IN VENDITA NEL 2017 - La statunitense Local Motors ha fornito nei giorni scorsi un’anticipazione di quella che potrebbe diventare la prima automobile in commercio realizzata da una stampante 3D. Si chiama LM3D Swim e verrà lanciata nel 2017, dopo che l’azienda produttrice avrà ottenuto il via libera dalle autorità statunitensi in materia di sicurezza e circolazione.
BASE COMUNE - Fino ad allora l’azienda lavorerà per raccogliere i primi ordinativi (dal 2016) e per risolvere le ultime questioni di natura tecnica, legate soprattutto alla condivisione del telaio: la Local Motors, basata a Phoenix (Arizona), proverà a ridurre i costi di sviluppo tramite l’impiego della base costruttiva su una seconda vettura, d’impostazione sportiva, che manterrà la stessa piattaforma e lo stesso andamento della fiancata. Comune alle due sarà anche la collocazione delle batterie, posizionate lungo un incavo ricavato nel mezzo della culla.
DA 53.000 DOLLARI - La LM3D Swim (nelle foto) utilizza alcuni componenti della Mazda MX-5 (il parabrezza, i vetri laterali) ed è stata disegnata da Kevin Lo, vincitore del concorso indetto dall’azienda: i membri della comunità virtuale potevano inviare un bozzetto e candidarsi al ruolo di designer, sapendo che uno di loro avrebbe vinto la competizione. L’automobile avrà un abitacolo del tipo 2+2, sarà elettrica e dovrebbe costare circa 53.000 dollari (48.750 euro), somma elevata che giustifica in qualche modo la novità del processo costruttivo.
ABS E FIBRA DI CARBONIO - La plastica utilizzata è un composto di ABS (80%) e fibra di carbonio (20%). Il 75% dei componenti è realizzato tramite stampaggio in 3D (cioè quel procedimento che consente la creazione di un oggetto per deposito di strati successivi partendo da un disegno al computer), ma l’azienda conta di poter arrivare ad una percentuale del 90. La LM3D verrà prodotta all’interno di una nuova fabbrica in costruzione a Knoxville, in Tennessee, che sarà ultimata entro la fine del 2015. La Local Motors aveva già realizzato alcuni prototipi di automobile stampati in 3D, ma solo ora la tecnologia viene considerata pronta per arrivare sul mercato di massa.