UN MARCHIO GLOBALE - Wayne Brannon (foto in alto), 56 anni, americano di Detroit, da una vita in General Motors, è il presidente della Chevrolet Europe. Una realtà in crescita (le vendite da gennaio a giugno 2010 fanno segnare un +8%) mentre il mercato europeo nel suo insieme, con i paesi più importanti usciti o in fase di uscita dall’era degli incentivi, nel semestre aumenta appena del 2 %. Brannon, di passaggio in Italia, ha confermato tutti gli obiettivi: la Chevrolet arriverà a vendere un milione di automobili l’anno nel Vecchio Continente entro il 2015, con una quota di mercato del 5%; un obiettivo ambizioso, visto che nel 2009 i clienti europei sono stati 426.000 (e la quota di mercato era intorno al 2,4%). Per riuscirci, quello che attualmente è il marchio più importante del gruppo General Motors (con solide radici non solo negli Usa ma anche in Brasile, Cina, Messico, India e, per l’appunto, in Europa) dovrà ampliare notevolmente la gamma, rinnovandola da cima a fondo.

Chevrolet Spark.
NUOVI CLIENTI - Oggi, ogni 7,7 secondi una Chevrolet viene prodotta da qualche parte nel mondo, ma il cliente europeo non ha una gran scelta: se si escludono la citycar Spark (foto qui sopra) e la berlina media Cruze, lanciate lo scorso anno, i prodotti sono ormai vecchiotti e non coprono tutte le fasce di mercato. Brannon ha annunciato che entro la fine del 2011, l’offerta Chevrolet in Europa passerà dai sette modelli attuali a 13, alcuni dei quali completamente nuovi.

Chevrolet Aveo RS.
APPUNTAMENTO A PARIGI - Le novità, che vedremo in autunno al Salone di Parigi, riguardano innanzitutto la suv Captiva, realizzata sulla stessa base della Opel Antara: il nuovo modello, sempre a sette posti ma con un inedito motore 2.2 turbodiesel e con un look molto più aggressivo, sarà in vendita nei primi mesi del 2011. Importante, per il cliente europeo (e italiano in particolare), anche la Aveo della nuova generazione: l’utilitaria derivata dal prototipo Aveo RS (foto qui sopra), esposto lo scorso gennaio al salone di Detroit, rappresenta un passo avanti notevole in termini stilistici (anche all’interno, dove spiccano la plancia avvolgente e il piccolo cruscotto di gusto quasi motociclistico); le vendite avranno inizio a luglio 2011.

Chevrolet Corvette ZR1.
TUTTO ESAURITO - Il terzo modello di punta del rinnovamento Chevrolet è la versione a cinque porte della Cruze, con cui condivide tutta la carrozzeria fino al montante posteriore del tetto. “Una berlina che ha fatto il tutto esaurito a livello mondiale”, dice Brannon, “ma che non sapevamo come sarebbe stata accolta in Italia, visto nel vostro paese questo tipo di auto non piace. Invece, ci sta dando delle soddisfazioni anche qui e questo ci fa guardare con fiducia alla versione col portellone che sembra proprio fatta per voi”.

Chevrolet Camaro.
LE DUE ICONE - Prima della Cruze a cinque porte (che sarà presentata fra un anno) arriveranno la monovolume a sette posti Orlando, quasi identica al prototipo esposto ai saloni internazionali degli ultimi due anni, e la Camaro. Quest’ultima, insieme alla Corvette, che pure continuerà a essere venduta in Europa (“Ne affideremo l’importazione nei vari paesi a poche concessionarie selezionate”, dice Brannon) è un’automobile icona, la sportiva americana per eccellenza. “Mi sono accorto di ciò che realmente rappresenta la Camaro”, racconta Brannon, “quella volta che l’ho usata per accompagnare a scuola i miei due ragazzi: loro si sentivano un po’ delle rock star e, d’altronde, la gente si girava per la strada a guardarci; quando siamo arrivati a destinazione si è formato un gruppetto di persone, dagli amici ai professori ai genitori, persino il preside è venuto a vedere la Camaro”. Chissà se il pubblico europeo mostrerà altrettanto entusiasmo… Nel Vecchio Continente se ne venderanno circa 2000 ogni anno, a partire dalla prossima primavera.

Chevrolet Volt.
ANIMA VERDE - Verso la fine del 2011 scatteranno, invece, le vendite della Volt, la berlina “verde” della Chevrolet. “È la prima elettrica che vi può portare a casa in qualsiasi momento, indipendentemente dalla distanza percorsa”, dice il presidente della Chevrolet Europe, “perché è in grado di generare elettricità a bordo grazie a un piccolo motore termico che fa da generatore di corrente e ricarica le batterie. Poi, a casa, ci si collega alla rete domestica, ed è fatta”.





















