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Smog, rischio multa per l’Italia

06 maggio 2010

L’accusa viene dell’Unione europea: il nostro Paese fa poco per combattere l’inquinamento. Sanzioni pesanti in arrivo. Intanto, regioni e ministero dell’Ambiente si rimpallano le responsabilità.

ULTIMATUM - Stavolta la Commissione europea mette l’Italia con le spalle al muro. Chiude l’istruttoria sul mancato rispetto dei limiti di inquinamento nel nostro Paese e ci concede un’ultima possibilità, aprendo una procedura d’infrazione: entro breve, il governo di Roma dovrà inviare a Bruxelles documenti per dimostrare che ha messo in atto una lotta efficace contro lo smog. È l’ennesima sollecitazione all’Italia che, se non risponderà in modo adeguato, verrà deferita alla Corte di giustizia europea. Dopodiché, una pesante multa non ce la leverà nessuno.

QUI SI MUORE - Che l’Italia debba rimettersi in carreggiata lo dicono anche le statistiche sui decessi da smog: il commissario europeo all’Ambiente, Janez Potočnik, mette nel mirino soprattutto Lombardia, Piemonte e Veneto. Dove più di 15 persone ogni 1000 abitanti muoiono prematuramente a causa delle polveri sottili (in totale, in Europa, sono 350.000 i decessi prematuri dovuti allo smog). L’Italia è in ritardo nella predisposizione di misure necessarie a contenere il PM10 entro i valori limite: una concentrazione annuale di 40 microgrammi per metro cubo, e una concentrazione giornaliera di 50 microgrammi per metro cubo, che non può essere superata più di 35 volte in un anno. Si tratta di particelle, contenute principalmente nelle emissioni dell’industria, del traffico e degli impianti di riscaldamento domestico, che possono causare asma, problemi cardiovascolari, tumore ai polmoni e morte prematura.

POLEMICHE INTESTINE - Da noi, intanto, assistiamo allo “scaricabarile”. Sentitesi attaccate, le regioni del Nord rivolgono accuse a Roma, criticando l’immobilismo del ministero dell’Ambiente in materia di provvedimenti anti-smog. Infatti, in base a una direttiva europea sull’inquinamento (è del 2008), Bruxelles può concedere alle regioni una proroga al rispetto dei limiti di polveri sottili, purché dimostrino di avere fatto il possibile per non sforare il tetto consentito. Ma le deroghe, chieste da 17 regioni (80 le zone più inquinate), sono state quasi tutte bocciate, perché manca un piano nazionale di interventi. Insomma, stando alle regioni, la responsabilità sarebbe del governo centrale.

CHI PAGA? - A questo punto, la probabile multa dell’Unione europea all’Italia potrebbe ammontare a 100 milioni di euro (questa la stima del Corriere della Sera). Resta da vedere chi debba pagare: le regioni del Nord potrebbero rifiutarsi di versare il dovuto, esigendo che a saldare il debito sia il ministero dell’Ambiente, colpevole di non aver introdotto un piano anti-smog.



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Ritratto di trap
6 maggio 2010 - 16:22
Di misure ne sono state prese parecchie: incentivi alla rottamazione, ecopass, domeniche a piedi, area A1 della Regione lombardia (dove dal 15 ottobre al 15 aprile non circolano tutti i veicoli pre-EURO, oltre ai diesel EURO 1 e 2). Quello che potevamo fare l'abbiamo fatto!!
Ritratto di apm
6 maggio 2010 - 16:28
gli incentivi non sono mai iniziati nel 2010 come nel resto del'europa, poi non è che se una città fa l'ecopass e un paio di domeniche a piedi l'inquinamento si abbassa tanto da farci diventare un paese quasi pulito. Piuttosto, ancora non hanno capito che non è per colpa delle auto che si inquina, bensì delle fabbriche vecchie e ormai antiquate
Ritratto di osmica
6 maggio 2010 - 18:49
La gran parte del smog in citta' e' dovuto alle caldaie. Molte sono antiquate, e l'inquinamento e' elevato. La domenica a piedi serve ben poco. E francamente quelle domeniche non vado a piedi per il centro citta', visto che lo hanno chiuso al traffico per ripetuti e elevati sfioramenti del limiti... L'ecopass a Milano e' la conferma che quel piano serve a ben poco. Dei reali benefici per la nostra salute si avrebbe se rinnoviamo le caldaie condominiali, magari dando un incentivo statale. E non dare un incentivo all'acquisto auto in quanto dopo, visto che l'auto e' bella nuova, la si usa per tutto... Per risolvere il problema del traffico (e del smog relativo alle auto) basterebbe rendere gratuiti i mezzi pubblici (pagati dallo stato/comune...) come in molte altre realta' europee. E mezzi gratuiti non significa un pessimo servizio.
Ritratto di C.Stefano
6 maggio 2010 - 20:30
A inquinare sono sopra ogni cosa le vecchie fabbriche (i cementifici e le acciaierie) le centrali a combustibile fossile che poi ci si aggiungano anche le caldaie questo è vero ma per quanto tempo stanno accese sicuramente tutto l'inverno, l'estate se funziona è solo per l'acqua calda quindi non inquineranno mai quanto una fabbrica, le auto sono sempre più tecnologiche e meno inquinanti, bisogna continuare a fare si che il parco auto si rinnovi di continuo, che le fabbriche stiano più attente all'inquinamento investendo di più e che le caldaie possano venire rinnovate dopo un tot anni (perchè se si eseguono i giusti controlli annuali non inquinano troppo) oppure sostituite con Boiler per l'acqua calda, caldaie a pellet o a condensazione, geotermico, termocamini, ecc per il riscaldamento. Questo è il mio pensiero problema costicchiano un pochino.
Ritratto di trap
7 maggio 2010 - 11:35
non intendevo accusare l'auto come unica responsabile bensì smentire l'affermazione (dell'UE) che l'Italia non ha fatto nulla per ridurre l'inquinamento. Per quanto riguarda gli ecoincentivi, so che non ci sono quest'anno; ma quelli del 2009 hanno fatto rottamare parecchi veicoli inquinanti (un diesel euro2 poteva emettere 80mg/km di PM10; uno euro4 al max 25) Poi i mezzi pubblici sono già incentivati, mentre le auto sono penalizzate da accise sui carburanti, IVA sui veicoli e bollo. Poi per sostituire le vecchie caldaie mi sembra ci sia la detrazione irpef del 55%.
Ritratto di Al86
6 maggio 2010 - 17:30
Come ha detto apm, ormai di auto vecchie non se ne vedono quasi più eppure l'inquinamento non cala (nonostante domeniche a piedi, blocchi della circolazione, ecopass, targhe alterne e quant'altro), non viene a nessuno il dubbio che forse non sono solo le auto ad inquinare? Poi come mai negli altri paesi europei circolano ancora le Renault 4, le Golf I serie, e altre auto antiquate, ma comunque hanno una migliore qualità dell'aria? Mistero...
Ritratto di Fabbro
6 maggio 2010 - 19:27
Posso portarti un esempio, che naturalmente non può essere rappresentativo di tutto l'universo della motorizzazione italiana, ma almeno dovrebbe far riflettere. La mia Piaggio Vespa PX125E immatricolata Marzo 1983 gira tutti i giorni a Roma (grazie al certificato di veicolo di interesse storico, registro FMI) e mi fa, misurati da rifornimento a rifornimento ogni volta da oltre due anni, fra i 33 e i 36 km/l in città. Quando dovevo fare il bollino blu (serve per circolare a Roma, controllo dei gas di scarico) ho avuto modo di confrontare i risultati con quelli di un Honda Pantheon I serie, 125 2T, quello che veniva venduto come il motorino più econologico del momento, mi sembra nel 2004; I risultati dei test specifici per ogni sostanza davano la Vespa vittoriosa sempre con ampio margine. Rammento che quel motore ha 27 anni ormai, e che gareggiava con un motore non più vecchio di due anni...
Ritratto di Al86
6 maggio 2010 - 20:40
le mie erano domende retoriche, il problema è che ai nostri governanti conviene di più scaricare responsabilità sui cittadini che utilizzano l'auto per andare al lavoro, piuttosto che prendere seri provvedimenti per l'inquinamento
Ritratto di Zack TS
6 maggio 2010 - 20:42
1
perfettamente d'accordo con te Al ;-)
Ritratto di jack89
6 maggio 2010 - 19:43
Bisognerebbe anche potenziare i servizi pubblici, da noi è propio uno schifo treni ed autobus vecchi , sporchi sempre in ritardo, la gente che fa il pendolare deve uscire 4 ore prima per andare al lavoro, non si sa mai se i treni ritardano, vengono soppressi e quant'altro, poi non parliamo dell'igene, pulizia 0, rotti, malconci, vecchi e le tasse che paghiamo dove vanno a finire??????????????? in + ci dobbiamo pagare anche il costo del biglietto che come ammontare non è poco.......