GANASCE ELETTRONICHE - In Italia da anni si parla di “ganasce” fiscali per indicare il provvedimento di fermo amministrativo dell’auto in alcuni casi di morosità nei confronti del Fisco. Dunque una denominazione simbolica per un provvedimento amministrativo. Dall’America arriva invece la notizia di un sistema che in presenza di insolvenza interviene e blocca effettivamente e concretamente il mezzo. Il tutto per mezzo non delle ganasce ma dell’elettronica.
BLOCCO A DISTANZA - Il dispositivo, chiamato “starter interrupt device”, consente infatti di rendere inservibile l’auto con un comando a distanza. Tale sistema è stato adottato da alcune società finanziarie che possono così bloccare il veicolo in caso di insolvenza da parte del cliente debitore che ha ottenuto un prestito per pagare l’auto.
PER GLI INSOLVENTI - A ricorrere a questo strumento sono le società finanziarie disponibili a concedere finanziamenti a richiedenti con scarsi o inesistenti requisiti di garanzia e solvibilità. Accollandosi il rischio di una alta probabilità di “sofferenza” economica, queste società prevedono appunto la possibilità di fermare il veicolo come forma estrema per indurre il debitore a pagare la rata dovuta.
OPINIONI CONTROVERSE - Questa trasformazione dell’elettronica in pittima si sta dimostrando efficace per chi si occupa di recupero crediti, ma suscita anche lamentele e proteste. Le contrarietà provengono da chi si è ritrovato con l’auto bloccata in situazioni particolari, come durante un viaggio o comunque lontano da casa, o magari nel momento che doveva andare al lavoro.
DEBITORI SOTTO CONTROLLO - Il sistema viene anche criticato perché attraverso il sistema satellitare necessario per il suo funzionamento, in pratica il beneficiario del finanziamento viene “seguito” passo passo in ogni suo spostamento, con violazione della privacy.
STUDIATO UN RIMEDIO - Ma tant’è. Dato che l’accettazione del sistema (l’installazione del dispositivo non è obbligatoria: va sottoscritta da chi ottiene il prestito) per molti è indispensabile per poter acquistare l’auto non avendo i più normali requisiti di solvibilità necessari, tutto lascia pensare che lo “starter interrupt device” avrà sempre più applicazione. Anche perché le società finanziarie hanno già messo a punto un “accessorio” del sistema capace di “sbloccare” l’auto per 24 ore, eliminando quindi i disagi più immediati. Ma facendo ben intendere che si deve pagare.