OBIEZIONE RESPINTA - Quando un guidatore coinvolto in un incidente viene ricoverato in ospedale per medicarsi e i sanitari eseguono delle analisi del sangue per motivi clinici, il magistrato può disporre che sul campione ematico vengano svolte indagini per accertare se il soggetto era sotto l’effetto di alcol o droga. Lo ha ribadito la corte di cassazione (sentenza 46988/2011), respingendo la tesi del legale di un automobilista, secondo il quale l’esame non era stato effettuato nell’ambito del normale protocollo medico del pronto soccorso.
ESAME CORRETTO - Gli ermellini hanno giudicato il consenso “irrilevante”, in quanto il personale sanitario aveva eseguito l’esame perché l’assistito era stato portato al pronto soccorso per medicare le lesioni subìte nell’incidente. E i prelievi di liquidi biologici eseguiti in una struttura pubblica dopo un incidente stradale, sono utilizzabili per l’accertamento del reato di guida in stato d’ebbrezza o sotto l’effetto di droghe, in quanto sono elementi di prova acquisiti dalla documentazione medica.