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Il “Vehicle to grid” è legge

Pubblicato 19 febbraio 2020

Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto che regola i criteri per favorire la cessione di energia dalle auto elettriche alla rete nazionale.

Il “Vehicle to grid” è legge

DALLA RETE ALL’AUTO E VICEVERSA - La tecnologia denominata “Vehicle-to-grid”, o V2G in forma abbreviata, che in Italia è in fase di sperimentazione da diversi mesi, prevede la compartecipazione dell’auto elettrica e della sua batteria alla rete pubblica di distribuzione dell’energia, accumulando o cedendo elettricità alla stessa rete quando occorre. Finita la fase di sperimentazione, il 14 febbraio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 37 il decreto del MiSE (Ministero dello Sviluppo Economico) sul vehicle to grid dove vengono individuati le modalità di diffusione di questa tecnologia, prevedendo  la  definizione  delle  regole  per  la partecipazione  ai  mercati  elettrici  e le misure  di riequilibrio degli oneri di acquisto rispetto ai prezzi di  rivendita dell'energia.

CHI VORRÀ POTRÀ PARTECIPARE - Regole che verranno stabilite, entro 90 giorni, da parte dell’Autorità per l’energia (Arera), che provvederà così a disciplinare l’integrazione tra la tecnologia V2G e la gestione dei flussi di energia operata da Terna (l’operatore italiano che gestisce le reti per la trasmissione dell'energia), definendo anche i requisiti minimi di prestazioni delle auto e delle infrastrutture di ricarica per l’attivazione del servizio. Per tutti gli automobilisti in possesso di auto elettrica che intenderanno partecipare e mettere a disposizione la propria vettura per il V2G, il Gestore dei servizi energetici (GSE), entro 120 giorni, pubblicherà una procedura operativa dove verranno definite le caratteristiche delle auto e delle infrastrutture di ricarica (così che l’automobilista potrà valutare l’effetto che avrà sul ciclo di vita degli accumulatori).

I COSTRUTTORI INTERESSATI - Sono molte le case interessate alla tecnologia V2G, che cercano di implementare attraverso collaborazioni intersettoriali. La stessa FCA ha avviato con la Terna una sperimentazione congiunta che prevede la realizzazione di un laboratorio per valutare le capacità delle vetture elettriche di supportare la stabilizzazione della rete elettrica. Sperimentazione simile a quella avviata dalla Nissan con Enel X e la società Ricerca Sistema Energetico.



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Ritratto di treassi
19 febbraio 2020 - 16:11
Cioè... è già un impresa caricarle e tenerle cariche e dobbiamo cedere la corrente elettrica??? Vado a staccare il PC, dovrebbe essere carico altrimenti me lo scaricano...
Ritratto di Probabilmente
19 febbraio 2020 - 16:33
Vediamo, come possiamo peggiorare il rendimento del sistema di trasferimento dell'energia per autotrazione e accorciare la vita delle batterie di proprietà dei privati? DELIRIO.
Ritratto di Bacca
19 febbraio 2020 - 16:52
che tristezza
Ritratto di Al Volant
19 febbraio 2020 - 17:11
Scusate, non capisco.. Quale è il vantaggio ? Aspettare 30 ore alla rete domestica per far ricaricare l'auto, ed appena carica cedere l'energia alla rete elettrica in cambio di qualche millesimo di € di sconto ? Per poi riprendere a caricare... Certo, se poi ti danno 20mila euro come incentivo statale, allora il discorso cambia...
Ritratto di treassi
19 febbraio 2020 - 18:16
Credo che siano già spaventati dai possibili black out estivi quando la sera tra climatizzatori e auto attaccate la richiesta sarà enorme... Ti usano come scorta da cui attingere, solo che alle povere batterie non sarà piacevole...
Ritratto di Mbutu
19 febbraio 2020 - 18:47
Mi permetto. Nel V2G il proprietario di auto programma la carica minima che vuole avere comunque nell'auto e l'orario di ricarica completa. Quindi non rischi di ritrovarti "a secco" se durante la notte dovessi correre al pronto soccorso e neppure al mattino per andare al lavoro. All'interno di questo intervallo la rete può utilizzare la batteria dell'auto come "tampone" per stabilizzarsi prelevando corrente anzichè aumentare la produzione e restituendola quando invece verrebbe buttata via perchè inutilizzata. Ovviamente dal punto di vista economico deve valerne la pena.
Ritratto di v8sound
19 febbraio 2020 - 19:42
Il principio è quello, resta il fatto che così facendo si sottopone la batteria ad una serie di ulteriori cicli di carica - scarica, seppur parziali, che non credo aiutino la batteria.
Ritratto di treassi
19 febbraio 2020 - 19:49
Mah... Se io attacco qualcosa per caricarla lo faccio per avere piena carica, me lo aspetto per un telefono figuriamoci per un'auto... bho rischio di avere alternato mezza carica e poi scarica più volte durante la notte... Aristendigli le gambe, aripiegagli le gambe, aristendigli...
Ritratto di Mbutu
19 febbraio 2020 - 20:57
Treassi, di nuovo: no. Intanto partiamo dal presupposto che a te di avere il telefono (o la macchina) completamente carico interessa alle 7 del mattino quando ti svegli per iniziare la giornata. Se alle 4 sei "solo" all'85% poco importa perché stai dormendo. Ma poi non stiamo parlando di un continuo processo di carica e scarica. Stiamo parlando di mettere a disposizione un po' di energia (quanto lo decidi tu) in caso di picco. Sul discorso batterie, uno degli studi più completi a riguardo suggerisce che il grosso lo fa l'algoritmo con cui si gestisce il processo. Si va da grossi danni fino addirittura a benefici nel caso limite in cui si parli di batterie poco utilizzate.
Ritratto di MS85
20 febbraio 2020 - 14:09
Beh, se al kWh ceduto mi pagano nettamente più di quello che pago io per caricare, ben volentieri.
Ritratto di andrea999
22 febbraio 2020 - 16:31
A prescindere che fare extra-cicli di SCARICA non migliorano certo il ciclo di vita (e te lo dico con condizione di causa), ma a me l'auto può servire carica in ogni momento, non è che normalmente uno ti fa i succhi di notte della benza e te la rimette alle 6 e mezza x farti andare a lavoro, se devo andare al pronto soccorso alle 4 di notte vorrei poterci andare. Questa al limite potrebbe essere una cosa per grosse flotte con batterie affittate o con contratti di co-affitto partecipati dal gestore o per livellare la carica dei mezzi... Ma non mi pare una grossa idea, il rendimento di carica e scarica non è certo 1...
Ritratto di Andre_a
19 febbraio 2020 - 20:18
Sono d’accordo con @Mbutu e aggiungo che il concetto chiave dell’articolo è la volontarietà: nessuno ci costringerà a partecipare al v2g, quindi suppongo che le compagnie che vorranno sfruttare le nostre auto come batteria tampone dovranno compensarci, pagando un tot al kwh, con degli sconti sulla bolletta o qualcosa di simile.
Ritratto di treassi
20 febbraio 2020 - 09:51
Sì come no... Come le banche truffaldine che per darti il mutuo ti obbligano a comprare le loro obbligazioni (debiti...), qui fanno come i politici con una mano ti danno 20 euro e con l'altra te ne levano 50 e magari ti deteriorano la batteria tanto non è mica la loro... ma non era meglio incentivare il fotovoltaico su ogni tetto d'Italia o magari mini eolici a turbina??
Ritratto di Mbutu
20 febbraio 2020 - 10:06
Ed infatti le rinnovabili sono incentivate. Solo che sono due cose diverse. Le rinnovabili servono alla produzione, il v2g alla stabilizzazione. Se poi hai la paranoia che ti rubino corrente, non c'è problema. Come ha ricordato andre_a non c'è nessun obbligo. Dal non essere interessati al lanciare strali a casaccio ne passa.
Ritratto di Andre_a
20 febbraio 2020 - 10:10
Ripeto, è facoltativo! Se le condizioni non ti piacciono la legge ti permette di non partecipare al v2g, non ti possono costringere. E lo vedo diverso da un mutuo: la casa è una necessità e, quindi il mutuo per molti è un obbligo, ma il v2g che necessità è? Anche a me, come credo alla maggior parte delle persone, non entusiasma che qualcun altro usi le mie batterie, sta alle compagnie convincerci. Lamentarsi perché ci danno un’opportunità mi sembra strano. Sull’eolico non ti so dire, ma sul fotovoltaico, più incentivato di così, ce lo devono regalare? Io ho ristrutturato il tetto di casa e ne ho approfittato per metterci un impianto fotovoltaico: il 50% non solo dell’impianto, ma anche del tetto me lo sta pagando lo Stato
Ritratto di treassi
20 febbraio 2020 - 17:17
Quindi produci energia che DEVI immettere nella rete nazionale vendendola per legge, poi la ricompri dalla rete per poterla utilizzare e poi la rivendi dalla batteria dell'auto per poi doverla ricaricare (logicamente pagando le tasse a ogni passaggio)... Se questo è incentivare... tenetevelo!
Ritratto di Mbutu
20 febbraio 2020 - 17:40
??? Che trip! Poche idee e ben confuse. Diciamo che avevi voglia di criticare l'elettrico e lo hai fatto indipendentemente da tutto e senza neppure conoscere bene l'argomento di cui si trattava e la chiudiamo qui. Così si risparmia tempo tutti.
Ritratto di treassi
20 febbraio 2020 - 19:16
Le favole della buona notte hanno ancora seguaci. Buona notte.
Ritratto di Giulio Menzo
21 febbraio 2020 - 15:07
2
E così dovremmo fornire energia all'ente pubblico!?! Che cavolata incredibile
Ritratto di Giulio Menzo
21 febbraio 2020 - 15:09
2
Già il 90% degli italiani che hanno l'elettrica è difficile che abbiano la wallbox,e poi...