POCA CURA, POCA SICUREZZA - Inutile nascondersi dietro un dito: non sempre le officine eseguono con la dovuta attenzione le revisioni obbligatorie, che devono essere effettuate periodicamente: la prima a quattro anni dall’immatricolazione dell’auto, le altre ogni due anni (pena una sanzione da 159 a 639 euro). Oltre a considerazioni di carattere legale, evitare questo controllo influisce sulla sicurezza stradale, perché possono continuare a circolare vetture che hanno freni, luci, sospensioni o pneumatici difettosi. Oppure, auto che inquinano troppo. Il problema è ben noto al Siit (servizi integrati infrastrutture e trasporti, l’ex Motorizzazione civile), che, infatti, da tempo sta cercando un sistema che controlli le officine, obbligandole a evitare “scorciatoie”.
SE C'È UN PROBLEMA, IL FILM SI FERMA - In questi giorni la Dekra, società che raggruppa oltre 700 officine in tutta Italia, ha presentato (anche al Siit) una sua proposta. Una telecamera, collegata al computer che gestisce la revisione, filma le diverse prove. Se il veicolo non riesce a superare uno dei test, la registrazione si blocca e si annulla automaticamente, obbligando a ripetere da capo la revisione (dopo che l’auto sarà stata riparata). Infatti, per certificare il passaggio dei test, il sistema invierà al Siit una sola immagine, presa alla fine; mostrando la targa e alcuni particolari dell’auto e dell’officina, oltre alla data e all’ora, dovrebbe garantire la veridicità della prova. Il sistema pare semplice e in grado di raggiungere lo scopo. Vedremo che cosa deciderà il Siit.