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Come ti trasformo l’auto in una ibrida

11 settembre 2012

Università e aziende private hanno unito le proprie forze: realizzeranno dei kit per trasformare un’auto “normale” in una con due motori: elettrico e termico. I primi risultati nel 2013.

UNA PARTITA A TRE - Non è una novità che centri di ricerca universitari e dell’industria collaborino per sviluppare nuove soluzioni. Stavolta, però, si è addirittura costituita una società per sviluppare kit che trasformino in ibride le auto con il solo motore a benzina o a gasolio. Dietro la E-Co srl si “celano” i ricercatori del Politecnico di Milano e i tecnici di due aziende del torinese specializzate rispettivamente in componenti per propulsori (è il caso della Mecaprom Technologies Corporation Italia) e in sistemi elettronici (come la Ireth). La E-Co sta già lavorando su due progetti: la soluzione “ibrida bimodale” e la REV, ovvero un’auto elettrica ad autonomia estesa (che è pur sempre una ibrida, avendo un motore termico che ricarica le batterie). L’obiettivo è vendere questi kit sia alle case automobilistiche (o ai loro fornitori) sia ai privati, a partire dai gestori di flotte di veicoli che intendono rendere il proprio parco più ecologico e parco nei consumi. Costi? È presto per parlarne, ma di sicuro saranno cifre competitive rispetto all’acquisto di un’auto ibrida.

IL KIT BIMODALE - Una delle trasformazioni che la E-Co sta mettendo a punto è quella che abbina al motore termico (a benzina o a gasolio) di un’auto delle dimensioni di un’utilitaria un propulsore elettrico (vedi schema in alto) che ne consenta la marcia a “emissioni zero”. Le batterie al litio sono alloggiate nel baule, insieme all’unità elettronica di conversione dell’energia (dalla corrente continua degli accumulatori a quella alternata del motore elettrico, e viceversa); nel cofano anteriore si trovano il sistema di raffreddamento e il depressurizzatore per far funzionare il servofreno quando si viaggia in modalità puramente elettrica. Oltre a quest’ultima (per cui si parla di un’autonomia di 40 km con punte di velocità fino a 80 km/h), la E-Co prevede quella con il solo motore termico attivato (ad esempio quando le batterie sono scariche) o quella “bimodale”, in cui quest’ultimo propulsore funziona al minimo per far funzionare solo i sistemi ausiliari, come il condizionatore. Il kit bimodale sarà disponibile verso la metà del 2013. 
 

trasformazione_elettrica.jpg
 

LA SOLUZIONE REV - L’altro kit di trasformazione su cui la E-Co sta lavorando è denominato REV (Range Extended Vehicle), vedi immagine qui sopra. È destinato anche a vetture più piccole (addirittura si parla di microcar) e può essere abbinato anche ai propulsori a Gpl o a metano, oltre che a benzina o turbodiesel. Il motore termico viene impiegato per far girare un alternatore che ricarica le batterie, mentre è soltanto il propulsore elettrico a dare trazione alle ruote. Per alcuni aspetti questo sistema è più semplice rispetto al kit ibrido bimodale e la sua produzione è prevista già per l’inizio del 2013.



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Ritratto di JDeeeeM
11 settembre 2012 - 18:07
ma gia praticata da diverso tempo da alcune azienda...tra le auto trasformate in elettriche c'è la mitica delorean di un imprenditore milanese:)
Ritratto di francesco alfista
11 settembre 2012 - 18:23
che nn potendo spendere molto possono ripiegare su queste soluzioni cosi nn aumenterebbero di molto i prezzi sul auto al cliente...visto che quelle delle case (ufficiali)costano parecchio!!
Ritratto di Jinzo
11 settembre 2012 - 18:40
sapere dove viene posizionato visto che nel vano motore lo spazio e scarsissimo
Ritratto di mustang54
11 settembre 2012 - 19:40
2
"semplice" come un impianto a gas, tutte le case avrebbero investito da tempo. Speriamo sia una bella idea rivoluzionaria.
Ritratto di poisonchosen
12 settembre 2012 - 17:43
infatti spero anche io che il progetto vada bene....sono i costi a preoccuparmi...cmnq conviene fare qualche sacrificio anche con impiantini gpl....con il costo a cui è arrivata la benzina, punterei su una soluzione del genere....anche perchè non mi farò mai una macchina diesel
Ritratto di Thesista
11 settembre 2012 - 19:42
spero non si perda nel dimenticatoio.
Ritratto di ale26
11 settembre 2012 - 20:52
1
Mi interesserebbe un sistema molto leggero che dia un effetto kers, una botta di potenza sarebbe utile in situazioni di sorpasso e alla partenza dal semaforo. Sarebbe una bella idea per potenziare la propria automobile però se il tutto pesa più di 50 max 80 kg avrebbe solo un effetto inverso nei consumi..
Ritratto di Joeilpilota
11 settembre 2012 - 22:43
Se vogliamo ridere, posso ricordare che quaranta anni fa c'era una trasmissione alla Radio chiamata "Il Giocone" condotta dal cabarretista Marcello Casco che divertiva facendo degli scherzi telefonici. Una volta, fingendosi un automobilista alle prese con le domeniche a piedi, propose ad un carrozziere di togliere il motore alla sua 500 e di montare due pedali,.....richiedendo un preventivo. Se vogliamo essere seri, posso dirvi che un tecnico pugliese intorno agli anni 70 progettò un veicolo elettrico spinto da un motore di un carrello elevatore prodotto dalla Fiat OM. Il veicolo viaggiava benissimo e si ricaricava in breve tempo, proprio come "il muletto". Della invenzione non se ne seppe più nulla e molti dissero che se pubblicizzata avrebbe messo in crisi l'intero mondo dell'auto........
Ritratto di Jinzo
11 settembre 2012 - 22:52
ma anche io con la mia vecchia marbella 850cc a carburatore andavo a idrogeno tramite elettrolisi... bastava adattare un alternatore di maggiore amperaggio e mettere del tungsteno alla punta della candela.... con 2 litri d'acqua circa 800km
Ritratto di Joeilpilota
12 settembre 2012 - 18:35
Guarda che non sto scherzando. Forse non sei a conoscenza delle potenzialità dei motori elettrici montati sui carrelli elevatori: guarda un po' nel web. In ogni caso il progetto era semplice: trattavasi di costruire un veicolo mosso da SOLA FORZA MOTRICE ELETTRICA. Eventualmente sarebbe stato affiancato da un motore di piccola cilindrata benzina o diesel che doveva funzionare come generatore di corrente elettrica (per caricare le batterie in caso di necessità) ovvero, oggi, per il funzionamento degli impianti per la produzione di aria calda e fredda. ESATTAMENTE COME AVVIENE SUI LOCOMOTORI DIESEL ELETTRICI DELLE FERROVIE. Mi è stato riferito che il progetto non andò avanti solo perchè vi erano grossi problemi per la frenatura: una volta avviato il motore questo girava velocemente (pensa ad una mola elettrica sita su di un banco di lavoro). Interrotta la corrente il mezzo non si sarebbe fermato immediatamente ma avrebbe continuato a lungo per inerzia con peso enorme sull'impianto frenante. Questo è quanto riferitomi da persone che comunque ritengo degne di fede.
Ritratto di SaverioS
14 settembre 2012 - 14:48
Non ti conosco, ma mi permetto di darti del "tu" perchè ti reputo un grande! Sapevo di una cosa del genere perchè mi ero documentato in giro.....e forse avevo già letto della tua impresa, ma se mi permetti vorrei approfondire insieme circa IDROGENO tramite elettrolisi....e la possibilità di impiantarlo "casarecciamente" nelle auto comuni ( senza fare troppa pubblicità in giro ). Se mi ricontatti rispondendo al mio intervento ci scambiamo gli indirizzi..... ciao
Ritratto di ilovemultijet
12 settembre 2012 - 00:43
2
andassero avanti e si ottenesse qualche risultato si metterebbe male per i governi e i petrolieri...non sia mai che nelle loro tasche senza fondo non entrino piu soldi!!!comunque,bisogna vedere se effettivamente questo kit universale funziona e risulta affidabile,il gruppo elettrico non è "semplice" come un impianto a gas...
Ritratto di fogliato giancarlo
12 settembre 2012 - 00:58
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Ritratto di prinz4ever
12 settembre 2012 - 03:54
3
non so e non voglio sapere il perche' in Italia il metano e gpl non viene usato sulle auto diesel, voglio ipotizzare solo per una questione di costi, pero' e si ci fate caso, molti nuovi bus con motore diesel circolano a metano .... inoltre all' estero anche gli autoarticolati di svariate tonnellate viaggiano a metano ....
Ritratto di FED 88
12 settembre 2012 - 11:47
nei dintorni di Pisa trovi una compagnia che istalla la bombola di metano sul motore a gasolio.. e se non sbaglio trovi istallatori anche nel Torinese....infatti non mai capito perche le case automobilistiche non sponsorizzano questi impianti creandoli in fabbrica... Cmq rimane sempre il problema che in Italia i rifornitori di metano sono davvero pochi
Ritratto di SaverioS
14 settembre 2012 - 15:16
Semplice, ( la mia opinione ) alla tua domanda: Le case automobilistiche mondiali sono impegnate a COSTRUIRLE le auto, poi, per i carburanti e ovvio che ci devono pensare chi le acquista, pagando profumatamente il carburante che ( specialmente in Italia !!! ) serve a far arricchire le tasche dei governi. Non conviene alle case automobilistiche "infarcire" i modelli di bombole o quant'altro di ammennicoli ( e solo per l'Italia poi...) se poi il cliente contento... non cambia più l'auto o la cambia molto più a lungo.... Comunque, la pazzia dei carburanti "alternativi" gpl,metano, ecc esiste particolarmente solo in Italia, sè vai in USA e anche in qualche altro paese, non hanno poi grossi problemi, perchè "vanno" quasi esclusivamente a BENZINA!!! costa pochissimo circa 0,45 c/€ ( al cambio attuale ) e in alcuni paesi ancora meno... non c'è spazio per il gasolio.... che dovrebbe costare ancora meno della benzina ( e quindi non sarebbe conveniente produrlo ed investirci acquistando auto diesel ) e difatti le auto diesel in USA hanno sempre stentato a essere vendute.
Ritratto di fogliato giancarlo
12 settembre 2012 - 18:31
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Ritratto di ilovemultijet
12 settembre 2012 - 19:11
2
i nuovi bus sono sempre diesel...leggevo su uno special di al volante che è possibile montare un impianto a gas sul diesel,ma il costo è proibitivo perchè si deve modificare molto il motore,se non sbaglio bisogna intervenire sul rapporto di compressione...verificherò
Ritratto di fogliato giancarlo
12 settembre 2012 - 22:47
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Ritratto di MatteFonta92
12 settembre 2012 - 08:05
3
Non mi convince molto questa soluzione... se per risparmiare si prende un'auto normale e poi la si "trasforma" in ibrida, perché non prenderne una nuova con impianto a metano o GPL? Il risparmio è ben maggiore.
Ritratto di demarchig
12 settembre 2012 - 09:06
...l'idea mi sembra buona ....ma di difficile applicazione. Quanto costa il kit aftermarket ? Quanto costa installarlo ? Le batterie nel baule ? E i bagagli ? Le auto nate come ibride sono care perchè costa costruirle, non credo che "ibridizzare" una vettura normale sia meno costoso... In ogni caso proviamoci !!
Ritratto di ilovenaples89
12 settembre 2012 - 09:19
non spendere un euro per la ricerca, installare a poco prezzo l'ibrido, e se si rompe da la colpa agli installatori :)
Ritratto di Gino2010
12 settembre 2012 - 11:03
a parte che ruberebbe molto spazio al vano bagagli non mi è del tutto chiaro il meccanismo di accoppiamento del motore elettrico con il carico,che poi in questo caso è il veicolo stesso,ovvero con la trasmissione.Le vetture ibride vengono progettate fin dall'inizio prevedendo questa possibilità.E questo nell'ipotesi di un utilizzo esclusivo di uno dei due motori durante la marcia.L'ipotesi di farli funzionare entrambi poi deve fare i conti i differenti numeri di giri al minuto che i motori erogano.Non è semplice accoppiare meccanicamente due motori che hanno un diverso numero di giri per sommare le loro potenze.Non per niente le auto ibride hanno costi superiori.Non c'e solo da sommare il prezzo delle batterie,del motore elettrico,dei transitor di potenza che sovraintendono all'accoppiamento/disaccopiamento del motore elettrico ma anche delle soluzioni meccaniche per realizzare l'accoppiamento dei due motori al massimo rendimento.E' già difficile montare un optional come il bixenon su di un auto che non è predisposta figuriamoci una nuova unità motrice.Mi sembra una trovata buona solo per le università per fare pubblicazioni ed avere fondi e per alcune aziende per fare soldi.E' una cineseria
Ritratto di demarchig
12 settembre 2012 - 11:23
Se viene montato dopo ...e si rompe qualcosa nel motore termico...vai a dimostrare che non è colpa dell'ibrido L'idea c'è ma scordiamoci di fare kit aftermarket....la macchina deve nascere dalla fabbrica con la parte ibrida, può essere un'ottima idea per che non vuole investire in ricerca
Ritratto di Gino2010
12 settembre 2012 - 11:49
perchè l'ipotesi che si rompa qualcosa non è un'ipotesi.Metti due motori insieme che hanno giri diversi,rendimenti diversissimi,diversa coppia di spunto ecc non è possibile pensare che tutti e due possano sopravvivere se non ci sono soluzioni previste per questa convivenza.Va un po' meglio quando se ne fa un uso mutuamente esclusivo,ma in quel caso esistono dei "vuoti"come quando si passa dalla rete al gruppo elettrogeno.Poi è da vedere se il motore elettrico è adeguato al carico altrimenti c'è il rischio che in salita potrebbe non farcela mettendolo sottosforzo,surriscaldandolo e provocando un incendio.La buona notizia è che,secondo me,è più probabile la rottura del motore elettrico che non di quello termico.La rottura del motore termico può avvenire se i due motori lavorano in controfase,il che presuppone che anche il montaggio del kit avvenga in modo dilettantesco.
Ritratto di SemmyRace
12 settembre 2012 - 15:09
Penso che comunque montatori del kit pensino a queste cose, non lo mettano a muzzo solo x fare i fighi...... Lasciamoli lavorare, direi ok critiche ma costruttive (come in parte il tuo commento). Saluti
Ritratto di Gino2010
12 settembre 2012 - 15:17
avrebbe bisogno di un SW di simulazione tipo Femlab perchè già provare una cosa del genere se ci sono degli errori può portare a danni irreparabili.Tra la scrittura del codice e le modifiche progettuali il montatore dovrebbe essere un ingegnere meccanico con esperienza in termini di progettazione e ci impiegherebbe qualche mese.Quando lo avrai pagato,con in più le spese del kit e della manodopera per montarlo,avrai speso di più che per una ibrida nuova.Se vuoi risparmiare devi rischiare un po'.........
Ritratto di Massimo126
12 settembre 2012 - 11:53
sperò speriamo si...
Ritratto di MatteFonta92
12 settembre 2012 - 11:55
3
Scusami ma... sei italiano o sei straniero? Così, tanto per sapere...
Ritratto di Gino2010
12 settembre 2012 - 12:25
è di nazionalità GPL.
Ritratto di giuseppe26
12 settembre 2012 - 12:45
davvero ttima come idea, ma conviene fare tutti quei lavori su un auto omologata x un motore termico? e quanto verrà a costare il kit??
Ritratto di SemmyRace
12 settembre 2012 - 15:06
Pet chi vorrebbe in ibrida ma nessuna soddisfa le sue esigenze, sarebbe una bella idea... O per chi vuole essere "verde" senza sendere troppo per cambiare auto... No so che dire, se non: forza ragazzi!
Ritratto di milziade368
12 settembre 2012 - 15:54
Tra le due soluzioni da scartare la prima, troppo macchinosa. Preferibile la seconda perchè elimina le perdite meccaniche di cambio e trasmissione, di solito dimenticate. E' adirittura personalizzabile perchè, secondo le prestazioni e l'autonomia desiderate, si può dosare la potenza termica, quella elettrica e la capacità delle batterie. Lo schema è semplice da realizzare: motore termico coassiale con alternatore, quest'ultimo in parallelo con le batterie per la ricarica e, tramite centralina di controllo, pilotaggio di due o quattro motori elettrici nei mozzi ruote, reversibili per la frenatura elettrica a recupero. Per l'emergenza, un freno a quattro dischi senza servo.
Ritratto di SemmyRace
12 settembre 2012 - 23:03
Infatti penso puntono su una produzione piuù di massa, con montaggio specifico per ogni modello... Ma per questo peró dovrebbe diffondersi molto... E, sinceramente, ne dubito. Si, concordo con te sul fatto che andrebbe montato od almeno predisposto dalla casa, ma non penso sia il reale obiettivo del "marchingegno", il vantaggio sarebbe montarlo aftermarket... Bisogna solo aspettare altre news d commentare ulteriormente, secondo me. E poi non lo farei comunque montare dal meccanico sotto casa,(neanche se fosse un impianto a gpl mi fiderei troppo).
Ritratto di AnniAddietros
13 settembre 2012 - 00:01
Ma sicuri che aumenti l'autonomia totale di un'utilitaria? Aggiungere un motore e delle batterie in più fa aumentare il peso non di poco. Avrai l'autonomia dell'elettrico in più, ma quella del termico diminuira sicuro. A conti fatti conviene davvero?
Ritratto di fogliato giancarlo
13 settembre 2012 - 00:38
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Ritratto di AnniAddietros
13 settembre 2012 - 00:56
Ah ok, ho letto.
Ritratto di SaverioS
14 settembre 2012 - 11:47
Ben venga la vivacità intellettuale nel poter modificare nel tempo motori nati con un tipo di "liquido preistorico" a favore di altri sempre preistorici ma MENO COSTOSI, PER ORA!!!! Il metano ora, 14/9/2012 ha superato la "soglia psicologica" di 1 € al kg, ( precisamente 1,043 € al kg ) ed e in FORTE ascesa, proprio perchè i nostri governanti si sono accorti che gli Italiani ( x quello che possono... ) stanno acquistando o trasformando auto nate a benzina a metano, appunto, ( il gpl costa meno ma e risaputo che RENDE meno in termini di km percorsi... MA STA' AUMENTANDO ANCHE QUESTO... ). Ora, fare un impianto ha un costo..... e il costo aumenta considerevolmente sè si decide di IMPIANTARE un "impianto" a metano o a gpl in un motore diesel o addirittura un impianto ulteriore ibrido elettrico..... Di questo passo.... nelle nostre auto ( o trappolette! per quanto sono piccole ) non ci sarebbe più lo spazio PER IL CONDUCENTE!! Salvo poi accorgerci, frà un anno??? che il sistema scelto, NON E PIU' CONVENIENTE PERCHE' I PREZZI DI TUTTI I CARBURANTI POSSIBILI SONO ARRIVATI ALLE STELLE !!! Rimarrebbe "l'alternativa" di lasciare l'auto ferma in garage.... MA, tenere ferma un auto HA COMUNQUE UN COSTO FISSO!!! ( TUTTE le varie tassette, bollo,ipt,assicurazione,collaudo biennale, smaltimenti, ed eventualmente la TANGENTE mensile sul noleggio della batteria ). Che bel paese e diventata l'Italia......
Ritratto di fogliato giancarlo
15 settembre 2012 - 00:37
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Ritratto di lybs
14 settembre 2012 - 16:00
è già realtà per i veicoli commerciali infatti addirittura l'ambulanza dell misericordia di Candeglia (PT) un veicolo IVECO oltre al motore termico un DIESEL ha un motore elettrico che può funzionare o in maniera accoppiata al termico (in questo caso il motore termico spinge il veicolo e quello elettrico si occupa di alimentare i vari impianti elettrici dell'ambulanza) o in maniera autonoma e in questo caso l'elettrico spinge da solo il veicolo comandato da un cambio automatico (il termico a il cambio manuale a 6 marce normale) ma in questo caso vi è un sensibile indurimento del pedale del freno causato dal sistema di recupero dell'energia (le batterie se qualcuno se lo stà chiedendo sono nel vano sanitario sotoo il sedile dei passeggeri posteriori) . Uno dei problemi che questo sistema comporta è che le sospensioni dovendo reggere un maggior peso e non essendo compreso nel kit delle sospensioni ad hok sono a fine corsa e come risultato comportano che a ogni buca sia il paziente che i soccorritori sentano il colpo fino alle vertebre. Un'altro problema è che viaggiando in elettrico non essendoci alcun rumore i pedoni passano tranquillamente correndo così il rischio di investirli, purtoppo mancando la legge che impone alle auto elettriche di fare rumore l'altro giorno io stesso stavo per essere investito da una renault twizy.

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