molti automobilisti, specialmente a chi è solito percorre famigerate statali quali la E45 Orte-Ravenna, la SS 309 Romea, la Strada Regionale 148 Pontina, la SS 106 Ionica e tante statali della Calabria e della Campania.
GUARDRAIL MORTALI - Come evidenzia l'Asaps, la nostra rete stradale non solo presenta buche che si trasformano in crateri al primo temporale, ma anche un sistema di barriere di protezione inefficiente: i guardrail troppo spesso non offrirebbero la giusta protezione agli automobilisti, evitando che l'auto finisca fuori strada andando ad impattare contro un ostacolo fisso, trasformandosi, in caso di caduta per i motociclisti e ciclisti, in vere lame (leggi qui per saperne di più). I numeri, purtroppo parlano chiaro: secondo i dati Istat dal 1999 al 2009, tra i motociclisti ci sono state 869.930 lesioni e 14.329 vittime. E non si può dimenticare l'incidente accorso al pilota di Formula 1 Robert Kubica rimasto gravemente ferito da un guardrail penetrato nell'auto durante un rally (nel video sotto la ricostruzione dell'incidente).
UNA DOMANDA LECITA - Infine, evidenzia l'Asaps, quello dello stato delle nostre strade non è solo un problema di sicurezza, ma anche di gestione economica: “gli automobilisti e autotrasportatori fra tasse, imposte e accise pagano già allo Stato e agli enti territoriali locali una cifra vicina a 60 miliardi di euro l’anno, ai quali si devono aggiungere diversi miliardi di euro derivanti dalle multe. Possibile che proprio chi paga tanto non abbia un adeguato e decente ritorno di investimenti per la messa in sicurezza delle strade?”.