IL TEST - Oltre a essere dannoso per la salute, l’inquinamento corrode i monumenti: quelli della Capitale perdono tra 6 e 6,2 micron ogni anno, “mangiati” dall’azoto e dalle polveri sottili. Lo ha documentato uno studio realizzato dall’Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale) e dall'Iscr (Istituto superiore per la conservazione ed il restauro) su 77 siti nel centro storico. E l’allarme, già lanciato per il Colosseo, ora si allarga alle chiese di San Marco, San Martino ai Monti, San Tommaso in Parione, San Filippo Neri e Santa Cecilia in Trastevere.
STOP AL TRAFFICO - Per contrastare il fenomeno, Legambiente Lazio, l’associazione ambientalista più rappresentativa nella regione, ha proposto di vietare la circolazione intorno ai monumenti più importanti dell’Urbe, istituendo nuove aree pedonali ed estendendo gli orari delle zone a traffico limitato (Ztl) sino alle 21 tutti i giorni e alle 15 nel fine settimana. In realtà, l’effetto dell’erosione è considerato “accettabile” dalle normative europee, che prevedono un livello di deterioramento massimo di 8 micron l’anno (8 millimetri in mille anni).