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Con “Vacanze sicure” si viaggia più tranquilli

09 luglio 2010

I risultati della campagna “Vacanze sicure”, che aveva l’obiettivo di sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza dello stato di efficienza dei pneumatici, hanno rilevato che ci sono meno casi di disattenzione. Ma si può fare ancora meglio.

ATTENZIONE AI PNEUMATICI - In collaborazione con le associazioni Assogomma e Federpneus, la Polizia Stradale sta realizzando dal 2003 una serie di interventi finalizzati a sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza di viaggiare con pneumatici in regola, cosa che invece è spesso trascurata o ritenuta erroneamente di minore importanza. Da aprile a giugno, in particolare, la Polizia Stradale ha lanciato l’iniziativa “Vacanze sicure” (leggi qui per i dettagli), che ha visto un intensificarsi di controlli a tappeto, per un totale di circa 10.000 verifiche tra automobili, mezzi pesanti, VAN e camper. Le regioni coinvolte sono state il Trentino Alto Adige, il Veneto, l’Emilia Romagna, la Toscana e la Puglia, quelle che meglio rappresentano l’effettiva circolazione sulla rete autostradale italiana.

MEGLIO DEL 2003 - Il primo dato è sicuramente confortante: su 5.000 vetture controllate la percentuale di quelle con pneumatici lisci è compresa tra il 3 e il 5%, quasi la metà rispetto al 2003, quando invece si parlava di una percentuale tra l’8 e il 10%. Ricordiamo che il codice della strada prevede un limite di profondità del battistrada superiore a 1,6 mm per auto, autocarri leggeri e pesanti, e camper, mentre per le moto il limite è di 1 mm. Sicuramente si tratta di un buon risultato ma non ancora del tutto soddisfacente. Se confrontati con l’effettivo numero di automobilisti che circolano sulle autostrade di tutta Italia (pari a circa 48 milioni), questi dati rilevano che sono ancora milioni i veicoli non a norma di legge.


pneumatici_controllo_polizia.jpg


C’È ANCORA DA FARE
- Sono ancora troppe, per esempio, le vetture con pneumatici danneggiati, che possono riportare un taglio o un’ernia dovuti a un urto con il marciapiede, a una buca o allo sfioramento di qualche spigolo. Si tratta di una media del 3%, con picchi locali del 5%. In questo caso si rischia che la gomma scoppi, soprattutto se si deve affrontare un lungo viaggio in estate, con le temperature alte, un carico di bagagli pesante e magari anche con i pneumatici un po’ sgonfi. 

L’AVARIZIA NON SEMPRE PAGA - Anche gli altri dati rilevati durante la campagna “Vacanze sicure” dovrebbero far pensare. Sono in aumento le vetture che viaggiano con pneumatici non omogenei (dal 2 al 4%). Si deve sempre montare pneumatici identici sullo stesso asse, con uguale misura, indice di carico, codice di velocità, della stessa marca e dello stesso  modello. La Polizia Stradale ha riscontrato anche un numero elevato di vetture che, nei mesi già primaverili, viaggiavano ancora con pneumatici invernali (dall’8.6% per i mezzi italiani al 13.6% per gli esteri), quando invece una volta che la temperatura sale sopra i 7° andrebbero cambiati. 

ANCHE LA REVISIONE CONTA
- Pochissime, infine, le vetture trovate con pneumatici non omologati. Un buon risultato se confrontato con le percentuali di qualche anno fa, quando solo a Milano il 20% di 5.000 motocicli non era in regola. Per quanto riguarda invece le revisioni, ancora troppe le vetture italiane fuori tempo, circa il 4%, ma ci superano gli stranieri con una percentuale del 10%. In Italia la prima revisione deve essere effettuata dopo quattro anni dalla sua immatricolazione, e poi ogni due anni.

NON SOLO AUTOMOBILI
- Particolare attenzione è stata posta ai veicoli commerciali con peso superiore alle 3,5 tonnellate, ai caravan e ai camper. Per i veicoli commerciali la percentuale di casi con pneumatici lisci è ancora piuttosto elevata: tra il 4 e il 5.5%. Quella di pneumatici non omogenei è del 3% (sia italiani sia esteri), e quella di veicoli senza revisione è addirittura del 5.7% per gli italiani, e del 4.4% per gli esteri. I controlli effettuati su un centinaio di camper in Veneto e in Emilia Romagna, invece, hanno riscontrato che l’1.6% viaggiava con gomme lisce, il 4.8% con gomme danneggiate (oltre il 7% in Emilia Romagna), e il 2.5% senza revisione.


Polizia controllo pneumatici estate 05


ANCHE MEZZI PESANTI
- Per la prima volta la campagna “Vacanze sicure” ha interessato anche i mezzi pesanti, con oltre 3.000 controlli sulle motrici, di cui l’11% straniere. Solo dell’1% i casi con gomme lisce sul primo e secondo assale, mentre si sale del 2.5% sul terzo (4% su quelli esteri). La percentuale di gomme danneggiate si attesta sul 5% sia per gli italiani sia per gli stranieri, mentre quelli non omologati sono pari all’1.3% per le motrici italiane (con punte dell’1.8% in Trentino Alto Adige), e addirittura nessun caso per le motrici estere. Per i controlli sui rimorchi si parla dell’1-2% di gomme lisce, mentre i casi di danneggiamento dei pneumatici è quasi il doppio rispetto alle motrici: ben il 10%, fino a un massimo del 20% in Toscana. Per ultimi sono stati controllati dalla Polizia Stradale anche un centinaio di pullman nella regione toscana. Gomme lisce sul terzo assale per il 4% degli esaminati, e l’1.3% con gomme danneggiate (solo mezzi italiani).

PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE
- Ma “Vacanze sicure” non finisce qui. Si deve continuare a porre molta attenzione, soprattutto in questo periodo, dove in tanti si apprestano a partire per le vacanze. Sono ben 5.000 i gommisti da cui potersi recare per far controllare i nostri pneumatici del tutto gratuitamente. E ci vogliono solo pochi minuti, non solo per la nostra sicurezza ma anche per quella degli altri.



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Ritratto di bravehearth
9 luglio 2010 - 18:37
gli automobilisti si preoccupano pochissimo delle loro gomme, almeno finché non rischiano grosso magari perchè piove. comunque a me quelli che fanno più paura sono i furgoncini che vanno come pazzi con gomme alle tele
Ritratto di Paolo88
10 luglio 2010 - 09:48
1
facendo le revisioni alle auto, mi capitano tantissime macchine con le gomme "liscie", ma molto spesso anche con un buon margine di battistrada, ma sono troppo vecchie. Con il passare degli anni un pneumatico diventa duro (molte persone che usano la macchina molto poco hanno questo problema), anche se il battistrata non è usurato. Spesso questo elemento viene sottovalutato, e neanche l'articolo ne parla, però andrebbe considerato molto di più. per chi non lo sapesse, è possibile vedere la data della fabbricazione del pneumatico su moltissime gomme (è racchiusa ll'interno di un quadrato , ed indica settimana e anno di produzione), ad es: [3206] significa 32° settimana del 2006. Controllare la data aiuta a capire se il pneumatico è duro o meno. Molti gommisti sconsigliano l'uso oltre i 5 anni, ma a seconda di che "vita" ha avuto il pneumatico, può diminuire.
Ritratto di Lorenzo B.
11 luglio 2010 - 16:00
ho avuto pure io questo problema perchè i miei genitori hanno tenuto delle gomme per 6 anni... avevano ancora il 60% del battistrada ma bastava anche una goccia d'acqua che la tenuta (soprattutto in frenata) era quasi nulla... per fortuna ora (dopo aver rotto le scatole) le hanno cambiare...
Ritratto di bravehearth
12 luglio 2010 - 15:49
sulla rivista mi sembra di aver letto qualcosa sull'età delle gomme. lì dicevano che dipende molto anche da come si usa l'auto e da dove la si parcheggia. il sole fa invecchiare in fretta la gomma. se ritrovo l'articolo vi dico di più
Ritratto di maxime17
12 luglio 2010 - 02:24
i controlli della polstrada sono eventi eccezionali e non ordinari....per questo poi succedono gli incidenti....dovrebbero essere anche le assicurazioni a dare il buon esempio come non risarcire in caso di ruote liscie o indurite......... VIVA L ITALIA dove tutto di puo fare

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