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Sospensioni attive Marelli: cambio di paradigma

Pubblicato 01 marzo 2024

L’innovativo progetto dell’italiana Marelli fa a meno di un classico elemento delle sospensioni, cioè l'ammortizzatore. Vediamo come funzionano.

Sospensioni attive Marelli: cambio di paradigma

DICIAMO ADDIO ALL’OLIO - La Marelli ha presentato al recente CES 2024 la sua nuova sospensione attiva elettromeccanica (Fully Active Electromechanical Suspension System) che ha come elemento attivo un attuatore di forma cilindrica collegato a un braccio della sospensione che prende il posto dell’ammortizzatore (l’elemento elastico rimane), ma riesce a implementare funzioni molto più evolute del semplice smorzamento degli ammortizzatori idraulici, anche di quelli attivi. Si tratta infatti di un dispositivo che può erogare forza e non soltanto assorbirla, essendo quindi in grado di implementare funzioni evolute quali la riduzione attiva del rollio e del beccheggio (guarda il video in fondo all'articolo). 

Secondo l’azienda il prodotto rappresenta “una svolta per la tecnologia automotive, in quanto aumenta la sicurezza e migliora le prestazioni del veicolo e l’efficienza energetica garantendo un’esperienza di guida senza eguali”. Dichiarazioni impegnative quindi, che hanno però un background di sostanza: Marelli parla infatti di un sistema completamente elettromeccanico il cui tempo di risposta (pochi millisecondi) lo rende proattivo, a differenza delle sospensioni idrauliche/meccaniche.

SOSPENSIONI O ROBOT? -  L’insieme è definito come un “sistema robotizzato che controlla attivamente la dinamica verticale delle sospensioni grazie a quattro attuatori. Le sospensioni analogiche passive o semi-attive vengono quindi trasformate in sospensioni completamente digitali.” Ogni attuatore è composto da un motore elettrico brushless, un riduttore a ingranaggi, un sensore di corsa e un’unità elettronica di controllo. Questi componenti azionano una leva che può ruotare per un certo angolo, misurato dal sensore citato più sopra, ed è collegata al braccio principale della sospensione con un tirante o un sistema di leve. 

Una soluzione simile era l’eROT di Audi, che però non è arrivata alla produzione (qui per saperne di più).Ogni attuatore del sistema Marelli applica quindi alla singola sospensione una forza che può essere modulata per assolvere a ogni tipo di compito. Il primo è lo smorzamento delle oscillazioni, che promette però di essere esplicato in modo particolarmente evoluto: il funzionamento attivo permette infatti di regolare finemente lo smorzamento, lasciando la sospensione più “libera” nelle sconnessioni brevi e frenandola di più nelle sollecitazioni più lente, limitando per esempio il coricamento laterale in curva. Stesso discorso per il fine corsa, la cui gestione può simulare le soluzioni idrauliche Advanced Comfort viste per esempio sulla nuova Citroën ë-C3.

ASSORBIRE LE BUCHE E PRODURRE ENERGIA - Quando il motore elettrico dell’attuatore viene messo in movimento dal braccio della sospensione si ottiene un recupero di energia perché esso agisce da generatore, in maniera perfettamente analoga a quel che accade con la frenata rigenerativa dei motori di trazione delle auto elettriche. Più il recupero di energia è elevato e più lo smorzamento è accentuato: secondo Marelli la rigenerazione permette mediamente di recuperare l’80% dell’energia consumata dal sistema, un’ottima notizia per i veicoli in generale e per quelli elettrici in particolare. 

L’unità centrale (ECU - Electronic Control Unit) controlla ogni attuatore grazie a un hardware elettronico specifico e a un software integrato, che valuta la dinamica del veicolo e calcola in tempo reale le forze che ogni attuatore deve applicare alla sospensione. I risultati di queste elaborazioni sono segnali che la ECU invia all’inverter dell’attuatore: il dispositivo converte la richiesta di forza specificata dalla ECU nell’intensità di corrente (ampere) necessaria per ottenerla. 

La gestione promette di essere evoluta perché il sistema agisce sulla base di molti parametri: accelerazione, corsa delle sospensioni, angolo di sterzata, parametri del motore, sollecitazioni in frenata, richiesta di coppia (movimento del pedale dell’acceleratore) e altro ancora. Il tutto è alimentato a 48 V perché le potenze messe in gioco negli attuatori sono abbastanza elevate: a parità di potenza aumentare la tensione permette di ridurre l’intensità della corrente, diminuendo le perdite nei cavi che possono inoltre essere più sottili e leggeri.

QUESTIONE DI FREQUENZE - I tecnici della Marelli mettono l’accento sul fatto che il sistema è efficace per frequenze comprese fra 0 e 30 hertz (simbolo Hz). La frequenza di 1 Hz equivale a una oscillazione al secondo e quindi rientra nei movimenti lenti quali il beccheggio in accelerazione/frenata e il rollio in curva mentre le frequenze superiori si generano con le piccole irregolarità del manto stradale. 

La Marelli dichiara che il suo Fully Active Electromechanical Suspension System riesce a ridurre del 50-60% l’accelerazione trasmessa dal veicolo ai passeggeri: il comfort dovrebbe quindi migliorare molto, ricordando che oscillazioni verticali fra 4 e 8 Hz provocano fatica, testa e il collo risentono negativamente di vibrazioni intorno a 20 Hz, l’addome è sensibile alle frequenze fra 5 e 7 Hz mentre il “mal di mare” `nasce con oscillazioni intorno a 0,7 Hz. Si promette anche la sostanziale neutralizzazione del rollio e del beccheggio fino a 0,5/0,6 g, valori promettenti considerando che una buona automobile in frenata raggiunge circa 1 g di decelerazione. 

Fra i vantaggi promessi una maggiore libertà per i progettisti, dato che gli attuatori possono essere collocati sotto il fondo della vettura e anche questo, insieme alla semplificazione consentita dall’essere una soluzione “oil-free” e al peso contenuto in circa 6 kg per attuatore, ha interessato diversi costruttori che hanno in corso sperimentazioni con Marelli. Altro motivo d’interesse è la possibilità di variare la risposta delle sospensioni modificando il software e la scalabilità del sistema verso vari segmenti di veicoli: prospettive interessanti, quindi, che speriamo vengano portate alla produzione di serie.

VIDEO


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Ritratto di Ilmarchesino
1 marzo 2024 - 13:49
3
Si altre testate giornalistiche ho appena letto che Magneti Marelli sta licenziando per spostare la produzione Polonia per cui nn chiamala Italiana
Ritratto di Ricci1972
1 marzo 2024 - 18:31
1
Magneti Marelli non è italiana da qualche anno, ma giapponese, essendo stata acquisita dalla Calsonic Kansei Corporation. Quindi Polonia, Congo, Perù...non pensi gli faccia differenza.
Ritratto di Ilmarchesino
1 marzo 2024 - 18:39
3
Andiamo bene
Ritratto di RaptorF22Stradale
1 marzo 2024 - 20:10
1
Ė ITALIANA e siamo i migliori al mondo per tutto
Ritratto di Ricci1972
2 marzo 2024 - 07:55
1
Le persone si, l'azienda no...www.google.com/amp/s/amp24.ilsole24ore.com/pagina/ABXY4XtB
Ritratto di NeuroToni
1 marzo 2024 - 14:20
Mi piacciono queste "diavolerie" :-) Speriamo non arrivino nel 2050!
Ritratto di CalogeroSiciliano
1 marzo 2024 - 14:38
Il made in Italy che avanza, è sempre un passo in avanti. Orgoglio Italiano. Viva il Made in Italy!
Ritratto di AndyCapitan
5 marzo 2024 - 16:41
4
...e' uno studio giapponese caloggeroooo.....marelli e' giapponese da qualche anno....io comunque non ci monto su un auto senza molle....sorry...
Ritratto di giocchan
1 marzo 2024 - 15:33
Non mi fa impazzire che questo sistema abbia il suo circuito elettrico dedicato, con la sua batteria (tra l'altro nella foto si vede proprio un'auto elettrica): anzichè semplificare (levando per esempio l'olio dei freni), aggiungiamo altri pezzi... Per esempio, nella 500e c'è una batteria dedicata all'apertura degli sportelli (a parte rispetto a quella dei servizi)... batteria che va cambiata ogni tot anni...
Ritratto di panettonesupercharged
1 marzo 2024 - 18:46
Sicuramente una soluzione del genere non arriverà in tempi brevi su auto popolari e potrebbe addirittura non arrivare mai. Pochi modelli montano dei semplici ammortizzatori regolabili elettronicamente e questo sembra la versione economica dei vari magic body control di mercedes (prodotto da continental, optional da 7000€), TASV di Purosangue e ammortizzatori idraulici della nuova Panamera, quindi si pone su un altro ordine di complessità.
Ritratto di Snom 320
1 marzo 2024 - 16:02
già sono arrivati i puristi dell'automobile dura e pura che non vogliono queste diavolerie?? Quelli che commentano " Quando le automobili erano ancora automobili"
Ritratto di Ricci1972
1 marzo 2024 - 18:36
1
Penso che le innovazioni tecniche abbiano migliorato le auto, vedendo però cosa è successo nelle fasi iniziali per: Volano bimassa + Servosterzi full Electric + Cinghia in bagno d'olio...io mando avanti, poi vedo :)))
Ritratto di Gordo88
2 marzo 2024 - 13:00
1
Le innovazioni che migliorano realmente la qualità di guida delle auto sono sempre apprezzate..
Ritratto di studio75
1 marzo 2024 - 17:21
5
Tra il dire e il fare passeranno 5/10 anni prima che una casa automobilistica mandi in pensione i vecchi ammortizzatori. Non credo sia possibile nemmeno montarle su auto già circolanti per via della batteria da 48v e le varie centraline che devono comunicare con quella principale.
Ritratto di panettonesupercharged
1 marzo 2024 - 18:41
Dubito i vecchi ammortizzatori saranno mai sostituiti del tutto
Ritratto di AndyCapitan
5 marzo 2024 - 16:45
4
....tutta fuffa inapplicabile su auto normali....io non ci monterei su un auto senza ammortizzatori!
Ritratto di manuel1975
1 marzo 2024 - 17:40
se funziona bisogna vedere quanto dura. dovrebbe durare almeno 20 anni senza problemi
Ritratto di BZ808
1 marzo 2024 - 17:46
Ah Marelli... il colmo sarebbe se Stellantis comprasse da loro la componentistica!!! Come dite!?! Lo fanno già!?! Sigh, sob!!!
Ritratto di AndyCapitan
5 marzo 2024 - 16:46
4
...non credo gli regalassero niente ma capisco il tuo discorso... ahahah
Ritratto di stefbule
1 marzo 2024 - 18:35
12
Chissà magari farà scuola come il common rail. Un'altra medaglia sul petto dell'industria italiana.
Ritratto di Roveredo1953
5 marzo 2024 - 10:03
1
Si, ma l'hanno venduto alla Bosch purtroppo spesso il genio è italiano ma viene poi venduto per l'incapacità di gestirlo da parte dell'industria. All'epoca del common rail c'era come AD Bordone ... lo stesso discorso per il cambio elettroattuato ...
Ritratto di panettonesupercharged
1 marzo 2024 - 18:56
Interpreto male o questo sistema non prevede la regolazione dell’altezza da terra? In tal caso se fosse proposto a cifre ragionevoli significherebbe l’arrivo sulle segmento D/E delle sospensioni attive
Ritratto di Leonovara
1 marzo 2024 - 20:56
Spero che sia pensata bene in termini di durabilità e che l'eventuale ricambio non costi quanto mezza auto
Ritratto di AZ
2 marzo 2024 - 07:31
Ma Porsche non aveva sospensioni attive capaci di contrastare il rollio?
Ritratto di Gordo88
2 marzo 2024 - 13:11
1
Quelle sono le barre antirollio.. un sistema similare è quello utilizzato sulla Purosangue dell' amerciana multimatic ma in questo è anche presente un sistema idraulico passivo per le alte frequenze, cosa assente nel marelli che sopperisce a queste frequenze sempre con degli attuatori elettomeccanici
Ritratto di Biondi stefano
3 marzo 2024 - 18:31
Ottimo,bene che ci sia ricerca. Benissimo che sia Italiana. Da ignorante, questa soluzione di ammortizzatori, non credo che sia possibile per tutti i tipi di auto. Es. la vedo per le vetture alto di gamma,troppo costose per le citycar. Poi..chissà.